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7:47 l'orologio scattava piano, ero sveglio da ormai dieci minuti pieni.
E tutto ciò che avevo fatto -oltre che controllare un paio di volte che ora fosse, era stato guardare Luke.
Luke.
Un suo braccio se ne stava ancorato sul mio fianco, che a quel punto pensai avesse ormai preso la forma di ogni suo muscolo e vena sporgente.

Il mento poggiato sul mio petto, con il respiro sul collo.

Mi faceva male tutto, per il tempo in cui ero rimasto in quella posizione, ma non avevo intenzione di spostarmi.

Mi sarebbe andato bene rimanere in quel modo per sempre, ma sapevo fosse impossibile quindi avevo deciso di godermi quei momenti di calma.

Bellissimo

Luke era bellissimo, così tanto da essere fastidioso, non aveva bisogno di impegnarsi per esserlo. Lo era e basta. Bellissimo

E stretto al suo corpo mi sentivo un po' meno pessimo, perché ero entrato a contatto con quella sua bellezza disarmante.

Ne ero entrato a contatto nel modo  più concreto possibile, perché i ricordi di quella notte nonostante l'alcol riuscivano a farsi spazio nella mia mente, seppure un po' offuscati.

Gli accarezzai i capelli morbidi, sospirando.

Nonostante quella situazione di calma apparente, il mio stomaco si contorceva per la paura. Sapevo che quel momento non era destinato a durare, e ne fui ancora più sicuro quando sentii il mio migliore amico muoversi piano accanto a me aprendo gli occhi celesti.

Lo fece così lentamente, che capii stesse realizzando anche lui in quell'esatto momento cosa ci facevo appena sveglio sul suo letto.

Avrei voluto restare zitto, vestirmi e andarmene.

Ma me n'ero andato già troppe volte, in quel periodo.

"Buongiorno" la voce mi usciva roca, non ero sicuro fosse perché ero sveglio da poco.

"Buon-giorno" Luke riusciva a sembrare naturale in tutto ciò che faceva, in ogni gesto e parola. Al contrario di me, insicuro sempre.
Sembrava avesse salutato una persona qualunque, e non il migliore amico con cui aveva scopato.

Eppure, vicino a lui, ne avevo fatte di cose senza dover pensare.
Per quel motivo, gli presi il mento tra le dita e gli stampai un bacio sulle labbra.

Si strinse ancora più a me, sentii i suoi fianchi ossuti aderirmi contro lo stomaco, "Sai della mia colonia" disse ridendo, mi chiesi cosa ci fosse di divertente nell'avere il suo profumo addosso.

Brividi.

"Usi ancora quello schifo?"

Mi guardò di sbieco, "Me l'hai regalata tu, dopo due anni non è ancora finita. A questo punto credo non finirà mai"

Me lo disse come se fosse stata una scusa, me l'hai regalata tu.

"L'ho pagata quindici dollari in un negozietto di merda che ha chiuso da più di un anno, direi che è ora di cambiarla"

Ricordavo ancora il giorno in cui l'avevo comprata, quando avevo rotto il profumo preferito di Luke e lui si era incazzato così tanto che non mi aveva parlato per due giorni, così mi ero presentato a casa sua con una bustina rossa orribile con una colonia altrettanto orribile al suo interno.

Però -nonostante facesse schifo, Luke mi aveva abbracciato comunque e mi aveva perfino ringraziato.

"Ma a me piace." sbuffò, fingendosi offeso.

E io non potei fare altro che sorridere.

Cercai con gli occhi il cellulare sul comodino.

Il letto era piccolo, piccolo da fare schifo, così mi spostai piano finendo -forse non proprio accidentalmente, a cavalcioni su Luke.

Sextape | MukeWhere stories live. Discover now