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Lodovica Casali

se hai bisogno di qualcosa sai dove trovarmi, Grizi

migliore amica mi raccomando se non ti senti bene e hai freddo e queste cose smettila di lavorare e vai in camera a riposare, Yannick

questi volevano fare i fighi e farti il biglietto da soli, ma ci siamo pure noi. In qualunque caso se stai male CHIAMACI, capito?! Nando e Koke

Questi erano i tre post it gialli attaccati sullo schermo del mio macbook. Questa mattina mi sono presentata a colazione con una faccia davvero molto stanca ed ho dovuto rivelare, sotto tortura, che ho la febbre. Non molto alta, soltanto 38, ma i miei ragazzi si sono preoccupati. Tempo di andare in stanza per lavarmi i denti e prendere la borsa, che i cinque hanno finito di mangiare e sono volati nel mio ufficio.
Mi sento molto coccolata quando sto con loro. Mi vedono come una sorella ed io come dei fratelli. Almeno per quel che riguarda Torres, Yannick e Koke.
Durante questa notte insonne, ho pensato davvero molto.

Ho concluso che mi piace Antoine Griezmann.

Ed ho anche pensato che sono davvero un po' cretina ad essermi presa una cotta per un calciatore, ma ormai il danno - se così si puó chiamare - è fatto.
Mi piacciono da morire i suoi occhi così azzurri e profondi, quando ha la barbetta incolta che lo rende ancora più affascinante, quando scoppia a ridere e fa intravedere quei denti perfettamente bianchi.
Sembro quasi una ragazzina in preda agli ormoni, ma davvero quando penso a lui penso a qualcosa di veramente bello.

Cerco di rimettermi a pensare al lavoro, nonostante il mal di testa costante.

"Chèrie! Hai delle occhiaie bruttissime.." Esclama Antoine quando entra nell'ufficio con Yannick. Prende il mio viso tra le mani, tenedomi sempre ad una distanza ragionevole, poi passa i pollici su di esse e successivamente mi bacia la fronte. Il mio povero cuore. Ogni azione che fa nei miei confronti mi fa riempire il cuore.
Chiudo gli occhi e sospiro, quando li riapro, noto Carrasco che mi guarda con un'espressione maliziosa. Dopo si ricompone e mi dice che sono venuti qui per aiutarmi.

"Grazie ma potete andare a riposare." Sorrido continuando a guardare il mio PC.
"Non se ne parla." Asserisce il numero sette mettendo le braccia al petto.
Dato che nessuno dei due vuole mollare, gli dico di dividere dei plichi di fogli posti sul davanzale, riguardanti i vari contratti.

Mi ritrovo nel letto con il piumone ben tirato al petto e un comodo pigiama. Ho un tazza con un thè caldo in mano e il numero 21 sta seduto sul mio letto.
"Bene, amica. Facciamo gossip." Comincia lui facendo un movimento in su con le sopracciglia che la dice lunga.
"Dimmi tutto allora." Rispondo io con la voce roca per la tosse.
"Dato che fai la finta cretina, ti do un indizio. Inizia per G e finisce per Riezmann."
Sorrido inconsciamente come un'ebete: è inutile, non sono capace di contenere il sorriso quando si parla di lui.
"Si, mi interessa." Dico tutto d'un fiato "Ma me la faró passare."
"Ma non vedi come ti guarda?" Mi chiede lui ovvio "Voleva stare lui ora qui al posto mio, solo che l'ho obbligato ad andarsene perchè volevo appunto parlare con te di questo."
"Avrai ragione tu, ma io sono qui per lavorare  e basta." Metto fine a quel discorso.
"Comunque tra qualche giorno è il suo compleanno e gli organizzeremo qualcosa qui.. Ci stai?" Mi chiede, capendo che non voglio affrontare l'argomento.
Rispondo affermativamente, per poi rifugiarmi nelle coperte e mormorare che non sto affatto bene.
"Vado a chiamare il nostro medico." Afferma, ignorando le mie proteste. Una bella dormita sarebbe bastata, invece.
Quando apro di nuovo gli occhi dopo averli chiusi per riposare, mi rendo conto che Antoine mi guarda preoccupato e mi tiene stretta la mano, Yannick sta seduto di fianco a me ed il dottore mi deve visitare.
Mi appoggia il disco metallico sul petto, sulla pancia e sulla schiena facendomi respirare e poi mi controlla lingua, tonsille ed orecchie.

