Capitolo 14

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Oscar ebbe giusto il tempo di chiudere gli occhi che le labbra di Jake furono sulle sue, dapprima in un contatto appena accennato, poi sempre più urgente finché la lingua non si fece strada nella sua bocca per unirsi alla sua.

Jake baciava indubbiamente bene, lo toccava sui fianchi come piaceva a lui, lo provocava con la lingua fino a portarlo a volere di più e in tutto ciò Oscar aveva trovato un modo per non pensare, almeno per qualche secondo.

Ma mentre le mani dell'altro si infilavano sotto la maglietta, un campanello d'allarme suonò talmente forte nella sua testa da fargli aprire gli occhi.

Cosa stava facendo? Cosa voleva Jake da lui? Sarebbe stata una scopata e via? O voleva altro? Ma se così fosse, lui avrebbe voluto un ragazzo per una vera relazione? Non poteva permetterselo o avrebbe tolto spazio allo studio e al suo futuro, o no?

Jake sentendo le mani dell'altro ferme così come le sue labbra che non rispondevano più ai baci, si scostò un attimo, accigliandosi.
"Cosa c'è?" sussurrò senza togliere la mano dal suo fianco.

"Cosa.. cosa vuoi da me?" mormorò senza un filo di coraggio nella voce.

"Non è abbastanza evidente?" sbuffò una risata, facendo cenno al suo corpo nudo e a quello di Oscar intrappolato sotto di sé.

"Intendevo dopo.." specificò, facendo tornare il cipiglio sulla fronte del più grande.

"Cosa dovrei volere da te oltre questo? Hai un ragazzo e non sei proprio la giusta persona con la quale vorrei avere qualcosa di più"

Jake ancora non sapeva della rottura tra Oscar e il suo ragazzo ma non era stato ciò a colpire il più piccolo tanto quanto le parole successive.
Forse credeva che fosse troppo freddo e distaccato per rimanerci male ma inevitabilmente si sentì ferito, aveva avuto l'impressione che Jake fosse veramente interessato a lui, ma ora sapeva che non era affatto così.

Pensò di dire qualcosa ma le parole non uscirono dalle sue labbra così afferrò Jake dietro la nuca e lo attirò a sé, pronto per concedersi ancora una volta in un amplesso impersonale, dettato solo dal bisogno fisico, qualcosa che non meritava nemmeno di essere descritto.



**



Silver intravide Oscar tra la folla di gente che ballava e si divertiva nella zona notturna del locale e con qualche difficoltà lo raggiunse.

Ovviamente sapeva del fatto che si fosse lasciato con Sam così come il giorno prima era stato con Jake e moriva dalla voglia di avere qualche particolare in più.

"Ciao!" lo salutò con il solito sorriso raggiante e Oscar ne accennò uno dei suoi soliti, stentati e quasi privi di emozione.

Silver notò il succo di frutta che l'amico aveva al posto di qualche alcolico e volse lo sguardo verso il banco dove Jake preparava ininterrottamente cocktail diversi alla clientela.

"Perché hai ordinato questo? In fondo c'è Jake di turno, non si sarebbe fatto problemi a prepararti qualcosa!" ridacchiò, venendo calcolato appena.
"A proposito, come è andata ieri? Mi aspettavo una telefonata!"

Oscar alzò gli occhi in quelli argentati dell'amico, illuminati dalle luci colorate del locale e si strinse nelle spalle, rigirandosi il bicchiere tra le mani.
"Siamo stati insieme" affermò, alludendo palesemente a del sesso.

L'entusiasmo iniziale di Silver nel ricevere quella notizia svanì in pochi istanti, nel notare lo sguardo dell'altro abbassarsi al bicchiere di vetro, come se fosse ferito?
Allungò una mano, poggiandola sopra una delle sue, ottenendo la sua attenzione.
"Cosa è successo? Perché sei così turbato?"

SilverWhere stories live. Discover now