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Il tempo continuò a scorrere inesorabilmente dopo quel pomeriggio. Passarono ore, giorni, settimane... eppure i due ragazzi sembravano essersene dimenticati.

Quando erano insieme, la condizione di tempo e spazio era soltanto una banale formalità alla quale a stento prestavano attenzione. Per loro non esisteva un "ci vediamo domani" oppure un "a dopo" perché comunque, in ogni momento ed in ogni istante facevano di tutto per rimanere l'uno vicino all'altro. Adesso che avevano finalmente superato la fase "amicizia" niente e nessuno sarebbe riuscito a separarli. Le sere in cui Johanna presumeva suo figlio dormisse, in realtà, Louis le passava al telefono con Harry, sorridendo come un imbecile per ogni singolo sms ed arrossendo anche a volte, pensando a quanto fosse ridicola e paradossale quella situazione per lui.

Nessuno dei due, ancora, aveva chiarito definitivamente la loro condizione, Eppure le differenze erano ben evidenti a tutti. Johanna in primis, in quell'ultimo periodo, aveva notato suo figlio alzarsi sempre con il sorriso- cosa prima assai rara- Ed aveva anche notato quanto la mattina Louis mangiasse. Era sempre stato delicato di stomaco, soprattutto appena sveglio. Eppure adesso mangiava quantità industriali di pancake e cereali in meno di 5 secondi per poi salutarla con un bacio e trotterellare fuori dalla porta d'ingresso. Un giorno, confusa e spiazzata dall'ennesimo piatto lasciato vuoto sul tavolo, Johanna aveva chiesto a suo figlio se si sentisse bene, se gli fosse successo qualcosa di particolare a scuola, se si stesse forzando a mangiare per farla felice. Qualsiasi informazione le sarebbe bastata per capire cosa stesse accadendo, ma Louis semplicemente le aveva sorriso e "ogni cosa a suo tempo" aveva cinguettato per poi schioccarle un bacio sulla fronte e volatilizzarsi, scomparendo dalla porta d'ingresso, lasciandola più confusa che mai.

Però Johanna non era stupida. Era sempre stata una donna sveglia, attenta ad ogni minuscolo particolare. Ed infatti aveva notato, nelle ultime settimane, un'audi nera dalla carrozzeria lucida fermarsi difronte al suo vialetto ogni mattina, ma sopratutto aveva notato le gote arrossate e gli occhi lucidi di suo figlio ogni qualvolta tornava a casa dopo scuola o dopo le sue frequenti "uscite con gli amici". Alla fine aveva fatto due conti ed aveva trovato una soluzione.

Era palese, Louis si era trovato un ragazzo. Un sorriso come quello non compare sul viso di una persona così, senza un motivo. Il  suo bambino aveva un ragazzo... e doveva esserne persino innamorato! altrimenti perché passare ore ed ore davanti all'armadio a scegliere i vestiti? E perché arrossire ogni qualvolta lei provava ad introdurre l'argomento?

Louis era sempre stato un bambino timido, Johanna lo sapeva perfettamente. Infatti fu per questo che, anche quella mattina, vedendolo spolverare la colazione ed uscire dalla casa  alla velocità della luce, non disse niente. Sapeva che, quando sarebbe venuto il momento, Louis gliene avrebbe parlato. Faceva sempre così, l'aveva sempre fatto.

Così semplicemente, si ritrovò a sorridere con aria sognante mentre, dalla tenda socchiusa della cucina, osserva timidamente la lucida audi nera scomparire dietro le case del quartiere, diretta, probabilmente, verso la scuola superiore del figlio.

Nel frattempo, Louis ed Harry erano arrivati con ben dieci minuti di anticipo. Così, decisero di andare al bar vicino all'edificio per fare colazione.

"Harry, seriamente io ho già mangiato a casa... se mangio ancora rischio di esplodere" borbottò Louis mentre il più grande apriva la porta, facendolo passare avanti.

"Okay Lou, nessun problema. Io però devo mangiare assolutamente, altrimenti le prime due ore  saranno la mia morte" rispose allora con aria esageratamente drammatica, ordinando subito un tè al limone ed un cornetto al cioccolato.

"Dio come sei melodrammatico.." commentò scherzosamente il più giovane, sedendosi al suo fianco con un timido sorriso.

"Solo per te baby" Il riccio lasciò un piccolo e dolce bacio sul suo zigomo e Louis, inevitabilmente, arrossì. Harry fece colazione in fretta, lanciando qualche occhiata di sottecchi all'altro ragazzo quando questo era distratto, ed entrambi uscirono dal locale poco dopo, stringendosi con forza nei loro cappotti spessi. Louis era ancora leggermente titubante riguardo alla loro relazione. Insomma, ancora non avevano chiarito niente in proposito alla loro 'situazione' e lui era costantemente spaventato dall'idea che Harry potesse averlo preso in giro. In fondo, chi non l'avrebbe fatto?

The Only Exception //IN REVISIONE//Where stories live. Discover now