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Lodovica Casali

Quando si sveglio, quasi mi spavento, a trovare i suoi occhi celesti così vicino ai miei, difatti sussulto. Lui sorride e strofina il naso sulla mia guancia, mentre una mano mi accarezza la base del collo, come piace a me.

"Ciao." Mormoro, togliendo i ciuffetti che mi danno fastidio dai miei occhi.
"Buongiorno." Risponde lui, vicino al mio collo "Ero tentato di non svegliarti per farti rimanere qui con me." Continua, provocandomi un sorriso radioso, mentre le mie braccia si aggrovigliano al suo collo. Poso un bacio leggero sulle sue labbra.
"Che trasgressione, Grizi!" Lo prendo in giro, accarezzandogli i capelli. Le sue labbra si appoggiano sulle mie e poi scendono nuovamente sul collo, seguendo i segni lasciati questa notte, la nostra notte.
"Tra poco dobbiamo partire." Gli ricordo, prima che la situazione degeneri "Placa i tuoi ormoni e alziamoci." Lui mi guarda e sbuffa, strofinando il suo naso sul mio, dove poi lascia un bacio. Ci alziamo e entrambi ci vestiamo nel minor tempo possibile, dato che siamo in ritardo. Per fortuna ieri sono stata cosciente ed ho preparato i vestiti che avrei indossato, ovvero dei jeans e una maglia a maniche corte con un cardigan nero: voglio stare comoda.

"Lodo?" Sento la sua voce ch semi richiama e mi fa voltare.
"I tuoi lo sanno?" Chiede. Io faccio un espressione confusa, non capendo.
"Certo, lo sanno che vado." Sospiro ovvia sorridendo.
"No, intendo di me e te." Chiede lui serio. Fin troppo.
"Mamma sa che mi frequento con un ragazzo, ma non sa che sei, mentre papà non sa nulla."
"Ecco, potresti non dire nulla?" Domanda, rendendomi molto perplessa "Sai, voglio che prima sia qualcosa di davvero serio." Si affretta a dire circondandomi i fianchi. Per me è già qualcosa di serio, mi vien da pensare.
"Gli dirò solamente che sto frequentando qualcuno, va bene?" Lui annuisce e la scia un bacio leggero sulle mie labbra, per poi continuare a sistemarsi i capelli.

Il viaggio fino all'aeroporto è passato in fretta, grazie alla mia musica e alle mie grandissime doti canore. Prima però di poter partire, c'è stata una discussione generale perché Yan e Nando non volevano che io mi sedessi davanti, perché in quanto persone più grandi, sia di età che di altezza, dovevano starci loro. Infine però, ovviamente, ho vinto io. Scendo dall'auto e mi stiracchio, aggiustandomi la maglia nera che indosso. Prendo la mia valigia e mi rendo conto e Antoine aveva ragione. Nonostante il fatto che starò via solamente sette giorni, pesa davvero molto. Entriamo al Barajas, l'aeroporto di Madrid, e ci dirigiamo subito ad una caffetteria per fare colazione. I ragazzi sopratutto, vogliono prendersi la libertà di mangiare qualcosa di calorico senza che qualcuno possa riprenderli.

La schiuma del mio cappuccino viene ripulita da Grizi con un bacio, ed io, essendo golosa, mangio la crema rimasta sulle sue labbra. Tutto ciò provoca battutine dei nostri amici, che dicono che siamo diabetici, ma io credo non ci sia niente di male, dato che tra poco partiró. Vorrei proprio vederli quando entrambi decideranno di cercarsi una ragazza. Le nostre risate vengono interrotte da un paio di ragazzi, credo che abbiano la mia età, che chiedono una foto ai calciatori. I miei coetanei sono solo i primi di una lunga serie di persone che vogliono fare foto con Yan, Anto e Nando. Come biasimarli?

"Mi sa che non è stata una grande idea farmi accompagnare da voi tre." Ridacchio, dopo che un gruppetto di ragazzine in preda ad una crisi ormonale se ne va soddisfatto. Vedo i loro ormoni che girovagano ancora intorno a noi. Loro ridono insieme a me, dandomi ragione.

"I passeggeri del volo Ryanair numero 348294 con direzione Roma Fiumicino sono pregati di recarsi al Gate per imbarcarsi." La voce metallica dell'altoparlante mi annuncia che è arrivata l'ora di andare e quindi inizio a salutare Yan e Nando, abbracciandoli per bene. Per dei mesi sono stati i miei compagni di vita e ora sembra strano lasciarli, anche se per una settimana sola. Quando arriva il turno del numero sette, lo osservo mordendomi il labbro e piegando la testa di lato, poi lo abbraccio stretto. Ci sciogliamo e appoggio la fronte sulla sua.

SFIORARSI || Antoine GriezmannWhere stories live. Discover now