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Lodovica Casali

"Quanto ci metterai circa?" Chiede Yan, quando sto per scendere dalla sua auto.
"Mh, credo un'ora circa." Rispondo incerta guardando il salone che Beatriz, la ragazza di Koke, mi ha consigliato per tagliarmi i capelli. Lui annuisce, io lo ringrazio e poi mi dirigo nell'edificio.

È un posto molto carino, arredato in modo moderno e molto luminoso e spazioso, mi piace. Una ragazza poco più alta di me con dei capelli castani legati in una coda cotonata, mi guarda sorridente e poi mi fa accomodare su una sedia di pelle bianca, chiedendomi come voglio i capelli. Le spiego che vorrei tagliarli di dieci centimetri così da farli arrivare appena sotto le spalle, sfoltirli e sfilarli davanti. Ho proprio bisogno di dedicare un po' di tempo a me stessa. Ho sempre adorato quando mi tagliavano i capelli perché mi sento tranquilla e rilassata. Avevo necessità di passare un po' di tempo solo con Ludovica, perché da quando lavoro qui a Madrid sto sempre con i ragazzi, oppure se sto da sola sono in videochiamata con Christina o penso ad Antoine.

Chiacchiero un po' con al ragazza castana mentre si cimenta con le forbici sui miei capelli. Mi dice che le sembra di avermi già vista da qualche parte e subito mi vengono in mente le foto dei ragazzi su Instagram, ma nego dicendo che passo molto tempo da queste parti perché ci abita un'amica. Non mi va di dire in giro che lavoro per l'Atletico Madrid, quindi me la cavo sempre con qualche menzogna. Probabilmente in questo caso salterebbero fuori commenti inerenti alla bellezza dei calciatori e blablabla. Argomenti di cui io non ho voglia di parlare.

Quando esco dal salone, Carrasco mi sta aspettando a lato della strada, quindi lo raggiungo velocemente salendo in auto.

"Criceto come sei bella!" Si complimenta mentre io mi specchio per l'ennesima volta allo specchietto retrovisore, soddisfatta del cambiamento.
"Grazie mille." Lo ringrazio sorridendo. Durante il viaggio c'é solo la musica a farci compagnia, fino a che lui, piuttosto divertito, inizia a parlare.

"Sai una cosa?" Io scuoto il capo confusa e poco convinta.
"Il tuo amico mi ha chiesto forse cinquanta volte, in preda ad una crisi isterica, come mai ti tagliavi i capelli e che quando una donna lo fa é perché vuole cambiare tutto." Io chiedo se dice davvero, incredula mentre mi immagino un Antoine versione ragazza che fa una sclerata con Yan.
"Proprio una crisi isterica?" Domando sorridente.
"Magari non proprio isterica, ma era preoccupato criceto."
"Che cretino, lui non lo cambierei mai.." Sussurro fissando le mie mani e mordendomi il labbro inferiore.
"Vi siete riappacificati?" Mi chiede notando la mia espressione dolce.
"Lui mi ha fatto capire più volte che davvero non era sua intenzione dire quelle parole e che non gli é mai passato per l'anticamera del cervello quel pensiero. Io gli ho fatto comprendere se se diceva un'altra cazzata lo uccidevo." Lui ridacchia ed annuisce.
"E come siete messi?" Continua.
"Sono stati dei giorni pieni di dubbi per me, non sapevo se allontanarmi perchè a lui non sembravi interessare fino a quel punto, ma poi mi sono detta che una volta nella vita voglio vivere questa cosa con spensieratezza. Ció che succede, succede!" Concludo sospirando e riassumendo quel che erano stati i miei pensieri nelle ultime ore.

