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In quei giorni non faceva altro che piovere a Doncaster. Il cielo era costantemente ricoperto di spumose nubi violacee ed Era ormai chiaro a tutti che l'inverno fosse definitivamente iniziato. A Louis era sempre piaciuta la pioggia. La paragonava spesso alla sua amata neve perché anche questa era fredda e umida, ed il suo profumo, così particolare, era per lui una vera e propria fissazione. Gli piaceva così tanto che a volte si fermava in mezzo di strada- oppure in un parco- e lasciava cadere  l'ombrello a terra, Permettendo alla pioggia di scorrergli lungo il corpo, senza curarsi minimamente del fatto che i suoi indumenti venissero pian piano inzuppati dalle numerose gocce fredde.

Chiudeva gli occhi.

Lasciava che il tempo e le nuvole si sfogassero su di lui, permetteva ad ogni singola goccia di scontrarsi contro il suo viso come se fossero state delle piccole carezze donategli da una persona amata. L'odore che emanavano lo inebriava ogni volta, gli faceva scordare di esistere. Lo faceva viaggiare con la fantasia in posti dove non si sarebbe mai sognato di poter andare, e Louis amava quella sensazione di libertà che solo la pioggia riusciva a dargli.

Però, in quel periodo, aveva altro a cui pensare.

La sue mente era costantemente affollata da così tanti pensieri, che persino la pioggia- alla fine- gli parve solo come l'ennesimo inutile impiccio.

Erano tre giorni, ormai, che Louis non parlava con Harry. Quel bacio, aveva convenuto, era stato solo uno stupido errore; Un momento di estrema debolezza da parte di entrambi. Harry era troppo bello per uno come lui, meritava sicuramente il meglio e Louis sapeva di non esserlo.
Le scuse che si rifilava per convincersi del errore commesso erano tante ed, a tratti, assurde.. Ma la verità era che Louis aveva paura di quell'interminabile momento in cui le loro labbra si erano unite. Era spaventato dalla piacevolissima sensazione di calore che lo aveva avvolto quando Harry lo aveva ricambiarlo con dolcezza ed era irrequieto ogni volta che il suo stomaco prendeva a far male anche solo per un minuscolo sorriso da parte dell'altro.

Ma  sopratutto, Louis era terrorizzato al pensiero di starsi innamorando.

Aveva visto come si riducevano le persone innamorate, ricordava alla perfezione le sere in cui sua madre non usciva di camere perché troppo distrutta per compiere anche la più piccola azione, Ricordava alla perfezione le nottate passate al suo fianco, ad asciugarle le lacrime e ad abbracciarla solo per non farla sentire sola. Louis ricordava tutto questo con estremo dolore, e sapeva per certo che se solo si fosse lasciato andare ulteriormente, ben presto si sarebbe ritrovato nella stessa situazione.

Non voleva cascarci anche lui. Non voleva compiere lo stesso errore che aveva commesso sua madre anni prima. Doveva semplicemente lasciar perdere e tornare alla sua vecchia routine: libri, musica e solitudine. tutto sarebbe andato per il meglio alla fine, Tutto si sarebbe sistemato.

Infondo, non era neppure così complicato come piano.. No?

Quella mattina, il suono della sveglia gli sembrò più fastidioso del solito e ciò sicuramente non l'aiutò ad alzarsi dal letto. La pioggia, all'esterno, batteva ritmicamente sul vetro appannato della finestra, seguita, ogni tanto, da qualche lampo improvviso e dal conseguente frastuono.

Louis, quel giorno, sentiva di dover rimanere a letto. Aveva come il presentimento che la giornata sarebbe stata pessima, piena di noie ed impicci. Avrebbe preferito rimanere a poltrire fra le morbide coperte del suo letto, quella mattina, Senza preoccuparsi di niente e di nessuno.

Però sua madre non sembrava essere della stessa idea.

"Louis alzati! Devi andare a scuola"

Un profondo sospiro fuoriuscì dalle labbra fini del ragazzo non appena la donna uscì dalla sua stanza socchiudendo la porta alle sue spalle, ed una lieve imprecazione gli riempì la bocca mentre, svogliatamente, si alzava dal letto con gli occhi ancora socchiusi, sbadigliando oscenamente e trascinandosi verso il bagno della casa con la stessa andatura di un vecchio brocco malconcio diretto verso il macello.  Si tolse il pigiama con una lentezza disumana e- senza guardarsi allo specchio- si infilò nel box doccia, lasciando che l'acqua calda scorresse sulle sue spalle ossute, risvegliandolo.

The Only Exception //IN REVISIONE//Where stories live. Discover now