Chess player

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-Dante!- Adriel entrò in casa sbattendo la porta con forza. Era certa che se continuava di quel passo prima o poi avrebbe finito per scardinarla.

Il sangue le ribolliva nelle vene.
Lanciò una rapida occhiata intorno al salotto ma lo trovò vuoto: la tv era spenta, sul tavolino non c'era nessuna bottiglia di birra ne confezioni vuote di patatine o scatole di pizza.

La donna aggrottò la fronte ma passò oltre chiamando di nuovo il nome dell'ex marito.
Corse verso le scale sbattendo con forza i piedi ad ogni gradino per fargli capire di già che era incazzata nera.

-Dante!- esordì entrando nella stanza dove aveva dormito lui.
La trovò completamente vuota. Il letto era fatto alla perfezione come se nessuno ci avesse mai dormito, gli armadi non avevano nessun vestito dentro e non c'era nemmeno la valigia per terra.

Sospirò pesantemente e si sedette sul letto passandosi una mano sul viso: se n'era andato.
Che bastardo!


-Ehi, tutto bene? Che ci fai tu qui?-

Adriel era shoccata di trovarsi Derek davanti alla porta di casa con in mano una scatola di donuts e nell'altra un film, non uno qualunque, il suo preferito: Orgoglio e Pregiudizio.

Derek le rivolse un sorriso un po' timido sentendosi d'improvviso un idiota bello e buono a essersi presentato di fronte a casa sua in quel modo decisamente inappropriato.

-Tutto bene, ti ho vista l'altro giorno al supermercato. Ti abbiamo salutato, io e Emily, ma non hai risposto. Sembravi soprappensiero tanto che ti sei dimenticata questa alla cassa.- Le rispose lui facendo cenno con la testa verso la scatola rosa pallido contenente i dolci di cui lei andava matta.

Le labbra di Adriel formarono una o ma nessun suono uscì, guardò il ragazzo negli occhi color nocciola e subito dopo sorrise facendosi da parte per farlo entrare in casa.

-E' molto gentile da parte tua esserti preoccupato per me.- Disse guidandolo verso il salotto. Non si sarebbe mai aspettata di vederlo arrivare a casa sua così, all'improvviso.

Derek sembrava un po' teso, si guardava intorno aspettandosi che chissà chi sbucasse da un momento all'altro e l'attaccasse.

-Il tuo ex, voglio dire Dante... Lui non è qui?-

Adriel scosse la testa stringendosi nelle spalle.

-Se n'è andato già da qualche giorno.- Lo informò ricevendo in compenso un mezzo sorriso che fu presto ricambiato seppur forzatamente. Non aveva ricevuto alcuna notizia dall'ex. Non che le importasse, ma non sapeva se era il caso di preoccuparsi o meno.

Non era da lui non farsi sentire, nemmeno per infastidirla o per rimproverarle qualcosa.
Una sera aveva messo di proposito la musica a volume troppo alto. Sperava che i vicini lo contattassero, invece aveva finito con il ritrovarsi due poliziotti alla porta di casa e una multa di trecento dollari da pagare entro quindi giorni.
Il karma non era esattamente a suo favore in quel periodo, si chiese cosa aveva fatto di così sbagliato per meritarsi un ritorno del genere...


Il film era ormai quasi finito, presto il signor Bingley sarebbe andato dalla dolce Jane a chiederla in moglie.

Adriel sospirò mettendo da parte il donut che aveva mangiato solo a metà. Le sarebbe esploso lo stomaco se ne avesse preso anche solo un altro pezzo, in quei giorni poi stava mangiando un sacco... Forse a causa dello stress. Pensò cercando di tornare a concentrarsi sulle immagini alla tv ma con scarsi risultati.

Derek era seduto a pochi centimetri da lei, il suo braccio era allungato sullo schienale del divano e le circondava le spalle mentre le loro gambe si sfioravano appena. Per tutta la durata del dvd aveva combattuto contro l'impulso di appoggiare la testa sulla sua spalla o di abbracciarlo ricordandosi che lui era ancora fidanzato. Ancora, ma non per molto.

-Beh, io devo tornare a casa.- Derek si alzò dal divano stiracchiandosi per un attimo e Adriel approfittò del fatto che le stesse dando le spalle per alzare gli occhi al cielo.

