6.

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Sono le 07:25.
Sono nuda nel letto di Jack, un tipo che nemmeno conosco.
Tutto normale direi.
Mi alzo dal letto e mi metto la sua camicia bianca che è abbastanza lungua da coprirmi il sedere.
Senza far rumore esco dalla sua camera e chiudo la porta.
Attraverso tutto il corridoio e quando vedo la porta che ho visto la sera prima mi fermo.
La porta è socchiusa. La apro leggermente e accendo la luce.
Quegli oggetti mi spaventano di meno adesso.
Faccio qualche passo nella stanza.
Sfioro le fruste e le manette appese al muro.
L'odore del cuoio invade la stanza.
Apro un cassetto di un mobile e ne trovo una specie di cinturino legato a una pallina rossa.
«Ti piace?» sento dire.
Sussurto. Mi cade quella cosa e mi giro di scatto.
«Cazzo...» mi inginocchio e raccolgo quella pallina.
«È una ball gag.» dice mentre mi alzo.
«Come la si mette?» chiedo.
No. Oddio. Perchè ho fatto questa domanda?
«Cosi.» dice e si mette alle mie spalle.
«Apri la bocca.» dice e io faccio come dice.
La pallina che è rossa viene posizionata nella mia bocca, e il cinturino viene legato dietro la mia testa.
Non posso chiedere la bocca.
Mi giro e Jack sorride.
«Come ti senti?» chiede
Io cerco di parlare ma mi è impossibile.
Alzo il occhi al cielo e sbuffo.
Jack scoppia a ridere e mi toglie poi quella cosa.
«Serve per zittire la sottomessa. Non puoi parlare con questa.» dice, mostrando quella cosa.
Io mi giro e vado verso la porta ma Jack poco prima che io esca mi ferma, prendendomi per un braccio.
«Voglio andare a casa.» dico liberandomi dalla sua presa.
Lui mi lascia il braccio e io torno in camera.
Mi rivesto, prendo il contratto e scendo al piano di sotto.
«Brent!» urla Jack, scendendo dopo di me.
Un giovane ragazzo sui trent'anni appare nella stanza.
È alto, muscoloso con occhi e capelli castani.
«Si signore?» chiede
«Accompagna la signorina Madison a casa.» dice secco.
Brent annuisce semplicemente ed esce dalla stanza.
«È carino.» dico scherzando, riferendomi a Brent.
Jack mi afferra il braccio, stringendolo con forza.
«COS'HAI DETTO??!» ringhia.
Io cerco di liberarmi dalla sua presa che diventa più forte.
«Lasciami!» urlo.
Lui mi afferra entrambi i polsi e mi spinge sul divano.
«Te lo richiedo. Che cosa hai detto??!» ringhia.
«N-niente.» dico, la voce mi trema e sono terrorizzata.
Lui molla la presa e io corro via.
Entro nell'ascensore che inizia a scendere piano.
Dal contratto cade un foglietto.
Mi chino a raccoglierlo e leggo "Non parlare a nessuno di quello che succede fra noi. Chiamami se hai bisogno."
L'ascensore è arrivata al garage.
Esco e trovo Brent vicino all'auto della sera prima.
Mi apre la portiera e io entro.
Usciamo dal garage, dico l'indirizzo di casa mia a Brent e dopo circa mezz'ora siamo davanti casa.
«Grazie mille signore.» dico
«Mi chiami pure Brent signorina.» sorride lui e io sorrido a mia volta.
«Chiamami Maddy.» dico sorridendo.
«Ok signorin...voglio dire Maddy» di corregge Brent.
Scendo dalla macchina e lui va via.
Appena entro, trovo Samantha sdraiata sul divano completamente nuda sopra al ragazzo della sera prima.
Do un colpo di tosse e Samantha si sveglia, cadendo dal divano.
Il ragazzo si alza di scatto mettendosi i jeans e la maglia.
«Io vado» dice mentre si mette le scarpe.
Bacia sulla bocca Samantha e poi se ne va.
Io non dico una parola e vado in camera mia.
Nascondo il contratto nel cassetto del mio comò e poi vado a farmi una doccia.
Esco dopo dieci minuti dalla doccia.
Mi asciugo e vado in camera mia, mi metto la biancheria, una pantalone e una canotta e mi sdraio sul letto.
Ho bisogno di riposarmi.
Scordarmi - anche se temporaneamente - questa giornata.


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