CAPITOLO QUINDICI

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Intorno a me c'è solo buio,
buio totale, sono immersa nel vuoto, ho la sensazione costante di perdere l'equilibrio e cadere,
grido, chiamo aiuto, ma invano.
Nessuno è qui per me.
In lontananza scorgo una figura, comincio a correre,
più mi avvicino più la figura mi sembra familiare, è Cameron.

"Cameron ti prego aiutami, non so che cosa sta succedendo!"

Lo vedo scuotere la testa e sorridere come facevano i cattivi dei cartoni animati che guardavo da piccola.

"Ma non lo capisci? Io non ti voglio aiutare, non ho bisogno della tua presenza, per me sei stata solo un gioco, ingenua, per me puoi anche marcirci qua...."

Detto ciò lo vedo scomparire nel vuoto.
Comincio a piangere; lacrime e lacrime cadono ininterrotte sulla mia faccia.

Ma per me non c'è nessuno.

Mi sveglio di soprassalto e mi ritrovo nella mia camera, cerco di calmare il fiatone.

Respiro lentamente e osservo le pareti lilla della mia stanza.

"Per me puoi anche marcirci qua dentro"
Le sue parole fanno eco nella mia mente.

È solo un sogno, solo un sogno...mi ripeto.
Si ma la realtà non è molto meglio.

Rivolgo la mia attenzione alla finestra: di fuori sta piovendo.

Che strano, non piove quasi mai qui a Los Angeles.

La pioggia mi rilassa, mi culla dolcemente.

Decido di andare a farmi un giro per schiarire le idee.

Sono le quattro, per le sei sarò a casa; anche se non ho proprio voglia di tornarci qua dentro.

E non ho nemmeno voglia di tornare a scuola, in questo momento vorrei soltanto tornare in Italia, sparire anche da questa vita; isolarmi, magari nella casetta di mia nonna vicino al lago, anche se lei ormai è un po' fuori di testa....ma sempre meglio che stare qui.

Mi infilo le scarpe e tiro fuori dai meandri dell'armadio il mio K-way blu notte.

Scendo le scale e afferro l'ombrello.

Chiudo la porta e estraggo le chiavi, dopo ciò che mi ha fatto Cameron sono tornata direttamente a casa mia, se lo scorda che sto da lui per altri cinque giorni!

E chi se ne frega di ciò che mi dirà mio padre!

Mi incammino verso il primo parco che trovo, imbocco una piccola stradina mai vista prima e mi immergo nei miei pensieri....

Mi aveva illuso, quel bastardo; e io che come una cretina ci ero cascata, ma d'altronde cosa mi volevo aspettare da uno come lui? È un puttaniere che non merita le mie lacrime...

Cammino lentamente finché non vado a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno.

Alzo la testa per vedere il volto della persona che ho davanti, e non i suoi pettorali...

Il ragazzo mi sorride.

' Che ci fa una ragazza nel mezzo di un parco mentre piove a dirotto? '

Cerco di ricambiare il sorriso.

'E che ci fai invece tu qui?'

SHE IS MY ONLY CUTE BAD GIRL~Cameron DallasWhere stories live. Discover now