Capitolo 1

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"Come vi siete conosciuti?" domandò Silver ai due, mentre Stephanie versava il caffè, dopo aver consumato la cena.

"In prima elementare, un bambino bruttissimo voleva baciarmi contro la mia volontà ed è arrivato lui a dargli un pugno sul naso" raccontò la ragazza, accennando un sorriso al ricordo.
"Ho capito sin da allora che questo zuccone mi avrebbe protetta per tutta la vita" aggiunse, lasciando un bacio tra i capelli scuri di Bryant.

"Ohw quindi state insieme da molto?" indagò, ottenendo gli sguardi azzurri di entrambi che per un po' lo fissarono in silenzio, per poi scoppiare a ridere sonoramente.

"Tesoro, siamo più come fratello e sorella anche perché a lui piace il culetto dei ragazzi e a me piacciono biondi!" rise ancora Stephanie ma Silver era rimasto fermo al 'a lui piace il culetto dei ragazzi'.

Bryant, incrociò le braccia sopra il bordo del tavolo, puntando gli occhi al caffè fumante, girando il cucchiaino, per far sciogliere lo zucchero.
Sentiva gli occhi argentati su di sé ma li ignorò, Stephanie osservava concentrata l'espressione da pesce lesso di Silver, Bryant era bello come pochi e ovviamente la notizia che avessero gli stessi gusti sessuali, voleva dire tante situazioni divertenti tra quelle quattro mura.

"Beh.. Siete più uniti voi come amici che io con i miei ultimi fidanzati" mormorò con amara ironia, ottenendo l'attenzione di Bryant.

"Forse perché scegli dei delinquenti" affermò con leggerezza, beccandosi una gomitata da parte dell'amica.

Silver rimase imbambolato a guardarlo, senza sapere come ribattere, poi annuì debolmente, non negando il vero e si schiarì la voce, guardandosi attorno.

"Mi sistemo sul divano?" domandò sicuro che sarebbe diventato il suo giaciglio per la notte ma Stephanie corrugò le sopracciglia chiare.

"Ma come ci pensi! Tu dormi in camera mia, io mi si sistemo con il ragazzone a meno che voi due non vogliate dormire insieme" finì con un tono malizioso, mettendo in imbarazzo Silver e facendo inarcare un sopracciglio a Bryant.

"La tua stanza andrà benissimo!" esclamò frettolosamente Silver, alzandosi per aiutare a sistemare la cucina, affiancato da Stephanie, mentre Bryant, da buon viziato, andò a buttarsi a peso morto sul divano, accendendo la tv su un canale sportivo.

"Steph! Birra!" urlò, piegando un braccio sotto la testa e giocando distrattamente con i bottoni del telecomando.

"Non aiuta a pulire?" mormorò Silver, osservando la ragazza, recuperare una bottiglia dal frigo.

"Ti prego! È un viziato e pigro del cazzo, abituato ad essere servito! Ti giuro che a volte ci provo a dirgli di no, ma ha quegli occhi blu che mi fregano. Gli voglio troppo bene anche quando è insopportabile, ovvero la maggior parte del tempo"

Silver la guardò e affacciandosi, incrociò lo sguardo impenetrabile di Bryant, già quegli occhi blu avrebbero fregato chiunque.

La stanza di Stephanie era completamente lilla, non c'era nulla lì dentro che non appartenesse a quel colore e mentre si infilava una maglietta larga sopra gli slip, si domandò come fosse la camera di Bryant.

Scosse la testa più volte, tentando di non pensarci. Quel ragazzo lo incuriosiva solo perché lo ignorava. Ed era bello, bellissimo, alto come un gigante, tutto muscoli, un viso che sprizzava virilità da tutti i pori, gli zigomi alti, le labbra lievemente carnose, i capelli neri tenuti in un lungo ciuffo e per finire quel paio di occhi blu.

Sospirò, passandosi entrambe le mani sul viso. Aveva fin troppi problemi a cui pensare piuttosto che all'ennesimo ragazzo.

Sbuffò e raggiunse le tende semi aperte, afferrò un lembo e la tirò verso di sé, ma questa non si mosse di un millimetro.
Provò ancora e ancora, infine decise di saltare per afferrare un lembo più alto, al primo tentativo riuscì a spostarla di poco, così tentò di nuovo, stavolta invano.

SilverWhere stories live. Discover now