Chapter 19: The End Of All Things

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Attenzione: Tematiche delicate.

È cosí che comincia.
Un bicchierino di troppo, una risata sguaiata di malcelata tristezza, un bacio rubato.
Il preludio di un disastro, l'incipit dello scatafascio.
Ed è cosí che comincia.
La bottiglia di liquore ambrato giace rivolta per terra mentre alcune gocce bagnano e colorano le piastrelle del pavimento del soggiorno, i bicchieri lontani dimenticati ancora mezzi pieni sono silenziosa testimonianza che non si puó prevedere quando la tempesta arriva, bella e travolgente quanto pericolosa e letale.
Ed è così che comincia.
Comincia con le labbra di Luke sulle mie, con le mie mani tra i suoi capelli mentre lo attiro a me, appigliandomi a lui come ad un'ancora.
Ne ho bisogno, eppure ho paura che tutto questo mi ucciderà.
Le voci urlano, strillano, strepitano, eppure il tocco di Luke riesce a metterle a tacere mentre mi conduce in camera da letto, torreggiandomi del tutto.
Ed è così che comincia.
Niente scarpe tolte nel retro di un furgoncino, ma vestiti strappati via dalle sue mani veloci, come se avesse sete di annientarmi.
Ed io lo lascio fare, completamente dipendente dal sapore delle sue labbra.
Il Gelsomino.
Quel Gelsomino di Pascoli.
Ricordo di averlo studiato, a scuola, mentre il mio sguardo seguiva ogni minima sfumatura e pennellata della ballerina di Degas.
Non sapevo cosa avessero in comune la poesia ed il quadro, ma ora lo capisco benissimo.
Il Gelsomino parla di un fanciullino che scopre con curiosità e paura due persone fare l'amore, scopre questo momento d'assoluta intimitá che lo spiazza.
La stessa intimità della ballerina.
È come se riuscissi a vederla davanti ai miei occhi chiusi: la gamba tesa, i movimenti fluidi, quel viso mascherato di trasparenza.
Il preludio di qualcosa di bello, la ballerina danzante.
Il preludio di un disastro, i baci di Luke.
Il sangue si infiamma nelle mie vene mentre sento le dita di Luke scorrere lungo il mio petto, rimuovendo l'ultimo muro di cotone, eppure me ne rendo conto solo all'ultimo.
Non ho paura di lui.
Io non ho paura di lui.
Ho paura di cosa possa farmi.
Eppure per un secondo dimentico le voci, mi estranio totalmente, sentendo un dolore lancinante che mi fa sbarrare gli occhi, quando mi perdo nelle profonditá marine dei suoi occhi, in quel mare prima della tempesta.
Ed è così che comincia.
Il preludio del disastro.
Il disastro che sto combinando innamorandomi di lui.

Buona vigilia a tutte voi e alle vostre famiglie!

Holy || Muke Clemmings Where stories live. Discover now