Stress eating

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N.d.A: Mi hanno appena informato che il capitolo precedente è pieno di errori, prometto che lo correggerò ma mi era troppo difficile farlo dal cellulare! Scusate tanto! Ma ora che ho il pc riparato cercherò di recuperare tutto, vedrò di correggere tutti i capitoli entro domenica perchè da lì in poi dovrò concentrarmi sugli esami universitari che sono alle porte.
Escludendo questo capitolo qui, ne mancano ancora 23 da pubblicare +1 per i ringraziamenti. Ciò significa che entro la fine di Aprile la storia sarà conclusa una volta per tutte. Sigh.
Scusate per questo nda infinito, vi lascio al capitolo. Enjoy!
N.d.A pt2 non considerate l'N.d.A di sopra perché chiaramente non ho fatto un emerito cazzo di quello che ho promesso :)
ULTIMO NDA PROMESSO: ho di recente iniziato a scrivere una nuova storia d'amore che s'intitola Eros, per chi fosse curioso può trovarla sul mio profilo perché, chissà, magari nei capitoli a venire potrete rincontrare qualcuno dei personaggi di TGD ;)

-Adriel mangia più piano.- Giselle alzò gli occhi al cielo completamente inorridita dalla voracità con cui la figlia stava spazzando via il secondo piatto di pasta che le era stato servito.
-No. Stai zitta.- rispose Adriel fulminandola con gli occhi mentre si portava un altro boccone di spaghetti in bocca. Un angolo della bocca perfettamente truccata era sporco da un po' di sugo ma la donna non sembrava essersene accorta, e anche se fosse, non le interessava: Aveva una fame da lupi!

Dopo la sua esperienza sessuale con Derek, Adriel non aveva mangiato molto, era rimasta per praticamente 48 ore a digiuno e quel sabato mattina si era decisa ad andare a pranzare a casa dei suoi genitori stando certa di poter consumare un piatto decente e non qualche cibo preconfezionato, tirato fuori dal congelatore e fatto riscaldare in microonde.

-Dio mio, sembri appena scappata dalla fame.-
-Lasciala fare, Giselle, non vedevo Adriel mangiare con così tanto appetito da molto tempo.- Intervenne Lewis rivolgendo un sorriso bonario a entrambe le donne della sua vita.
Giselle sospirò teatralmente: -Come dici tu, caro.-
-Ti voglio bene, papà.- Adriel lo fece apposta a parlare a bocca piena e Giselle inorridì.

Dopo pranzo la donna più anziana disse che sarebbe andata a fare shopping e dopo un deciso "no, grazie" da parte di Adriel abbandonò l'abitazione con i nervi tesi come corde di violino.

-Ti vedo irrequieta, che succede?- domandò Lewis. Lui, a differenza di sua moglie, non aveva mai ficcato in naso nella vita della figlia lasciandole i suoi spazi. Aveva sempre pensato che se quest'ultima avesse avuto qualche difficoltà nella vita, si sarebbe rivolta a lui di sua spontanea volontà e questo aveva portato Adriel a diventare più aperta con il padre creando un rapporto molto speciale e unito.
-Non lo so papà, è solo un periodo.- Adriel si strinse nelle spalle sistemandosi meglio sul divano.
-Come vanno le cose con Derek?-
-Derek?- la giovane inarcò entrambe le sopracciglia.
-Ho immaginato che fra di voi fosse rinato qualcosa ora che il matrimonio con Emily è stato annullato.-
-Non lo so, non ci sentiamo da parecchio. Ho altro a cui pensare...-
-E Dante?- Lewis sembrava genuinamente curioso di sapere di più e Adriel si domandò se non ci fosse lo zampino di sua madre.
-Anche lui non lo sento da diverso tempo.-

Ora che ci pensava, non l'aveva ancora sbloccato da nessun social. Era il caso di farlo?
Anche perché fra poco sarebbe stato il suo compleanno, magari un messaggio per fargli gli auguri poteva anche mandarglielo, no?

Adriel dovette andarsene dalla casa genitoriale a metà pomeriggio per poter iniziare a prepararsi per l'evento di beneficenza che si sarebbe tenuto quella sera al Grand Hotel. L'evento non la entusiasmava affatto, si sentiva stanca al solo pensiero di partecipare.
Aveva implorato il suo capo di mandare Jacob al suo posto ma lui era stato irremovibile e aveva chiuso il discorso dicendo che Jacob aveva comunque da lavorare e non sarebbe potuto venire.


The gold diggerWhere stories live. Discover now