CAPITOLO TRENTOTTO

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'Perché mi hai lasciata?' Domando in lacrime.

Mio fratello se ne sta zitto e non risponde, ma sogghigna.

'Allora?' Urlo venendo quasi soffocata dall'acqua salata che scende dai miei occhi.

'Non siamo fratelli e non ti ho mai voluto bene'
Sussurra Dylan impassibile prima di scomparire nel buio.

Il mondo gira e gira e io non lo sopporto più. Mi accascio a terra sfinita e appena riapro gli occhi mi ritrovo in un cimitero.
Sono accanto alla tomba di mia madre.

Sopra c'è scritto:

'Madre di Sarah e Dylan Davis.
Ci mancherai'

Soffoco un urlo. Mia madre, mia madre mi ha sempre mentito. Accanto alla sua tomba si trova quella di Dylan. Faccio per avvicinarmi, quando all'improvviso sparisce in una nuvola di fumo, al suo posto compare un piccolo mazzo di rose rosse. Legato con una cordicella c'è un biglietto. Lo leggo:

" Ti amerò per sempre Amber,
tuo Cam"

'Nervosetta? Stai bene?!' Mi scuote violentemente il rompiscatole.

'Ahia! Un po' più di grazia no eh?!' Sbraito io che non ho avuto certo un buon risveglio.

'Oh si scusa é che mi stavo preoccupando, piangevi nel sonno'
Sussurra preoccupato lui.

'Mi vuoi raccontare l'incubo?'

Faccio cenno di no con la testa e mi lascio avvolgere dalle sue braccia.

'Amber, io ci sarò sempre per te'

Sorrido spontaneamente a quelle parole e tutto sembra essere più facile.

' Ti amo'

'Ti amo anch'io'

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

'Finalmente!' Esclama Sarah sporgendosi in avanti in mezzo agli stretti posti dell'auto.

Una casetta bianca si scorge in lontananza sulle rive di un lago. Grazie nonna di Sarah! È veramente graziosa.
Signore e signori...questo è il Canada.

Cam parcheggia l'auto nel giardino circondato da pioppi altissimi. Le foglie gialle ricoprono il terreno e l'aria fredda pizzica la pelle. È uno di quei posti dai quali si potrebbe trarre un dipinto.

'Qui è bellissimo' sorride.

'Ci venivo sempre con nonno, prima che morisse' sussurra Sarah con sguardo perso.

'A proposito' si riprende  guardandoci in modo strano.

'Ci sono solo due camere da letto'

'Okay...aspetta, che?!'
Sbraito incredula. No no no, non può essere vero.

'Ehi piccola se vuoi io dormo per terra' 
Mi rassicura il rompiscatole sfiorandomi la punta dell'orecchio.

Mi volto a fissarlo con immensa gratitudine ma non posso fargli questo. Il pavimento è freddo e si ammalerebbe di sicuro.

'No Cam, grazie ma non devi fare certi sacrifici per me'
Imito un mezzo sorriso.

'Ehi...tranquilla' mi fissa con i suoi bellissimi occhi marroni.

Annuisco e porto le valigie in camera.

Non mi prendo neanche il tempo di contemplare la bellezza dell'edificio che sono già fuori a respirare l'aria fresca vicino al lago.

Vengo affiancata dalla rossa che si siede accanto a me.

'Non ci crederai mai...ma Cameron sta preparando la cena' ridacchia.

Davvero?

'Wow mi farà comodo un ragazzo che sa cucinare' sorrido.

Fissiamo l'orizzonte e un po' penso a Dylan.

Dove sarà adesso?

'Spesso penso a lui' sussurra Sarah come se mi avesse letto nel pensiero.

'Si, anch'io'
Sospiro e mi mordo la lingua per non piangere.

'Sai, lui è sempre stato il mio eroe. Non, non riesco a sopportare il fatto che mi abbia lasciato sola'
Continuo a un passo dal scoppiare in lacrime.

Sarah mi abbraccia e io mi calmo subito.

'Forse è meglio che vada, vuoi che chiami Cameron?'
Chiede dolcemente.

'Si, grazie'

Sarah si alza e cammina sulla passerella di legno. Mentre attendo osservo il sole che sta lentamente calando dietro le colline.

Eh, mamma.
Se tu ora fossi qui. Sicuramente avresti già preso Dylan per un orecchio e lo avresti messo in punizione. Mamma, mi manchi tanto. Mi manca il modo buffo in cui strizzavi gli occhi mentre ridevi, mi manca la tua testolina smemorata, e la tua frenetica corsa contro il tempo per finire sempre tutti gli impegni, mi mancano i tuoi occhioni blu, il modo in cui da piccola mi difendevi quando picchiavo quella bambina insopportabile, e poi, quando tornavamo a casa, mi mettevi in punizione. Mi manca tutto di te, e fa male sapere che l'unica cosa che mi è rimasta è il tuo ciondolo d'oro.

Sfioro la collanina che non ho mai tolto, quando sento un brivido e mi accorgo di Cam che si è appena seduto accanto a me.

'Ehi, tutto okay?'
Sussurra avvolgendomi le spalle con un braccio.

Annuisco e appoggio la testa sulla sua spalla.

'Il tramonto è bellissimo qui'
Spezza il silenzio Cam.

'Vero...io non ho mai visto una cosa così bella. E tu?'
Domando anche se un po' distratta.

'È la seconda cosa più bella che abbia mai visto. Tu sei la prima'

A quelle parole la mia attenzione viene subito concentrata sui suoi occhi marroni.

Sto in silenzio senza riuscire a proferir parola e nemmeno lui sembra avere intenzione di parlare.

Senza pensarci due volte, entrambi ci avviciniamo come delle calamite al viso dell'altro e uniamo le labbra in un bacio.

Diverso, in realtà.

Non è un bacio dolce come le altre volte.

Mi sembra di sprizzare adrenalina da tutti i pori e siamo travolti dalla passione.

Cameron poggia le mani sui miei fianchi e io allaccio le braccia al suo collo.

E così, davanti a un tramonto su un lago, diedi il più bel bacio di tutta la mia vita.

SHE IS MY ONLY CUTE BAD GIRL~Cameron DallasWhere stories live. Discover now