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Lodovica Casali

Faccio scivolare un vestitino color blu elettrico sul mio busto e l'unico prodotto che applico è un burro cacao alla pesca. Infilo gli orecchini e le mie stan smith completamente bianche.
È una domenica particolarmente calda di metá marzo: il bel tempo si avvicina ed io ne sono più che felice. Scendo a fare colazione e quando entro saluto la squadra, che per l'unico giorno nella settimana, trovo sveglia e pimpante, dato che sono le dieci. Il numero sette mi guarda ed accenna un sorriso, per poi farmi segno di andarmi a sedere prorpio di fianco a lui. Ci vado e poi chiedo in generale come stanno.

"Pronta per imparare a guidare?" Mi chiede, mentre gli altri chiacchierano.
"Davvero?" Chiedo stupita dalla sua voglia di fare.
"Te lo avevo detto no, chèrie?!" Sorride ovvio, per poi accarezzarmi i capelli. Questo nomignolo mi piace. Adoro il suo accento francese.

"Sembri un bambino!" Esclamo mentre osservo Antoine alle prese con una brioche alla crema.
"Non è colpa mia." Si giustifica lui raccogliendo un po' di crema caduta sulla tovaglia.
Alzó la mano e la portò alle sue labbra, facendo scorrere il dito sul labbro superiore e avendo per me la crema, per poi mangiarla io. Il mio sguardo, prima era sulle sue labbra, ora è posizionato nei suoi occhi, come il suo. Anche con un po' di occhiaie è bellissimo.
La quiete viene interrotta da Torres che è proprio davanti a noi e ci ha appena scattato una foto.

Nonostante le proteste la foto è finita su Instagram, con tanto di tag e didascalia amorosa.

Sguardi mui calienti 🔥❤️

Piuttosto imbarazzante, ma nonostante questo noto che la foto é davvero dolce e quindi il mio cuore decide di fare screen. Verso le 11 io e Antoine andiamo all'esterno e mi si para davanti agli occhi una Fiat Panda blu come il mio vestito.

"Sei pure in tinta!" Ironizza il mio amico qui di fianco.
"Questo sarebbe il tuo bolide, calciatore?" Chiedo alzando le sopracciglia.
"Questo è il bolide che uso con un pericolo pubblico come te!" Esclama, per poi lanciarmi le chiavi e mettendosi seduto al posto del passeggero. Lo raggiungo ed accendo l'auto.
"Almeno questo lo sai fare, bene." Annuisce come a confermalo più a sè stesso che a me.
"Questa gamba, cioè la sinistra, è per premere il freno.." Dice posando due dita sulla stoffa blu del mio vestito "..mentre la destra è per l'acceleratore." Conclude posando la stessa mano sotto il mio vestito, a metà coscia "Capito?" Mi chiede mentre io osservo la sua mano a contatto con la mia pelle. La ritrae leggermente imbarazzato, poi mi porge nuovamente la domanda.

"Per le marce, in questa auto ce ne sono cinque. Quando senti che il motore fa un rumore e percepisci che fa fatica, metti una marcia in più."
Inizio a guidare per un tratto, nel grande parcheggio dove mi ha portato, come mi ha indicato, lui posa una mano sulla mia che sta sulle marce e mi fa vedere come devo metterla ed il movimento del polso.

Non sono del tutto concentrata.

"Benissimo chèrie, la prossima volta facciamo ancora un po' di pratica e poi ti insegno a fare i posteggi. Ora vieni di qui che ti porto a discutere il tuo premio."
"Premio?" Domando, curiosa come una bimba.
"Sì. Un pranzo con il talentuosissimo, bellissimo e gentilissimo numero sette dell'Atletico Madrid, meglio conosciuto come Antoine Griezmann."
Scoppio a ridere per la sua modestia.
"Convinto tu!" Dico, ma penso che ne sono convinta anche io.

Mi tolgo la giacchetta di jeans e la appoggio sulla sedia. Antoine mi ha portato in un posto carino, semplice, dove possiamo stare tranquilli. Il muro decorato con delle linee verdi e i tavoli abbinati, danno un aspetto estivo a questo locale.

Alla domanda "Cosa prendi?" Ho rispondo "Un'insalata."
Lui assottiglia gli occhi, alza le sopracciglia e poi sbuffa.
"Ti prego Lodo, mangiamo tutti i giorni insieme e adesso prendi un'insalata? Mi stai prendendo in giro?" Scoppio a ridere alla sua affermazione e gli do pienamente ragione, prendono poi una margherita. Nell'attesa e durante il pranzo parliamo di tutto e di più, ma ci soffermiamo maggiormente sull'argomento Italia. Mi chiede se mi manca la mia terra ed io ovviamente rispondo che è effettivamente così, poi ad un tratto finiamo a parlare di calcio italiano, ed io non posso non dirglielo.
"Mi ricordo ancora la finale dei mondiali 2006.. La testata di Zidane, il pareggio di Materazzi e poi il gol su rigore decisivo di Grosso.." Lo stuzzico, mentre lo vedo che durante la mia affermazione incrocia le braccia al petto.
"Sei davvero stronza chèrie. D'altronde, anche i migliori sbagliano." Risponde con la faccia da spavaldo.

Quando ci rimettiamo in auto, fa nuovamente combaciare le nostre mani, posando la sua sulla mia e dicendo che mentre lui guida io metto le marce. Ridiamo un sacco e quando sbaglio, sento la pressione dei suoi polpastrelli sulla mia pelle. Osservo le nostre mani per tutto il viaggio, soffermandomi sui tatuaggi.

"Anche io voglio farne uno."
"Cosa vorresti fare?" Mi chiede lui.
"Voglio scrivermi i nomi dei miei fratelli sulla costola, Kevin, Jacopo e Lucrezia."
"Come mai non lo hai ancora fatto se sei così decisa?" Chiede.
"Ho paura." Rivelo sorridendo timidamente.
Lui ride dolcemente "Oh chèrie, ti porto io a farlo."
Quando arriviamo con la nostra superauto davanti al centro, posteggiamo e lo ringrazio con un bacio sulla guancia e lui mi accarezza dolcemente i capelli.

"Dove siete stati?" Ci chiede Koke quando vede che rientriamo nella sala comune.
"A fare scuola guida." Affermo per poi scomparire dietro il corridoio per raggiungere la mia stanza.

Quando mi cambio, indosso dei leggins neri e la maglia di Shevchenko, storico giocatore della mia squadra del cuore, il Milan. Lui è stata la mia prima cotta milanista. Poi sono venuti Pato, Kaka, Boa e Ibra. Difatti, la mia stanza è pieno di poster con loro, figurine, immagini stampate e foto.

Ritorno nella sala comune e mi siedo poco garbatamente vicino al numero sette, posando le gambe sulle sue. Iniziano a svolgere un torneo di Fifa ed io faccio di tutto per distrarli. L'unico che non dice nulla mentre gli do evidentemente fastidio è Grizi. Lascia che io leghi le mani al suo collo e che gli sia baci sulla guancia, che diventano sempre più lenti, come a voler marcare quel contatto così nostro anche se in mezzo a della gente.
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ciao belle! sappiate che pubblicheró i capitoli ogni 3/4 giorni, dato che li ho pronti fino al 17! un commento o una stellina fa sempre piacere🌟 spero non si siano errori!
Bacio, Anto 💋

SFIORARSI || Antoine GriezmannWhere stories live. Discover now