Capitolo 25

6.4K 362 17
                                    

Scarlett pov

Cosa ho fatto? Io non sapevo. Non sapevo il suo passato. Come ho potuto essere così crudele? Daniel mi guarda triste dopo avermi raccontato la storia di Ares. Mi dispiace veramente per lui. Forse ho esagerato a dire che è colpa sua la morte di mia madre. Lui non sapeva niente di tutto ciò. Non poteva saperlo. Non gli ho dato mai una possibilità di scoprire come sono fatta. Devo cercarlo. "Ragazzi io vado a cercarlo." Mi dirigo fuori dalla camera di Ares e scendo fino al portone. "Aspetta!" Dice Daniel scendendo le scale di fretta. "Non puoi andare fuori è notte ora. È pericoloso per un umana." "Non m'interessa. Devo andare a cercarlo." Esco fuori e inizio a correre nel bosco.

Corro in tutte le direzioni ma non trovo niente e forse mi sono anche persa. Ma in che guaio mi sono cacciata? Sento il suono di foglie schiacciate e lo seguo. Un lupo bianco cammina lentamente con la testa china. Ares! "Ares!" Il lupo alza la testa e mi guarda negli occhi. Sì, è lui. Conosco solo un lupo con quegli occhi. "Ares, finalmente ti ho trovato." Ares gira la testa di lato. Forse non comprende il motivo del perché lo sto cercando e ha pure ragione. "Senti Ares. Mi dispiace... io non volevo dire quello ma..." *Zitta.* La sua voce risuona nella mia mente e lo guardo stranita. "Ma..." *Ho detto di stare zitta.* Odora l'aria e le sue orecchie si muovono in tutte le direzioni. "Ne abbiamo trovato uno!" Grida la voce di un uomo alla mia sinistra. Guardo Ares che ora è umano. "Dobbiamo andarcene di qui." Mi prende a mo di sposa e inizia a correre nella direzione opposta alla voce dell'uomo. Gli alberi sfrecciano veloci e si sentono voci di uomini. Io mi tengo stretta ad Ares per non cadere. Si ferma un attimo di fronte un albero e fa un balzo come un gatto. Salta da un ramo all'altro ed entra in una finestra. Una finestra? Mi poggia a terra e mette un dito sulle labbra per farmi capire che devo stare zitta. Si affaccia dalla finestra e le voce degli uomini passano sotto di noi per poi sparire. Ares sospira e si tira indietro i capelli. "Che fortuna." Si volta verso di me, mi guarda il corpo e dopo negli occhi. "Stai bene?" Io annuisco non riuscendo a parlare e dopo lui distoglie lo sguardo. "Chi erano quelli?" Chiedo ancora con il cuore in gola. "Cacciatori. Ci cacciano da molti anni ma non sono mai venuti qui. Specialmente vicino al mio branco sapendo chi sono. Evidentemente vogliono rischiare la vita. Comunque , che ci fai qui?" Mi riprendo e lo guardo. "Sono venuta a cercarti. Non tornavi più." "Eri preoccupata per me? Non dovresti visto che mi odi." Si allontana e apre un piccolo baule da dove tira fuori una birra. "Senti Ares... mi dispiace. Io... io ho detto quelle cose perché ero portata dalla disperazione, non immaginavo che tu avessi passato una cosa del genere." Si volta lentamente e mi guarda sorpreso. "Che vuoi dire?" "Lo so, Ares. So dei tuoi genitori." Ares serra la mascella e dopo aver aperto la birra, ne beve un sorso. "Chi te lo ha detto? Daniel non è vero?" "Non ha importanza chi me lo ha detto. Quando ho detto quelle cose ho visto la tua espressione e sono rimasta sorpresa. Non avrei immaginato che tu..." Si gira bruscamente e mi guarda male come per dirmi di non continuare. "Non dovevo dirti quelle cose. Posso solo immaginare come ti sei sentito. Ma io ho perso mia madre pensando che io l'avessi abbandonata. Non posso ancora crederci. Io immaginavo fosse viva, invece..." "È stata colpa mia. Tua madre è morta per colpa mia. Lo so." "No, Ares. Non è colpa tua. Lei ha fatto una scelta. Pensava qualcosa di sbagliato ma non è stata colpa tua. Forse se fossi stata più aperta con te forse mi avresti fatto rivedere mia madre e..." "Non ti avrei fatto rivedere nessuno!" Dice buttando la birra a terra e girandosi verso di me. "E sai perché? Perché sono egoista! Perché non potevo sopportare di perdere anche te e di rimanere di nuovo solo ma invece guarda ora. Tua madre è morta, tu mi odi e mi vorresti morto e forse è quello che merito." Dice distogliendo lo sguardo da me e guardando fuori dalla finestra. Mi alzo e mi avvicino a lui. "Io non ti odio, Ares. L'ho detto perché ero in un momento di rabbia e pensavo che fosse veramente colpa tua ma ora che so la verità non ti odio. E poi se ti volessi morto non sarei venuta a cercarti." Sento la caloria del suo corpo anche attraverso i suoi vestiti. Lo guardo negli occhi e lui fa la stessa cosa. "Quindi non mi odi?" Continuo a guardare nei suoi occhi e riesco a vedere perfettamente che dentro i suoi occhi glaciali ha qualche scheggia di rosso. Non lo avevo mai notato prima. "No." Mi guarda più intensamente ma dopo i suoi occhi si fanno di nuovo glaciali e si allontana. Sento un brivido di freddo che subito mi invade. "Dovresti odiarmi." Dice andando verso il baule. "Ma perché?" Si volta e prende un'altra birra. "In quel baule ci sono bibite e credo anche cibo se ne vuoi." Non risponde alla mia domanda ed io mi allontano mettendomi in un angolo della casetta. chiudendo gli occhi. Perché deve fare così? Perché io mi comporto così con lui?

Angolo Autrice

Scarlett si è resa conto di quello che ha detto e si è pentita. Ma Ares è sempre glaciale nei suoi confronti. Che accadrà secondo voi nel prossimo capitolo? Comunque siamo quasi alla fine di questo libro e vi ringrazio per tutti voti e visualizzazioni.❤😘

Prossimo aggiornamento: mercoledì 26 Luglio 

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina 🌟e un commento!❤😘

 Ice HeartWhere stories live. Discover now