-Oh, certo, capisco!- Annuì lei forzando un sorriso: -Grazie ancora per essere passato, non volevo farti preoccupare.- Gli ripeté per quella che doveva essere la millesima volta mentre insieme si dirigevano verso l'uscita principale.

-Mi ha fatto piacere passare del tempo con te, quindi non devi pensarlo nemmeno.- Si fermarono davanti all'uscio guardandosi negli occhi entrambi con un sorriso appena accennato sulle labbra.

-Beh, anche a me ha fatto piacere passare del tempo con te.- Disse di rimando lei afferrando la maniglia.

-Allora ciao.-

-Ciao...- Mormorò.

Adriel avrebbe voluto dire o fare qualcosa di intelligente per invogliarlo a restare un altro po' in sua compagnia, magari tutta la notte... Invece rimase immobile a fissarlo con quel piccolo sorriso idiota in faccia non realizzando nemmeno che lui nel frattempo si era chinato con calma verso di lei e le aveva stampato un soffice bacio all'angolo della bocca.

-Buonanotte.- Sussurrò Derek con un filo di voce facendola rabbrividire e, così come era arrivato, se ne andò.

La giovane rimase per un altro po' ferma imbambolata. Sbatté un paio di volte le palpebre e subito dopo le sue labbra si distesero in un sorriso ancor più raggiante.
Chiuse la porta e gridò ad alta voce coprendosi la bocca con le mani per poi saltellare fino al soggiorno e buttarsi a peso morto sul divano. Affondò la faccia in un cuscino cacciando altri urletti di gioia e sbattendo i piedi contro i cuscini posizionati dall'altra parte. Era successo per davvero? Derek l'aveva veramente quasi baciata? Era stato tutto troppo veloce, quasi surreale, perché lei potesse realizzarlo.

Si voltò a pancia in su iniziando a fissare il soffitto immacolato, il sorriso beota ancora dipinto sulle labbra e un'aria sognante.
Fu lo squillare del cellulare a riportarla bruscamente alla realtà.

Si scosse di colpo mettendosi di nuovo seduta. Sullo schermo del telefono c'era il nome della persona che pensava non avrebbe mai più risentito in vita sua: Gloria.

Che vorrà da me? Aveva detto che non mi voleva mai più rivedere. Pensò fra se e se mentre si schiariva la voce per poi rispondere.
Diciamo che il non voglio mai più rivederti era forse stata una delle cose più gentili che quella donna le avesse detto l'ultima volta che si erano parlate.

-Pronto?

-Adriel.- La voce dall'altro capo del telefono non era quella sempre misurata e calma di Gloria Agostino in Rosewain.

-Gloria. Tutto bene? Che succede?-

-Dante, è lì con te? Sono giorni che provo a contattarlo senza ricevere alcuna risposta. In ufficio non si è presentato e nessuno dei suoi amici lo vede da qualche settimana ormai.- Gloria pareva disperata e sul punto di piangere, ciò bastava a far preoccupare la più giovane che sentì il sangue gelarsi nelle vene d'improvviso.

-E' andato via da qua da un po', non l'ho visto e non l'ho sentito. E' sparito senza dirmi niente.- Rispose in tutta onestà alzandosi dal divano per poi passarsi una mano fra i capelli.
Sentì Gloria sospirare contro la cornetta, poi la chiamata fu interrotta.

Adriel abbassò il telefono lanciando un'occhiata scocciata allo schermo, ma che maniere sono queste? Sbuffò e scosse la testa per poi scorrere velocemente la rubrica alla ricerca del nome di Dante.
Premette la chiamata ma immediatamente le rispose la segreteria telefonica.

Ritentò e il risultato fu lo stesso.

Richiamò ancora e ancora e ancora ma senza successo, infine stanca di provarci tornò a sedersi sul divano. La mente era ben lontana da Derek e da quel piccolo bacio.

Dov'è? Si chiese per poi ritornare a pensare a quello che la signora Fujiwara le aveva raccontato. Per colpa di quella storia aveva passato diverse notti insonni a girarsi e a rigirarsi nel letto incolpandosi di essere stata la peggiore delle mogli. Talmente cieca da non essersi accorta di nulla, da non aver mai sospettato di nulla.
Dante era stato bravo, molto bravo.

The gold diggerWhere stories live. Discover now