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Lodovica Casali

"Il tuo esame di guida è tra poco, andiamo che devi fare pratica e muoviti, cherie." Entra nella mia stanza, mentre io mi sto guardando al pc un episodio di Teen Wolf. Lo disintegro per aver disturbato la mia visione di Derek, ma poi realizzo quel che ha detto e sgrano gli occhi, chiedendo più informazioni su quel che ha appena detto.
"Mi sembra che te l'ho fissato due settimane dopo il tuo ritorno, dai che se guidi bene questa volta la ricompensa non è solamente un pranzo con il bellissimo Antoine Griezmann." Conclude con un'espressione che dice tutto. Io rido, poi mi alzo per raggiungerlo e baciarlo. Mi cambio velocemente, dopo che mi ha detto che mi avrebbe atteso nella sala comune, ed indosso una semplice tutina leggera ed estiva, blu con dei ricami bianchi.

"Non te la cavi male, devo ammetterlo cherie." Afferma Antoine, dandomi il gelato ai cookies e sedendosi di fianco a me.
"Lo so." Rispondo, sorridendo.
"Soltanto perché hai avuto un bravissimo maestro."
"Su questo ho i miei dubbi." Borbotto, stendendo le mie gambe sulle sue.
"Mi mancherai questa settimana." Sussurra per poi abbracciarmi, tralasciando il discorso precedente.
"Anche tu, molto." Rispondo anche io, facendo il broncio, che lui prontamente bacia.
"Non son mai stato così sdolcinato, ma mi piace dire a te le cose dolci per come reagisci e per come mi rispondi. Quando ti parlo so che mi prendi sul serio, e mi ascolti davvero." Mi confessa, sempre sussurrando.
"Ti ascolto sempre, anche quando dici cazzate come quella di prima, tipo che sei un bravo maestro." Scoppiamo a ridere entrambi, prima di iniziare a darci tanti piccoli e dolci baci a stampo.

Una volta tornati, vengo bloccata dal numero dieci, che sembra piuttosto nervoso.
"Hey Yan." Lo saluto.
"Ciao criceto." Sembra che voglia dirmi qualcos'altro, ma lascia perdere e prende ad annuire fissando il pavimento. Decido di non pressarlo, probabilmente non è nulla di importante. Le sue labbra si schiudono e pronunciano per metà il mio nome.
"Yan che devi dirmi?" Sbuffo sorridendo.
"Ho conosciuto una ragazza." Afferma. Non deve dire nulla di più, se me lo ha detto significa che non è una delle tante, quindi lo trascino nel bar della società al piano inferiore per farmi riferire tutti i particolari, mentre lui blatera e svia, dicendo che non è una questione così importante e che possiamo parlarne dopo. Io non lo ascolto fino a che non ci sediamo e prendiamo due caffè.
"Nome." Chiedo.
"Noémie." Replica sorridente.
"Com'è?" Approfondisco il discorso, cercando di captare più informazioni possibili.
"Bella, bellissima. È intelligente, sorridente e belga come me. " Dice continuando mescolare lo zucchero nel caffè senza sosta.
"Sembra ti piaccia parecchio." Mi intenerisco alla vista del mio amico così preso da una ragazza.
"Si, mi attrae moltissimo."
"Dove l'hai conosciuta?" Domando.
"Ero con Koke e Nando in un bar e lei è entrata con un'amica. Ci sentiamo da un paio di settimane e siamo usciti un paio di volte, ora mi piacerebbe portarla fuori a cena perché è il suo compleanno. Ti sembra esagerato?"
"Wow, questa ragazza deve essere davvero meravigliosa perché io Yannick Ferreira Carrasco così insicuro su una ragazza non l'ho mai visto." Ridacchio sorseggiando il mio macchiato.
Lui mi da scherzosamente una spallata.
"Si, a noi piace essere sorprese. Mi raccomando se questa ti interessa sul serio, non fare cazzate." Lo avverto scompigliandogli il ciuffo
"Si, mi piace sul serio."

"Yan invece di continuare a confabulare vieni a firmare questa maglia, per favore!" Lo richiamo ancora una volta da quando sono entrata in questa stanza con la maglietta di Antoine ed un indelebile in mano. Lo sento blaterare qualcosa e poi si alza e appone in sul nome sul retro. È stata un'idea di Antoine, quando ieri sera è entrato in camera durante una videochiamata con mio fratello che mi informava sulle sue questioni amorose da quindicenne. È sempre stato aperto con me e mi ha sempre raccontato tutto quel che gli accadeva con le ragazze. Non succedeva da diverso tempo e ieri mi è proprio piaciuto passare un po' di tempo a farmi gli affari suoi. Alla vista di Antoine, il discorso è cambiato e ha posto delle domande al calciatore, che dopo la videochiamata mi ha fatto questa proposta. Ha voluto prendere una sua maglia e fare una dedica, per poi firmare da parte di tutta la squadra e portarla durante la mia vacanza, che avrà ufficialmente inizio stasera, quindi domani partirò. È stato davvero un bel gesto da parte sua.

SFIORARSI || Antoine GriezmannWhere stories live. Discover now