Quando torniamo, i ragazzi sono a fare fisioterapia, io ne approfitto per fare uno spuntino ricco di calorie, intrufolandomi in cucina e prendendo delle fragole ed una barretta di cioccolata, che faccio sciogliere in un pentolino. Verso il liquido in una tazza e lavo ciò che ho utilizzato, poi porto tutto in camera. Mi cambio con calma e lentezza prestando attenzione a non rovinare i capelli, spalmo la crema sul tatuaggio. Mio padre si é leggermente arrabbiato, ma poi ha capito che non mi ero fatta chissà quale tatuaggio, ma mi sono scritta il nome di tre delle persone che amo di più al mondo. I diretti interessati hanno detto che lo faranno anche loro quando cresceranno ed io ne sono felice. Non vedo l'ora di vederli: tra poco avrò una settimana di vacanza e ne approfitto per andare a casa e rivedere la mia famiglia dopo molto tempo per me. Accendo la televisione facendo zapping, mentre mangio con gusto le fragole immerse nella cioccolata ancora tiepida. Durante il mio spuntino, Antoine bussa alla porta ed io urlo che é aperto, lui non appena vede il cibo si catapulta sul letto e mi chiede se ne può avere anche lui un po'.

"Sei tu che hai deciso di fare il calciatore!" Ribatto nascondendo le mie fragole. Lui insiste ed alla fine cedo dandogli una fragola immersa nella cioccolata dolce. Ovviamente si sporca le labbra ed io gliele pulisco passando un dito sulla parte macchiata, assaggiando la cioccolata convinta che sappia anche un po' di lui.
"Che bella maglia." Dice guardando la sua maglia della Nike indosso a me. Io rido scompigliandoli i capelli.
"Ha il tuo profumo." Sorrido giustificandomi con un dolce sorriso. Lui mi abbraccia e posa un  bacio sul mio naso, poi mi chiede del tatuaggio e glielo mostro. Quando passa la mano sulla mia pelle rabbrividisco e lui per un attimo mi fissa negli occhi. Io cerco di cambiare discorso sentendomi in imbarazzo.
"Non dimentichi qualcosa?" Chiedo pavoneggiandomi. Lui sembra perplesso e scuote il capo, mentre io mi preparo a rispondergli.
"Caro se fossi una ragazza rompipalle sai che ora staremmo per litigare perché non mi hai detto come sto con il nuovo taglio di capelli?" Spiego incrociando le braccia sotto il seno.
"Pf, lo sappiamo entrambi che sei una rompipalle assurda comunque." Mi stuzzica alzando un sopracciglio.
"Senti da chi viene la predica!" Sbuffo replicando e facendo la finta offesa come una bambina per farmi fare le coccole.
"Guarda che sei tu quella pesante eh."
"Guarda che se continui ti caccio fuori a calci."
"Tanto ora ti faccio le coccole e mi perdoni subito." Inizia a prendermi per i fianchi e portarmi vicino a lui. Posa le labbra sul mio collo, dove dapprima lascia dei baci lenti e dolci, poi si sofferma maggiormente su un punto. Tutte le intenzioni che avevo di tenere il broncio sono andate a farsi benedire perché stare a contatto con lui vale molto di più. Quando si stacca, fissa il suo lavoro con orgoglio.

"Questo non me lo dimentico." Sussurra al mio orecchio ed io lo stringo di più a me. Mi viene da pensare che sembriamo dei ragazzini. Forse perché nessuno dei due ha il coraggio. Ma ho deciso di vivermela in modo spensierato, allora va bene così perché questi sono i nostri momenti, quelli sempre più frequenti e sempre più sentiti.
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Ciaao 💫 mi piacerebbe sapere cosa ne pensate perchè eccetto le stelline, ho pochi pareri inerenti alla storia e vorrei sapere le vostre opinoni
detto ció, vi avverto che il famigerato momento sta per arrivare, un po' di pazienza.. oggi poi, stavo scrivendo un capitolo e ovviamente non mi si è salvato e sono diventata nervosa perchè lo avevo pure scritto bene 🙄 vabeh oramai
Bacio, Anto 💋

SFIORARSI || Antoine GriezmannWhere stories live. Discover now