Capitolo 12

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"Chloè! Ti prego Chloè dimmi che stai bene. Non posso perderti... sei la mia migliore amica.."
"M-mari.."
"Chloè!"
"My Lady, non per dire, ma Volpina, Lady Pavo e Papillon ci stanno attaccando!"
"Ma non vedi come sta Chloè?!"
Chat Noir si fermò improvvisamente, lasciando solo Tortoise a difendere i compagni, e si avvicinò a Ladybug e Chloè con sguardo ferito.
"Pensi che io non stia male per come è ridotta la mia migliore amica, My Lady? Ho perso già troppe persone per colpa dei nostri nemici, e vedere anche Chloè così mi distrugge, ma se vogliamo salvarla, dobbiamo prima sconfiggere gli altri, solo così Chloè sarà al sicuro."
Nei panni di Chat Noir, il biondo non era mai stato serio, anche se la situazione lo richiedeva, ma in quell'istante, Ladybug capì perché avesse uno sguardo così addolorato.
Aveva perso sua madre da piccolo; appena due mesi prima l'aveva ritrovata, perdendo il padre; poi se n'era andata lei, la ragazza che diceva di amare; e ora se me stava andando anche la sua migliore amica.
Aveva ragione.
Dovevano sconfiggerli.
"Allora Ladybug! Vuoi piangerti addosso come una fifona o vuoi combattere?"
Volpina si stava lentamente avvicinando alla corvina, mentre lei tremava, ancora scossa dai singhiozzi.
Aveva un sorriso crudele, e pian piano stava creando sempre più illusioni di Bee Queen.
Chat Noir e Tortoise guardavano sempre più abbattuti le molteplici illusioni, fino a quando una voce strozzata dalla fatica non riportò tutti i presenti alla realtà.
"Senti un po' Volpina.. Non ti sembra di esagerare? Questo è il luogo in cui sei cresciuta.. con che cuore provochi tutto questo!?"
"In verità questa città non mi interessa affatto. Io voglio solo impossessarmi dei Miraculous, è questa la nostra missione, poi potrò fare quello che desidero."
"E pensi davvero che Lila ti lascerà la libertà, i poteri, Foxi?! "
Questa volta era stata Ladybug a parlare, sempre in ginocchio, ma con tono di voce deciso e disperato allo stesso tempo.
Per un momento, nel sentire il nome del proprio kwami, gli occhi di Volpina tornarono del loro colore naturale, mentre la ragazza si metteva le mani tra i capelli, deconcentrandosi e annullando tutte le illusioni.
"Basta! Stai zitta! Non ti voglio sentire!"
"Dici così solo perché ti controlla Lila! La mia migliore amica non si farebbe mai sottomettere in questo modo! Poi non pensi a Foxi?!"
"Basta!"
"E a me?! A me, Chloè, e tutti gli altri non ci pensi?"
"Ho detto basta!"
Ormai Lady Pavo e Papillon avevano smesso di attaccare, e Tortoise di difendere, mentre osservavano tutti in religioso silenzio la lite tra Volpina e Ladybug.
Ci fu silenzio per un momento, poi Volpina alzò la testa di scatto e partì all'attacco così velocemente, che nessuno riuscì a fermarla.
Colpì con le sue illusioni Ladybug, mentre la corvina non sembrava voler controbattere.
E poi, tra un attacco e l'altro, mentre era ormai coperta di lividi, Ladybug posò il suo sguardo sull'amica, pronunciando parole amare, che nessuno avrebbe mai pensato di sentire da lei.
"Sai, Nino sarebbe deluso da te."
In quel preciso istante, l'aria si congelò, e Volpina cadde in ginocchio, mentre le lacrime le rigavano il viso e i suoi occhi tornavano del loro colore naturale definitivamente.
Nessuno aveva più nominato Nino da quando si era trasferito, per non far stare peggio Alya, e nessuno aveva intenzione di farlo.
Fino a quel momento.
Ma era stato proprio il dolore per aver perso Nino ad aver ridato lucidità a Volpina, e forse poteva funzionare anche con gli altri.
Prima che Alya potesse fare qualcosa, si accasciò a terra svenuta, mentre dalla schiena le usciva lentamente un rivolo di sangue a causa di un ventaglio di Lady Pavo.
L'unica cosa che fece, fu sussurrare il nome che l'aveva fatta sorridere, e che le aveva spezzato il cuore.

"No! Non è possibile! Come hanno fatto a farla tornare normale?!"
"Scusa ma pretendi troppo! Sono pur sempre i portatori dei Miraculous, cosa ti aspettavi? Che restassero ai tuoi ordini come cani?"
"Tu zitta. Nessuno ha chiesto il tuo parere."
"Ma dico comunque la mia perché ho ragione, non è vero sorellina?"
"Nicole!"
"Ora te la prendi anche con me? Ricorda che ho venticinque anni, e tu diciassette. Quindi quella che da ordini sono io."
"Ti sbagli. Io ho l'akuma dentro di me, tu sei solo un'ombra in confronto a me."
"Si.. continua a crederci.."
Nicole era tornata da Lila, e a primo
impatto, sembrava che la più piccola tra le due avesse il comando, ma Lila non avrebbe mai potuto immaginare cosa nascondeva sua sorella.
"Comunque, dentro di loro c'è ancora un po' del potere dell'akuma, quindi saranno sotto il nostro controllo finché non berranno l'antidoto. Non sanno ancora che sono solo delle pedine."

"Ladybug attenzione!"
Dopo che Volpina era svenuta, nessuno aveva osato muoversi per circa trenta secondi, ma Lady Pavo e Papillon, sentendo dentro la loro testa la voce di Lila, attaccarono Ladybug che, colta di sorpresa, non fece in tempo a togliersi dalla traiettoria dei ventagli della ragazza in blu.
Se non fosse stato per Tortoise, adesso sia Ladybug che  Bee Queen sarebbero morte, ma il ragazzo era arrivato giusto in tempo per deviare i colpi, creando una barriera con lo scudo a forma di guscio di tartaruga.
Chat Noir tirò un sospiro di sollievo, e ordinò a Tortoise di proteggere le ragazze, portando al sicuro anche Volpina, mente lui si sarebbe occupato di Felix e Brigette.
Tortoise e Ladybug portarono in un vicolo a parte Bee Queen e Volpina, e mentre Ladybug si prendeva cura delle ragazze, Tortoise andava in soccorso di Chat Noir, che si trovava in netto svantaggio, dovendo combattere contro Lady Pavo e Papillon contemporaneamente.
"Non riuscirete a batterci!"
"Scommettiamo?"

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