"Dunque Lodovica, oggi potevi evitare di andare al lavoro. Hai 40 di febbre, la gola infiammata ma soprattutto hai l'otite." Afferma con tono autoritario. Sbuffo.
"Ragazzi guardate che se prendo le pastiglie posso comunque lav.."
"No!" Alzano il tono di voce il numero 7 ed il 21.
Sprofondo nel cuscino e ringrazio il dottore, che mi prescrive poi le medicine.
Nel giro di dieci minuti mi ritrovo imbacuccata nelle coperte con una pigiama a maniche lunghe in pile ed una felpa nella Nike molto pesante.

"Io vi lascio soli, fai la brava." Mi lascia un bacio sulla guancia e da una pacca sulla spalla del suo compagno.

"Hai ancora freddo?" Mi chiede scostandomi i capelli dalla fronte.
"Un po'." Mormoro. "Ti sdrai vicino a me?" La parte irrazionale di me ne approfitta dato che sono in una situazione in cui posso chiedere quel che voglio.
"Certo." Sorride. Si toglie le scarpe e si stende di fianco a me.
"Dormi un po' se ce la fai." Sussurra piano per non disturbare la quiete creatasi. Mi piego leggermente verso di lui e mi rannicchio. Lui inizia ad accarezzarmi con cautela il collo ed i capelli facendomi rilassare al massimo. Sento il suo respiro vicino alla mia guancia e lo percepisco vicino alle mie labbra.

È così bello.

D'un tratto sento dei baci sulla guancia, mentre continua ad accarezzarmi la base del collo. Quando arriva vicino al mio occhio, torna giù e parte dallo zigomo. Io sposto leggermente il viso perchè i capelli mi danno fastidio e lui si ritrova con le labbra vicino alle mie. Sono appoggiate all'angolo della mia bocca. Rimane così un po', mentre io mi sento beata da quel momento così intimo. Mi sento così rilassata.
Pian piano le palpebre si fanno sempre più pesanti e i pensieri sempre meno presenti.

Quando riapro gli occhi noto che è mattina: la luce filtra debole dalle tende tirate davanti alla finestra. Sento il suo profumo. Lo guardo mentre ancora dorme, con le braccia strette al mio bacino. Ma poi ieri sera non è andato a mangiare? È davvero incredibile. Lo osservo mentre respira con la bocca leggermente aperta, le labbra screpolate ed il suo ciuffetto che è andato a farsi fottere. Ma è bello soprattutto così.

"Antoine." Lo sveglio piano.
"Mh.." Mugola contro il mio collo.
"Se stai così tanto a contatto con me ti ammali pure tu." Gli accarezzo i capelli biondi.
"Non mi importa." Biascica. "Hai fame?" Mi chiede alzando il capo.
Scuoto il capo, dicendo che ho solo un forte mal di testa. Lui si alza, un po' barcollante e prende le medicine che devo ingerire.
"Chèrie io non ci capisco molto." Dice osservandole e facendomi ridere. Conoscendo le medicine, le prendo senza dover leggere, anche perchè altrimenti non ci sarei riuscita.

"Vai a fare colazione che ieri poi non sei andato a cena." Gli ordino.
"Va bene." Risponde poco certo.
Mi lascia un bacio in fronte e mi copre per bene, prima di lasciare la mia stanza.
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heey! come state?
finalmente lodo si è resa conto che è davvero presa da antoine, lui non sembra da meno! ricordate peró che l'imprevisto è sempre in agguato 😇 detto ció, volevo anche ringraziarvi per le views e dirvi che quando parleró di partite, i risultati finali non saranno quelli reali..
Bacio, Anto 💋

SFIORARSI || Antoine GriezmannWhere stories live. Discover now