Capitolo 15

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Oscar passò l'evidenziatore sulla frase che aveva letto almeno dieci volte, senza concentrarsi davvero sul significato.

Non gli era mai capitato di essere così disattento mentre studiava ma la colpa non era sua, il responsabile di ciò in quel momento era stravaccato sul suo letto a canticchiare qualsiasi cosa gli passasse per la mente.

Oscar aveva tentato di cacciarlo ma come smuoveva un Godzilla alto e possente come un grattacielo?

"Per l'ennesima volta, sto cercando di studiare. Non hai qualcosa di meglio da fare?" sbottò, voltando la testa di scatto per guardarlo.

"In realtà qualcosa ci sarebbe ma servirebbe la tua partecipazione" rispose con il solito sorrisetto.

Oscar alzò gli occhi al cielo e tornò sui suoi libri, almeno fin quando non fu tirato su di peso dalla sedia e lanciato sgraziatamente sul letto a una piazza e mezza.

I suoi occhiali volarono a terra, il suo corpo rimbalzò al centro del materasso e un gridolino uscì dalle sue labbra.
"Brutto stronzo! Buttarmi su un letto è il tuo nuovo passatempo?!"

Jake ridacchiò, iniziando velocemente a spogliarsi sotto gli occhi ambrati di Oscar che divenivano sempre più scuri ad ogni indumento che calava, fino a sgranarsi quando, tolti i boxer, la sua erezione svettò ben formata contro gli addominali.

"Come?.." sussurrò, avvertendo una sensazione di caldo torrido sulla pelle.

"Hai tenuto quel fottuto evidenziatore in bocca come se fosse un cazzo per un'ora!"

Oscar sorrise inumidendosi le labbra e si alzò, gattonando verso il bordo del letto, mantenendo lo sguardo incatenato agli occhi verdi, scuri d'eccitazione. Schiuse le labbra e passò la lingua tra i testicoli che iniziò poi a lambire lentamente, prendendoli in bocca uno alla volta e succhiandoli avidamente mentre con la mano afferrava la consistente erezione per masturbarla.

Jake si domandò come avesse fatto fino a quel momento a rimanere senza quella bocca peccaminosa che ora sentiva per tutta la lunghezza fino all'apice che inglobò, facendogli sentire la leggera pressione dei denti.

"Cristo!" sbottò, incatenando gli occhi in quelli lussuriosi di Oscar, il quale si ritrasse, schioccando un bacio umido sul glande arrossato.

"Voglio che mi scopi la bocca e poi il culo" disse eccitato, facendo sgranare gli occhi di Jake all'inverosimile.

Iniziò a spogliarsi del tutto per poi lasciarsi cadere indietro sul letto, leccandosi le labbra.
"Allora?" lo incitò mosso dal desiderio di averlo per sé. I pensieri si erano ammutoliti, ora c'era solo Jake nudo e lo voleva più di ogni altra cosa, voleva che lo facesse suo.

Jake si lasciò sfuggire un'imprecazione, salì sul letto e sopra il corpo del più piccolo arrivando con le ginocchia ai lati della sua testa, portò una mano dietro la sua nuca per sorreggerla e Oscar schiuse le labbra, roteando rapidamente la lingua sul piccolo foro all'apice, sorridendo poi per la seconda parolaccia che sentì sbottare dall'altro. Sapeva di averlo provocato all'inverosimile e di fatti Jake non fu affatto delicato quando con una spinta si fece largo nella sua bocca, arrivando a colpire le pareti della gola che Oscar dovette rilassare subito per abituarsi all'ingombrante presenza.

Portò entrambe le mani al sedere di Jake, mugolando contro la pelle dura, nel toccare i glutei sodi e marmorei, li strinse nell'esatto momento in cui lo sentì uscire e rientrare tra la lingua morbida e il palato duro.

I suoi gemiti lo stavano eccitando al limite mentre usciva e rientrava con affondi secchi, senza lasciargli il controllo di nulla ed era ciò che più gli piaceva del sesso con lui.

SilverWhere stories live. Discover now