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Lodovica Casali

A seguito di una dura giornata di lavoro, decido di dirigermi velocemente nella mia stanza per rilassarmi e per farmi un bel bagno caldo. Poggio la mia borsa sulla sedia e sfilo le scarpe, poi mi  sdraio sul letto e faccio un giro sui vari social. Da quando lavoro qui il mia account instagram sta divenendo sempre più seguito, dato che qualche volta finisco nelle foto di uno dei ragazzi. Non sono particolarmente attratta da questo genere di cosse, mi piacerebbe rimanere nel mio: questo mondo non mi appartiene. Tuttavia le ragazze che mi seguono lasciano anche dei complimenti sotto le foto e non posso far altro che ringraziarle. Apro WhatsApp, rispondo a qualche messaggio delle mie zie e di qualche conoscente e poi apro la chat della mia migliore amica. Io e lei ogni sera ci facciamo un audio che dura anche 5 minuti in cui ci raccontiamo ciò che abbiamo fatto durante la giornata. Lei inoltre, é fissata con la moda e quindi mi obbliga a dirle come mi sono vestita durante quella giornata. Oggi indosso un vestitino largo sul busto e che si stringe sulle cosce color rosa perla, i collant e i miei adorati stivaletti neri. Spero di averla soddisfatta. Dopo aver parlato per 3 minuti al mio telefono, mi dirigo in bagno pronta per il mio bagno rilassante. Mi spoglio e immergo il mio corpo nell'acqua, orami viola perché ho voluto colorarla con un sale. Rende tutto più sofisticato.

Dopo una buona mezz'ora passata a rilassarmi decido di uscire, quindi prendo l'asciugamano e mi asciugo. Prima di vestirmi, osservo il mio corpo allo specchio e noto che sono dimagrita: mangiare con i calciatori e seguire la loro dieta ha dei vantaggi. Per sentirmi meno sola, decido di mettere un po' di musica in riproduzione casuale, e capita Sei di mattina di Briga una canzone che io adoro. La canticchio mentre districo tutti i nodi formatasi sui miei capelli dopo averli lavati. Mentre li pettino, bussano alla mia porta e vado ad aprire, trovando uno di fianco all'altro Koke e Grizi.

"Passavamo di qua e ci siamo chiesti.."
"Perché non andare a rompere le scatole alla nostra segretaria?" chiedo io sorridendo e facendoli entrare.
"Esattamente." Mi conferma Grizi.

I due stanno un po' sul letto a cazzeggiare tranquillamente e fanno anche la lotta dei cuscini sul mio letto. Sono davvero insopportabili, ma voglio ad entrambi un gran bene. Vado in bagno e prendo il phon, applico l'olio di argan sulla mia chioma ed inizio ad asciugarli, davanti allo specchio che ho di fianco al letto. Dopo qualche minuto che tento di renderli sempre meno vaporosi con la spazzola, Antoine mi ruba l'asciugacapelli e comincia ad utilizzarla lui, muovendo i mei capelli in direzioni diverse per asciugarli meglio.

"Ti conviene impegnarti e farli bene caro." Lo avverto facendolo ridere.
"Non ti preoccupare, quando uscirai da qui sarai veramente figa." Mi dice lui.
"Io sono figa a prescindere."
"Su questo non posso darti torto." Lo sento ridacchiare, poi quando incrocia il mio sguardo allo specchio, scoppia a ridere seguito da me.

Le sue dita notevolmente fredde talvolta mi fanno venire i brividi, e dopo questi lui mi guarda con quegli occhi così azzurri. Avrei voluto io averli di quel colore. Mia mamma ha degli occhi chiari che sono la fine del mondo e risaltano un sacco il colore dei capelli, che é uguale al mio. Invece io ho preso dalla famiglia di mio padre, dai tratti scuri e con la testa troppo rotonda. Ma infondo non mi lamento: questi tratti fanno riconoscere le mie origini.

Prendo il cellulare, che sta ancora riproducendo brani, questa volta Work di Rihanna, e scattano foto che ritrae una me tutta sorridente, il numero sette concentrato sui miei capelli e il suo compagno intento a dormire beatamente sul mio letto, in fondo.

Mi vizia 💆🏻 @antogriezmann

Pubblico la foto su ig e ricevo subito molto like per la presenza di Antoine, lo blocco e lo appoggio sul tavolino, dato che lui ancora non si é accorto di nulla.

Dopo la cena durante la quale il francese ha scoperto della foto e mi ha detto che sono una stronza perché nella foto sembra un cretino, ci siamo diretti tutti nella sala comune, ed é iniziato un torneo di Fifa, alla quale ho voluto partecipare per vedere se le lezioni datomi da mio fratello sono servite a qualcosa.

"La x é passaggio, il quadrato é tiro, il cerchio e scivolata o cross e il triangolo é passaggio filtrante. Almeno, alla PS3 era così.." Cerco di ricordarmi facendo spallucce.
"Esatto!" Si complimenta Carrasco mentre alcuni mi guardano increduli.
"Solo perché sono una femmina non significa che non ho mai giocato a Fifa, brutti maschilisti che non siete altro." Li snobbo sedendomi tra Torres e Grizi. Alla fine di una discussione, abbiamo costatato che io e Antonie saremo il Milan, mentre Torres e Carrasco saranno l'Atletico. Ovviamente, sono stata io ad obbligare il numero sette a giocare per la mia squadra del cuore e all'affermazione di Carrasco "Tanto sono pippe" ha ricevuto un pugno sulla spalla.

"Grandissima Lodo!" Urla Grizi quando al novantesimo segno il gol del 2-1 con Bacca.

Lo abbraccio ridendo come una scema ed insieme saltiamo addosso ai due perdenti, prendendoli in giro. Dopo qualche minuto di divertimento, il biondino mi pende le mani e mi tira su dal divano, lasciando lo spazio ai due malcapitati per risistemarsi. Intanto lui appoggia il mento sulla mia spalla ed io automaticamente sorrido.
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Heey! Ecco un altro capitolo che dovevo pubblicare ieri, ma mentre lo revisionavo, ha deciso di cancellarsi così, magicamente e quindi ho dovuto riscriverlo. Anche per questo è meno lungo di quel che vorrei. Questo capitolo l'ho scritto qualche tempo fa e non ricordavo precisamente come avevo fatto andare le cose. Nonostante ció, spero vi piaccia e che possiate darmi dei consigli!
Baci, Anto 👸🏻

Ps: ho riaggiornato perchè mi sono accorta dei troppi errori di battitura!

SFIORARSI || Antoine GriezmannWhere stories live. Discover now