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Le sue giornate adesso passavano così: fra una pagina e l'altra di quel malandato compagno di vita che, parola dopo parola, iniziava a narrargli parti inedite di una storia che, per anni, Louis aveva creduto di conoscere. Era davvero strano vedere quante cose Harry non gli avesse mai raccontato; da un lato, questo lo faceva anche un po' incazzare ma infondo Louis riusciva a capirlo... Harry era sempre stato riservato a proposito del suo passato e della sulla sua infanzia: non gli aveva mai parlato dei suoi amici, di episodi importanti avvenuti durante la sua giovinezza, di ex cotte o di qualsiasi cosa che potesse permettergli di delineare un profilo- anche accennato- di cosa realmente Harry fosse... di cosa realmente Harry provasse...

Louis Aveva sempre pensato di essere quello più riservato e chiuso della coppia: Detestava parlare di se... e poi diavolo, Harry aveva dovuto praticamente pregarlo per farsi dire il suo nome! Però, leggendo quel diario, si era dovuto ricredere.

Il riccio gli aveva detto solo quello che lui voleva che sapesse; Gli aveva raccontato solo quello che voleva raccontargli, omettendo chissà quante cose su di se che Louis stava venendo a sapere solo in quel momento; leggendo le pagine stropicciate di un diario che probabilmente non sarebbe mai dovuto essere letto da anima viva.

Aveva scoperto che, da piccolo, Harry era un gran timidone: A scuola lo prendevano in giro per il suo modo di essere; per il suo modo di pensare... A Louis, Harry era sempre sembrato una persona particolare sotto ogni punto di vista, ed un po' lo rincuorava sapere che- bene o male- il riccio era sempre stato così; Le offese dei suoi compagni di classe non gli passavano indifferenti- alcune delle pagine del diario erano sbiadite e spiegazzate a causa delle probabili lacrime che le avevano bagnate- eppure, una figura riusciva sempre a sistemare quel piccolo disastro che era Harry styles; una figura che per il riccio era stata di fondamentale importanza e che, probabilmente, aveva continuato ad esserlo per lungo, lunghissimo tempo:

Niall Horan.

Quel nome riempiva spesso le pagine ingiallite del piccolo diario e Louis non poteva fare a meno di sentirsi geloso nei confronti di quel ragazzo; Harry sembrava esserne ammaliato. In alcune pagine lo elogiava, a dirittura, quasi come fosse stato un Dio o un angelo sceso sulla terra per salvare lui. Louis avrebbe voluto sapere di più di questo Niall; avrebbe voluto sapere chi era, come aveva conosciuto Harry, come era fatto, di che colore aveva i capelli... eppure, il più grande era riuscito a rimanere chiuso anche su questo.

O perlomeno, Louis credeva così...

Infatti, quel pomeriggio di Tardo inverno seduto a gambe incrociate sul suo letto con una tazza di tea caldo fra le mani, Louis Tomlinson scoprì il primo grande segreto che il suo compagno era riuscito ad omettergli per ben due anni di relazione:

                                       17/04/2003

Caro diario,
Anche oggi Nicolas ed il suo gruppo si sono divertiti a prendermi in giro. Non capisco perché ce l'abbiano così tanto con me; non gli ho fatto niente di male, che io mi ricordi... certo, forse li ho insultati un paio di volte; però nessuno dovrebbe avermi sentito mentre lo facevo! insomma... chi si metterebbe ad origliare alla porta di un bagno? Te lo dico io diario, una persona strana... decisamente strana...
Ad ogni modo, Kendall Jenner (una delle ragazze più popolari della scuola) mi ha invitato alla sua festa di compleanno ed ancora non posso crederci. Può darsi che sia una presa in giro, che voglia burlarsi di me... in effetti, ora che ci penso, io e Kendall non abbiamo mai parlato tanto. Anzi, a dire il vero, non ci parliamo  quasi per niente... forse si è sbagliata o magari mi ha invitato perché gli faccio pena ma in ogni caso devo acchiappare l'occasione al volo; insomma... quando mai mi ricapiterà una cosa simile?! Kendall Mi ha detto che posso invitare un amico a mia scelta ed io subito ho pensato di invitare Niall. È strano ma ormai credo di non poter andare più da nessuna parte senza di lui... questa è un occasione d'oro e non credo che riuscirei a farcela senza la simpatia ed il buon umore del mio migliore amico. Ormai ne sono certo, non posso andare avanti senza di lui... ogni volta che stiamo lontani mi sento come se fossi un uccellino a cui hanno tarpato le ali: non riesco a volare; mi sento chiuso, in trappola. Niall è le mie ali. E per quanto stranamente sdolcinata possa sembrare come cosa, non riesco a votare senza di lui... ultimamente lo vedo sempre un po' sovrapponessero. A volte è distratto e quando parlo fa finta di vedermi. Vederlo così fa male; anzi, fa molto male però io ho bisogno di lui.. ho bisogno del suo supporto... prima l'ho chiamato per chiedergli se voleva accompagnarmi e, dalla sua voce, mi era parso abbastanza entusiasta della cosa.. quindi non so che pensare; probabilmente gli chiederò di parlare una volta li.

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