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Lodovica Casali

Salgo le scale e mi dirigo per i corridoi dell'edificio, trovandomi davanti alla camera di Yannick. Busso e lui mi apre sorridendo. Dopo essermi tolta i tacchi ed averli buttati in un angolo, mi sdraio sul letto vicino a Torres, Gameiro e Koke. Dopo le domande di routine, in cui specifico a tutti e quattro che sto finalmente bene, sono guarita e non ho bisogno di assistenza continua, decido di informarmi per stasera.

"Certo che non é stato bello far finta di dimenticarsi del suo compleanno, cioè pensa ad essere nei suoi panni, come ti devi sentire offeso.." Penso e gli altri mi danno ragione, ma Koke mi rincuora dicendo che di questa giornata si ricorderà solo la festa di stasera.
"Quindi, avete organizzato?" Chiedo portando i capelli dietro l'orecchio.
"Certo criceto.. Suo fratello é andato a prenderlo Gabi alla stazione. Noi staremo nella stanza di fianco al tuo ufficio, quella che di solito viene usata per le riunioni, voi sarete tutti lì ed io lo porterò dicendo che tu lo cerchi per delle domande di lavoro, così siamo certi che non rompe il cazzo nel caso in cui fosse stanco. Per te ne farebbe pure cento di scalini." Sospiro e lo sguardo scuotendo il capo mentre fa l'occhiolino.
"Ma la smetterai di mandarmi frecciatine?" Mi offendo mettendo le braccia incrociate sotto il senso e sedendomi comoda.
"Ha ragione! Quando ci alleniamo guarda sempre verso il tuo ufficio per vedere se ti vede e poi quando eri malata non faceva altro che stare con te e si preoccupava moltissimo." Conferma Torres. Ci penso un po' su e poi liquido il discorso dicendo che non sono lì per quello. Domando ancora chi sta preparando la sala e mi rispondono che i fisioterapisti sono stati incaricati per quello.

Dopo qualche altra chiacchiera salgo nella sala riunioni e vedo tutti impegnati a trafficare con tavoli, sedie e alcune decorazioni. Decido di dare una mano per due motivi: per prima cosa, i maschi non hanno spirito di inventiva e i fisioterapisti sono tutti di questo genere, secondariamente, voglio che Grizi venga sorpreso. In un angolo vedo Rosalie e Marisol, una delle giardiniere del parco fuori dal centro e la signora che pulisce la mia stanza. Son entrambe delle signore sulla cinquantina, basse e capelli scuri. Scambio spesso alcune chiacchiere con loro quando le incontro. Quando mi vedono, si informano sulla mia salute e sui miei vestiti, dicendomi che mi vesto veramente da Dio, parole di Marisol. Quest'oggi indosso dei pantaloni di Zara neri, eleganti ed a vita alta ed una camicetta azzurra a righine bianche di Mango che copre la parte di busto lasciata scoperta, data la particolarità del taglio della stoffa. Ai piedi porto delle décolleté nere. Le ringrazio perché sono sempre cosI carine con me, poi le incito a mettersi all'opera insieme a me.

Dopo mezz'ora guardo insieme a tutti il lavoro svolto insieme e ne sono veramente soddisfatta. I tavoli sono messi a destra e sopra di essi c'é il cibo e le bevande, in mezzo abbiamo sistemato un tavolo più grande con la torta che ritrae lui che fa la sua solita mossa con la scritta Feliz Coumpleaños Grizi! ed il numero sette nell'angolo in basso. Abbiamo attaccato qualche palloncino e delle ghirlande sul soffitto. Tutto é rigorosamente blu, rosso e bianco. Ringrazio tutti con un grande sorriso e corro in stanza a prepararmi.

Esco dal bagno solo in intimo, indecisa su quel che devo mettere, non voglio essere troppo elegante, ma nemmeno jeans e adidas. Nel bel mezzo di una crisi e con soltanto mezz'ora per decidere, mi convinco a videochiamate la mia migliore amica.

