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Nota me:

Lo so, lo so.. sono in ritardassimo con l'aggiornamento ma è Natale e fra parenti, cenoni, giochi da tavolo e "ma il fidanzatino?" Non ho avuto propio io tempo per mettermi a scrivere. Spero che mi perdoniate con questo capitolo  e colgo l'occasione per augurare a tutti voi un buon natale (anche se in ritardo) detto questo non ho nient'altro da comunicarvi se non che spero di aggiornare presto sia Gloomy (che è ormai quasi giunta alla fine) che questa; fino ad allora, enjoy the chapter! :)
All the love

~Hope


Passarono alcuni giorni prima che Louis riuscisse a riprendere il diario; la gelosia ed il dolore che aveva provato leggendolo per L'ultima volta, erano stati così laceranti da impedirgli di proseguire oltre... Ed il tempo continuava a passare; ma la mancanza di Harry non accennava a svanire... "passerà amore, te lo prometto" gli aveva sussurrato sua madre una notte dopo averlo risvegliato dell'ennesimo orribile incubo;  E davvero,  Louis non ne poteva più di sentirselo dire... 'un giorno smetterai di soffrire' continuava a ripetersi ogni volta che si ritrovava a soffocare i singhiozzi e le lacrime con il suo cuscino; 'un giorno non sentirai più dolore'... eppure quando sarebbe arrivato quel giorno? Quand'è che tutto sarebbe finito anche per lui?

Sua madre l'aveva costretto a tornare a scuola dopo appena due mesi dalla scomparsa di Harry e per quanto lui si fosse rifiutato, la mora era stata irremovibile.  "Devi andare avanti, tesoro... devi costruirti una vita" gli aveva detto lei la mattina stessa del suo rientro, mentre osservava nostalgicamente centinaia di studenti entrare con lentezza nell'istituto. Johannah ci stava provando; cercava con ogni mezzo possibile di tirare su il morale di suo figlio, eppure louis sembrava quasi non vederla... il rapporto fra il ragazzo e la donna era sempre stato molto forte: da quando il marito l'aveva abbandonata, Johannah era diventata estremamente iperprotettiva Nei suoi confronti. L'avrebbe difeso da tutto; se l'era ripromesso. niente avrebbe potuto fargli del male finché ci sarebbe stata lei a proteggerlo... o almeno, aveva creduto così fino a qualche mese prima...

Louis aveva perso qualcosa da quando Harry non era più al suo fianco; Jay l'aveva notato. Gli mancava quell'inimitabile ed unica parte di se che lo aveva sempre distinto dagli altri. Il suo sorriso aveva smesso di esistere; i suoi occhi, la sua voce, il suo viso... tutto sembrava diverso adesso che il riccio non c'era più. Quello che Lei vedeva trascinarsi per casa ogni giorno non era il suo bambino, semplicemente non lo era più; Quella figura era estremamente magra; le ossa erano sporgenti e quasi gli tagliavano la pelle... aveva smesso completamente di parlare, se non durante i suoi incubi dove l'unica cosa che diceva chiaramente era "dove sei, Harry?"; "dove sei?"... i suoi occhi erano costantemente venati di rosso e le labbra- un tempo perfette e lisce- erano spaccate e distrutte dai morsi. Si barricava spesso in camera quando tornava da scuola e non permetteva mai a nessuno di entrarci... La mora, un pomeriggio,  aveva provato anche a parlare con lui; Aveva provato a farlo aprire esattamente come quando era piccolo, nella vana speranza che almeno questo potesse funzionare... ma il ragazzo, in cambio, l'aveva solo guardata: Gli occhi taglienti e stanchi. le labbra serrate in una barriera indistruttibile.

Nessun suono. Niente, se non quello sguardo agghiacciante che le aveva gelato il sangue.

Alcune notti in cui il sonno si faceva  più difficile, Johannah poteva giurare di averlo perfino sentito ridere: Ridere a crepapelle e ininterrottamente per qualcosa che nessuno riusciva a comprendere; E c'era qualcosa in lui che adesso la spaventava a morte... ma se fosse il suo atteggiamento strano o il suo sguardo così vuoto non riusciva a capirlo. Una cosa, però, le era chiara ormai: quello non era più suo figlio. Quell'orribile immagine che si aggirava in silenzio per la sua casa non possedeva quasi più niente di lui. Ma Johannah sapeva che Louis era la dentro.... poteva sentirlo urlare e chiamare aiuto dai quei grandi occhioni azzurri, costantemente minacciosi e schivi.
Voleva salvarlo; voleva proteggerlo dall'oscurità che lo stava avvolgendo... ma come poteva farlo? Lui non la lasciava neppure avvicinare...

The Only Exception //IN REVISIONE//Where stories live. Discover now