Capitolo 23

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Liz si siede sulla sedia e prende la mia mano, che io stringo subito. "Mi dispiace di averti fatto svenire." "Non è colpa tua, Liz. Ma ora voglio sapere cosa è successo a mia madre." Dico decisa. Lei alza lo sguardo e mi guarda dritto negli occhi. Stringe di più la mano e inizia a raccontare. "Noi ti stavamo ancora cercando e tua madre si era chiusa in se stessa. Io andavo a trovarla ma lei non parlava quasi mai. Chiedeva solo di te e dopo la mia negazione lei scoppiava in lacrime. Poi un giorno dopo un'altra negazione nelle tue ricerche lei ha iniziato a dire che forse era colpa sua. Non era stata abbastanza come madre e che tu l'avevi abbandonata proprio come tuo padre perché era stata un fallimento. Non sopportava l'idea di aver perso anche te per un suo fallimento. Diceva che era stata un fallimento come moglie e secondo lei per questo tuo padre l'avesse abbandonata ma con te si era ripromessa di essere una madre eccellente e lo è stata. Io conoscevo tua madre, sapevo che madre meravigliosa era. Ho tentato di dirglielo ma lei continuava a dire che fosse un fallimento. Sembrava un disco impallato. I giorni dopo sono andata ma era nella stessa condizione. Poi un giorno nessuno apriva così ho chiesto a Eric, che era venuto con me, di sfondare la porta. Lui lo ha fatto e appena siamo entrati abbiamo trovato molte birre finite sul tavolo e dopo vicino al tavolo c'era tua madre con un coltello nel petto. Aveva gli occhi aperti segnati dalle lacrime. Aveva ancora la mano sul manico del coltello. Non avrei mai pensato che si sarebbe suicidata, è sempre stata una donna forte. Non immaginavo che..." Si ferma ed alza lo sguardo su di me. Io non so che fare. Che pensare. Mia madre si è suicidata pensando che l'abbia abbandonata. La mia mamma. Liz mi abbraccia ma io non mi muovo. Sono una statua di ghiaccio. Ho perso la persona che mi è stata accanto da quando sono nata.

Rimaniamo abbracciate per non so quanto ma dopo lei si stacca e mi asciuga le lacrime con un fazzoletto. "Tua madre ora è in un posto migliore. Non è colpa tua Scarlett. Comunque devo dirti un'altra cosa. Tuo padre è vivo." Alzo lo sguardo. "Che stai dicendo?" Lei mi stringe la mano. "Sì, Scarlett. Tuo padre è vivo e si trova in questo posto." "Chi è? Liz chi è?" Dico sconcertata. "Sebastian. È Sebastian tuo padre." Sebastian...

