3rd Blue Day

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Buona lettura ( • ̀ω•́ ) 

- Sono a casa-
- Tedo stai bene? Mi ha chiamato la scuola ma non aveva senso venire a prenderti perché stavi già uscendo, cosa è successo?- quando accadeva qualcosa mia madre aveva sempre lo stesso sguardo: lo sguardo di una persona arrabbiata ma preoccupata allo stesso tempo, come se quello che fosse successo fosse stato a causa sua e se ne stesse prendendo la colpa.
- Sto bene, ho solo avuto un colpo di sole e mi hanno portato in infermeria-
- Un colpo di sole?-
- Si, ho l'ultima finestra della classe dietro la schiena e dopo essere stato tanto tempo fermo, mi sono alzato di scatto e sono svenuto-
- Hai battuto la testa?-
- No, mamma possiamo parlarne a tavola?- sospirai
- Si scusa hai ragione, non ti ho fatto neanche entrare- si girò tornando in cucina e mi parve di averla trattata male in qualche modo, mi sembrava triste. Poggiai zaino e giacca e mi lavai le mani prima di sedermi a tavola. Ipazia se ne stava arrampicata sullo sgabello del piano-colazione e appena mi vide entrare, scese a salutarmi

- Mamma ha detto che stavi male-
- Si, non mi sono sentito bene a scuola-
- Ma ora stai bene?-
- Si, non ti preoccupare- sorrisi carezzandole i capelli. Mi sorprendeva come alcune cose della mia famiglia rimanessero invariate ed altre cambiassero in modo così drastico.

- Domani ho educazione fisica, se non mi sentirò bene non la farò-
- Va bene- annuì mia madre servendo a tavola i piatti
- Ora mangiamo-

In questo periodo non mi piaceva far preoccupare gli altri, sopratutto mia madre che ne aveva passate tante a causa mia. Mi sentivo ancora stanco, anche se avevo detto a gli altri il contrario, quindi decisi di andare a riposare qualche minuto nel sottotetto.
Poggiai il telefono sulla scrivania al fianco della finestra e abbassai le scalette che dal bagno conducevano alla stanzetta. Chiusi la porta, mi infastidiva sapere che qualsiasi persona potesse spuntare nella mia stanza in qualsiasi momento. Feci per salire le scale ma ricordai di aver impostato una sveglia che sarebbe suonata a breve, sbuffai e riaprii la porta ma... Sebastial era accovacciato sulla mia finestra

- Cosa ci fai sul-
- Che fai?- sembrava che per lui tutto questo fosse assolutamente naturale ma per me... Insomma
- I-io ero andato a riposare- risposi senza pensare e subito venni punito
- In bagno?-
- Ehm... Ecco- continuava guardarmi stranito ma non scese dal davanzale, sembrava avesse paura o forse per la prima volta stava chiedendo il permesso
- Ehm...-
- Tedo?-

* Cavolo mia madre proprio adesso*
Mi avvicinai velocemente a Sebastial
- Vieni!- lo presi per il braccio e lo nascosi insieme a me nel bagno chiudendo la porta

- Tedo che fai?- sentii la donna entrare nell'altra stanza
- Sono al bagno-
- Ah va bene, riposati prima di studiare, non ti affaticare troppo-
- Si- la situazione non poteva essere più incomoda Sebastial guardava me e le scalette in modo strano ed io cercavo il più possibile di evitare il suo sguardo, aspettando che i passi di mia madre si allontanassero.

- Perché hai una botola nel bagno?-
Sospirai, non volevo ancora mostrarla a qualcuno ma ovviamente non avevo alternative... Anche perché prima o poi sarebbe successo, ringrazio che il primo sia stato Sebastial perché probabilmente mi fidavo di lui e speravo non lo dicesse a nessuno
- Beh anche io ho un segreto... Sali- gli feci cenno con la mano e lui si avvicinò titubante salendo piano i gradini cigolanti. Fatta sbucare la testa nella stanza subito esclamò un "Wow" di stupore e terminò la salita in fretta. Lo raggiunsi vedendolo sostare a bocca aperta di fronte al divano. Non doveva aver capito che quello era il Mio divano e che quindi l'unico a dormirci potevo essere solo Io.

- È reale?- chiese indicando il sofà
- Si-
- Quindi se mi ci siedo sopra non scompare-
- No- fece il sorriso di un bambino a cui avevano regalato un negozio intero di caramelle e con gli occhi che scintillavano mi chiese
- Posso sedermici?-
Ok forse sedersi poteva farlo ma non dormirci
- va bene-
sorrise e notai solo in quel momento che aveva le sopracciglia bianche
- Hai mangiato?- distolse lo sguardo dal tessuto color crema, lasciando però la mano a sfiorarlo
- Si sono tornato a casa per struccarmi e mangiare... Poi però sono venuto a controllare l'albero e beh ora sono seduto su questo fantastico divano in una soffitta dentro il tuo bagno...- stette un po' a riflettere in silenzio e poi concluse
- Strano ma mi piace-
Mi sentivo un po' a disagio e dondolai sulle punte imbarazzato mettendo le mani nelle tasche posteriori dei miei pantaloni verde militare
- Ti da fastidio che sto qui vero?- che mi avesse scoperto?
- No, no affatto-
- Guarda che puoi dirmelo- da quello sguardo avevo capito che Sebastial era il tipo di persona che preferiva sapere tutto quello che stavi pensando piuttosto che delle bugie.
Sospirai e mi sedetti accanto a lui
- La verità è che volevo tenere un'altro po' questo posto segreto agli altri... Ma non fa niente, prima o poi l'avrei dovuto far vedere a qualcuno-
- Ti dispiace che sia stato io il primo?-
- No io... Non credo- non sapevo che genere di ricordi sarebbero nati in questo posto quindi non potevo prevedere se mi sarebbe dispiaciuto averlo fatto salire.

Easy EnoughWhere stories live. Discover now