15th Blue Day

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Buona lettura ( • ̀ω•́ ) 

Tornare alla normalità scolastica dopo quello che era successo ieri, devo ammetterlo, non risultò così semplice come avevo previsto. La vista di Sebastial mi faceva ancora venire i brividi lungo la schiena. Oggi fortunatamente non faceva troppo caldo, Sebastial sedeva tranquillamente dietro di me; finalmente quel banco tornava ad essere vissuto e il vuoto dei suoi occhi su di me, colmato. Sara era incantevole come al solito e scrutava ogni mia espressione con i suoi occhietti da cerbiatto, chiedendomi cos'è che mi interessava così tanto da girarmi ogni volta. Poveretta, come poteva immaginarlo?

La lezione non era poi così illuminante, perciò mi stesi con le braccia incrociate sul banco e il mento poggiato sugli avambracci. Non avevo sonno, quindi non correvo il rischio di addormentarmi durante la lezione, ma la noia, la noia poteva divorarmi la testa. Dopo qualche tempo passato in quella posizione sbuffai senza fare troppo rumore e girai la testa ad occhi chiusi poggiandola sul braccio che guardava la classe.

Aprii piano le palpebre e mi ritrovai le perle ghiacciate di Sebastial che puntavano dritte su di me dal suo banco. Ingoiai a vuoto, dava l'impressione di uno stalker ma conoscendolo sapevo che non lo era. Mi stava solo guardando, ci stavamo guardando come facevamo sempre, occhi negli occhi, senza muoverci, in silenzio. A mio parere saremmo potuti rimanere così anche per ore.
Leo non sembrava essersi accorto del nostro contatto visivo e ascoltava la lezione tranquillamente. Potevamo continuare senza risultare strani ad occhi altrui.

Sebastial si abbassò mettendosi nella mia stessa posizione e sembrò cambiare espressione, velando lo sguardo di uno strato di curiosità.
Battei le palpebre più volte per capire cosa lo avesse incuriosito e lo vidi fare lo stesso. Che mi stesse copiando?
Alzai un sopracciglio scettico e lui mi copiò alla perfezione, a parte un angolo della bocca che lo tradì di un piccolo sorriso. Alzai gli occhi al cielo ridendo sotto i baffi. Si poteva essere così scemi? Farmi ridere in questo modo per una cavolata.
Lo guardai di nuovo e questa volta il suo sorriso non era nascosto. Era bellissimo.

Lo vidi sollevare la testa permettendomi di vedere meglio le sue labbra, e in labiale mi disse qualcosa come:
"Che mai olli"

Non avevo capito bene, ero stato più concentrato a vedere come si muovevano le sue labbra per poter leggere.
Aggrottai le sopracciglia facendogli segno di ripetere

"Che. Fai. Oggi" ripeté

Gli risposi con un'espressione che intendeva "assolutamente nulla"

"Vieni. A. Casa. Mia"

Lo guardai negli occhi... Non potevo... Più che altro non dovevo... Mi sarei impantanato a stare così vicino a lui.

- Ma non voglio disturb- sussurrai

"Vieni. Ti prego"

*Beh... Se mi prega come posso rifiutare?*
Annuii con un sorriso timido e lo vidi fare una espressione felicemente soddisfatta di chi sapeva già l'esito del discorso. Leo richiamò la sua attenzione poggiandogli una mano sul braccio e notai Sebastial cambiare espressione radicalmente mentre si girava, facendo scomparire il sorriso dalle labbra e assumendo un viso neutro.
Li osservai chiacchierare per un po' incuriosito da quel cambio improvviso del bianco, ma dopo un po' rigirai la testa verso il professore e notai con un sorriso che Johan stava bellamente dormendo sul banco. Chiamai Sara e passammo la fine della mattinata a riderci sopra.

Terminata la scuola con l'ultima campanella, tutti esalarono un sospiro di sollievo seguito dai soliti vocii di gruppo. A quanto pare non ero l'unico che si stava annoiando. Mi voltai indietro e vidi Sebastial che veniva verso di me con un'espressione serena.
- Pranzi a casa mia?- chiese appoggiando una mano sul banco e l'altra sulla sedia. Presi lo zaino riflettendoci su e mi alzai automaticamente senza ricordarmi che Sebastial si era appena appoggiato. Ne risultò l'improvviso avvicinamento dei nostri visi e il corpo del bianco che sfiorava il mio.
Ingoiai a vuoto. Quei suoi centimetri in più mi inchiodavano al terreno e i suoi occhi mi scrutavano con un pizzico di curiosità.

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