"Chris!" Urlo quasi isterica.
"Perché mi stai chiamando in intimo?" Chiede lei con un'espressione perplessa.
Le spiego che abbiamo il compleanno di Antoine e che non so come vestirmi. Lei non si risparmia le battutine e il solito movimento con le sopracciglia, dopo di che elabora nella sua mente il possibile outfit.

"Hai due opzioni. La prima é la gonna che arriva sotto il ginocchio con la stoffa a fisarmonica e la maglietta con le maniche a tre quarti. La seconda é il vestito giallo, quello che sta stretto sul seno e poi va morbido fino alle caviglie." Mi suggerisce. Per una serata il vestito giallo é di un colore troppo acceso e preferisco indossare la prima idea, apportando delle modifiche. Indosso una gonna beige che si chiude con i bottoni davanti e dentro di essa una maglietta nera con le maniche a tre quarti. Ci abbino una collana con una decorazione vistosa fatta di perline grigie, oro e marroni e le scarpe francesine, sempre nere.

"Per il trucco?" Chiedo portando con me il Mac in bagno e prendendo la pochette del make-up.
"Mascara, eyeliner e basta.. Niente sulle labbra perché se ci devi limonare poi é scomodo. Ah, quasi dimenticavo! I collant non li hai messi vero? No perché se scopate poi sono scomodi da togliere." Parla tranquillamente mentre si lima le unghie.
"Chris!" Urlo uccidendola con lo sguardo.
"Oh, ma smettila! Sappiamo entrambe che lo vorresti." Conclude guardandomi in modo pervertito. Sbuffo e finisco di truccarmi, poi mi guardo allo specchio e mi giro verso il computer. La mia migliore amica di dice che sono bellissima ed io la ringrazio.

La saluto dicendo che devo andare a cena e che le farò sapere tutto. Essendo una festa a sorpresa, il festeggiato non deve insospettirsi, quindi andremo tutti a cena e faremo finta che sia una sera normale. Io userò la scusa di un presunto appuntamento con qualcuno per il mio abbigliamento, l'ho concordato prima con i ragazzi.

"Ti strozzo!" Sibilo quando io e Yan siamo vicini alla mensa e lui ha fatto una delle sue solite battutine squallide. "Sei uguale alla mia migliore amica, dovreste conoscervi, sai che coppia di svergognati che sareste!" Continuo pensando al numero ventuno e a Chris come una coppia. Lui borbotta qualcosa, ma non faccio in tempo a sentirlo perché siamo arrivati al tavolo e ci siamo seduti per mangiare. Antoine sta seduto a sinistra della persona davanti a me, cioè Carrasco. Lo becco che mi guarda, ma subito distoglie lo sguardo senza salutarmi, tornando a prestare attenzione a Godin, che gli sta parlando.

"Lodo come mai sei vestita così?" Mi chiede Grizi dopo qualche minuto.
"Devo uscire stasera." Rispondo sorridendo, anche se non vorrei usare questa scusa, dopo il breve discorso di ieri.

Vuole parlare, ma istintivamente si morde il labbro inferiore e sera ripensarci, ma poi si rivolge a me chiedendomi con chi esco. Sento la gamba di Yan che quasi mi tira un calcio da sotto il tavolo.

"Con un ragazzo che ho conosciuto quella sera che sono uscita con la mia migliore amica." Rispondo.

Con un semplice "Ah." conclude la conversazione, poi non mi parla per il resto della cena.
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Capitolo di passaggio girls👸🏻 dai nel prossimo ci sarà una scena cute.. Per questo lo pubblicheró tra due giorni (ricordatemelo)
Vi ringrazio per le mille visualizzazioni, siete fantastiche💞 un commento farebbe piacere!
Bacio, Anto 💋

SFIORARSI || Antoine GriezmannWhere stories live. Discover now