Hickey

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-La vuoi smettere di far casino con quella cannuccia?- sbottò Adriel lanciando un'occhiataccia verso Dante. Sapeva benissimo quanto le dava fastidio il rumore che faceva il bicchiere quando era vuoto e qualcuno continuava a tirare aria da esso con una cannuccia.

Erano ormai quasi arrivati a Brisbane. Si erano fermati a un McDrive lungo la strada e con immenso orrore di Adriel, Dante aveva ordinato tre cheeseburger per lui. Lei odiava il formaggio e lui sapeva benissimo anche questo. Poi quella roba puzzava da morire.

La ragazza si sentì male per il cliente con cui avrebbe avuto a che fare.

-Sai che ti verranno un sacco di punti neri dopo tutte queste schifezze, vero? E ti prego, mangiati una gomma prima di entrare all'evento.- gli aveva detto mentre lui appallottolava l'involucro dell'ultimo cheeseburger e lo gettava ai piedi di Adriel.

Dante era probabilmente l'unico uomo sulla faccia della Terra che buttava l'immondizia nella sua macchina anche se di solito le sue auto erano sempre tirate a lucido e splendenti. Ma, dannazione, erano seduti in una Bugatti... un minimo di rispetto per un gioiello del genere.

-Vediamo il lato positivo: almeno adesso non mi torturerai la faccia con le tue unghie da strega.-

-Le mie unghie da strega non ti davano poi così fastidio mentre ti graffiavano la schiena.- affermò lei incrociando le braccia al petto.

-Perché voi donne pensate che i graffi sulla schiena siano eccitanti? E' impossibile farsi una doccia come si deve e dormire diventa una tortura.-

Adriel guardò l'ex marito come se lo vedesse per la prima volta: il viso gli veniva illuminato a intervalli regolari dai lampioni dell'autostrada che stavano percorrendo a una velocità ben superiore al limite consentito colorandogli la carnagione di un giallo ocra.

Pensò che fra di loro non c'era stato alcun contatto fisico se non quello avuto durante le foto e i video di routine che si facevano prima di uscire fuori per qualche evento.

Dante sembrava non aver notato niente in lei, nessuno degli sforzi che aveva fatto per sembrare la sua solita e perfetta moglie. Non lo spacco vertiginoso del lungo ed aderente abito nero, non la scollatura, nemmeno la maniera in cui aveva raccolto i capelli per esaltare il viso ed il collo e men che meno il fatto che si era messa il suo profumo preferito.

Era così innaturalmente rigido.

-Perché sei teso?- gli domandò con un filo di voce. In macchina di solito non ascoltavano mai la musica, preferivano passare il tempo parlando  o toccandosi ma questa volta nulla di tutto ciò era successo. Erano rimasti entrambi muti per la maggior parte del tempo e solo adesso lei notava quanto in realtà lui fosse a disagio.

-Non lo sono.-

Lei assottigliò lo sguardo: le stava nascondendo qualcosa. Lo guardò per un altro po' di profilo e poi decise di voltare la testa verso il finestrino. Ancora una volta le sorse il dubbio se Dante si comportasse in quel modo per via del suo ego ferito o forse per il fatto che fosse ancora troppo coinvolto.


Emily aveva passato praticamente tutta la serata a cercare informazioni su Adriel e Dante.

Non sapeva perché ma quella coppia la incuriosiva e anche parecchio. Non aveva trovato da nessuna parte notizie sul loro divorzio o quale fosse la causa di esso. La maggior parte erano articoli molto brevi sulle vacanze da lusso che i due facevano in giro per il mondo o riportavano qualche loro evento di beneficenza.

Aveva scoperto che erano stati inseriti anche in una lista delle coppie più di successo e filantropiche del decennio.

Ironico, aveva pensato la ragazza, come è considerato di buon cuore qualcuno che poi passa le proprie vacanze a fare una crociera sul proprio yacht privato.

The gold diggerWhere stories live. Discover now