Non posso crederci! Lui lo sapeva! Lo sapevano tutti in questa casa e nessuno mi ha detto niente! Cammino decisa e adirata verso le celle mentre Liz mi segue. Apro la porta della stanza delle celle ed entro. Trovo Daniel di fronte la gabbia di suo padre. Appena Daniel mi vede si alza e inizia a parlare. "Senti Scarlett io non..." Non lo faccio finire perché il mio pugno colpisce la sua faccia. Per fortuna andavo in palestra e ho fatto autodifesa e box. Lui si tiene il naso dolorante da dove esce sangue. Lo fa muovere e quello fa un crack. "Mi hai rotto il naso!" Dice scioccato. "Te lo meriti! Ti farei anche altro di più doloroso ma so che guarisci in fretta quindi non servirebbe a niente. Tu lo sapevi, non è vero? Mi hai ingannato fino ad ora. Tutti voi lo avete fatto!" "Scarlett." Mi giro e vedo Sebastian che mi guarda triste. "Tu! Sapevi che ero tua figlia e non mi hai detto niente!" Mi avvicino alla cella e stringo le sbarre. "Io non sapevo che eri mia figlia. Quando la tua amica mi ha detto il nome di tua madre, ho capito che fossi lei. La mia Scarlett." "Non chiamarmi così!" Dico fuori di me e lui sembra un po' spaventato. "Tu hai abbandonato me e la mamma. Sei venuto qui e ti sei messo persino con un altra donna! Non ci hai mai contattato! " Lo sguardo di Sebastian diventa triste. "Non ho potuto. Quando sono andato via avevo l'idea di tornare. Non di rimanere qui. Però ho incontrato Allison. Io ero il suo compagno ma  non lo sapevo. Ero umano a quel tempo. Poi però passando i giorni ho capito che c'era qualcosa di più e lei mi ha rivelato tutto di lei e di cosa vuol dire essere compagni. Io ho capito di essere innamorato di lei ma lo ero anche di tua madre e di te. Tu eri la mia bambina. Non potevo lasciarti. Però non potevo lasciare nemmeno Allison e Daniel che era nato da poco. Ma volevo rivedervi e parlarvi di tutto questo. Ma l'Alpha me lo ha impedito. Ha detto che nessun umano doveva sapere dei licantropi e nemmeno io. Voleva uccidermi, ma Allison gli ha detto che ero il suo compagno e lui non potendo avere un umano nel suo branco mi ha morso trasformandomi in un lupo. Ho passato mesi cercando di controllarmi e quando finalmente ci sono riuscito avevo deciso di farvi visita, per vedere come stavate ma l'Alpha mi ha fermato. C'è stato uno scontro ed io ho perso. Non ha voluto uccidermi e così mi ha rinchiuso per aver disubbidito al suo comando. Da quel giorno sono in questa cella." Perché? Perché tutto questo? Scivolo piano fino ad arrivare a terra ed a inginocchiarmi. Sebastian si avvicina a me e mi prende le mani. "Mi dispiace. Mi dispiace tantissimo Scarlett." Tutto questo. Mia madre. Mio padre. Kyle. La mia vita. È tutta colpa di una sola persona... Ares. La porta si apre ed entra Ares. Lo guardo e sento la rabbia dentro di me che sale. "Che ci fate voi qui? Chi vi ha dato il permesso?" Mi alzo e mi avvicino minacciosa. "Permesso? Ora ti dico io una cosa. Come ti sei permesso tu di imprigionare mio padre. Come ti sei permesso di non averlo fatto tornare da mia madre. Chi ti ha dato il diritto!" Lui sembra sorpreso e guarda prima Sebastian e dopo me. "Tutto questo. Tutto questo è colpa tua! Mia madre si è suicidata per colpa tua! Perché tu mi hai portato qui per puro egoismo! Io ti odio! Voglio che liberi mio padre e che lo fai stare fuori come tutti. Che lo fai stare con la sua famiglia." Dico glaciale e arrabbiata. Lui mi guarda sbalordito. Forse non si immaginava una cosa del genere. Il suo sguardo torna glaciale e si avvicina a me. "Tu non sei nessuno per darmi ordini." "È vero, non sono nessuno, ma se non lo farai giuro che ti renderò la vita un inferno. Non so come, ma lo farò. Io ti odio e vorrei vederti solamente morire." I suoi occhi si spalancano e sembra colpito e ferito dalle mie parole. Indietreggia come spaventato e se ne va. Che reazione strana. "Scarlett... che cosa hai fatto?" Chiede Daniel.

Ares pov

Esco fuori e dopo essermi trasformato corro nel bosco. Non può aver detto quelle parole.

Io ti odio e vorrei vederti solamente morire.

Sono le stesse parole di anni fa. Le stesse parole che mi hanno fatto scappare. Che mi hanno fatto uccidere per salvarmi la vita. Che hanno trasformato il mio cuore in un cuore di ghiaccio. Che mi hanno fatto capire che nel mondo non ci può essere amore se sei diverso. Se pensano che sei un pericolo per loro. Le stesse parole di mio padre.

Io ti odio e vorrei vederti solamente morire.

Non avrei mai immaginato di sentirle dalla mia compagna. È un dolore troppo forte. Il dolore che ho nel petto e così forte che non riesco nemmeno a respirare. Lei mi odia. Mi vorrebbe morto. Sua madre è morta e pensa che la causa sia io. Proprio come è successo con mia madre.

Angolo Autrice

Scarlett ha scoperto la verità su suo padre e non gli è piaciuta molto... Nel prossimo capitolo finalmente scopriremo la storia di Ares e fidatevi... non sarà una bella storia. Comunque il capitolo vi piace? Ha fatto bene Scarlett a prendersela con Ares?

Prossimo aggiornamento: mercoledì 19  Luglio 

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 Ice HeartWhere stories live. Discover now