Not as expected

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Dante lasciò l'auto nel primo parcheggio che potè definire tale e scese dal grosso fuoristrada.

Stava scendendo la sera, il cielo aveva assunto un inteso color blu e faceva già più fresco, eppure le strade del piccolo centro erano ancora affollate di persone che facevano un baccano tremendo.





Adriel aveva salutato Allan che aveva deciso di tornare a casa troppo stanco di camminare ancora, i due avevano mangiato un sacco e l'uomo moriva di sonno tanto che aveva detto che per quella sera sarebbe andato a dormire per svegliarsi direttamente nell'anno nuovo.

La ragazza aveva quindi iniziato a passeggiare fra le bancarelle chiedendosi se fosse il caso di comprarsi qualcosa di carino.
Certe abitudini sono dure a morire.

Gli occhi brillarono nel vedere alcuni anelli esposti su un bancone che vendeva bigiotteria, erano tutti graziosi e lei era certa che ognuno di loro la stesse invitando a provarlo. Ne prese uno tempestato di piccole pietre colorate e se lo infilò al dito. Si, era veramente carino.

-Ti dona.- le disse la venditrice.
-Grazie.- sorrise Adriel sfilandoselo e rimettendolo al suo posto: -Buon anno nuovo.- le disse soltanto per poi continuare per la sua strada.

La venditrice sospirò delusa e fece un cenno con la testa nonostante la giovane se ne fosse già andata.

-Quello.- una voce maschile attirò l'attenzione della donna: -Quanto costa?-





Adriel era distrutta, non si era nemmeno resa conto di quanto fosse buio finchè non aveva imboccato la strada per tornare a casa.

Camminava in silenzio, si sentiva tesa, il percorso era poco illuminato e lei era da sola.

Si voltò di scatto e strizzò gli occhi, le sembrò di scorgere una sagoma lontana nel buio ma non ne era sicura.
Si rigirò ed allungò il passo.
Sì, ne era certa: qualcuno la stava seguendo.

-Hai intenzione di scappare ancora per molto?- il cuore le balzò in gola e si immobilizzò credendo di aver sentito male, quello doveva essere solo il frutto della sua immaginazione.
Sudore freddo le bagnò la nuca e mentre sentiva un brivido correrle lungo la schiena.

-Ti ho chiesto...- delle braccia le avvolsero i fianchi da dietro attirando la sua schiena contro un corpo alto e massiccio: -Se hai intenzione di scappare ancora per molto.- mormorò la stessa voce di prima con un tono dolce al suo orecchio.

Adriel sentiva il cuore batterle furiosamente contro il petto, aveva gli occhi spalancati e la bocca completamente asciutta.

-Sono stanco di inseguirti.- continuò Dante a bassa voce strofinando le labbra contro l'orecchio della donna che rabbrividì sul serio questa volta.

Il biondo le sfiorò il ventre gonfio con la punta delle dita appoggiando poi il palmo della mano su di esso. Adriel percepì il bambino scalciare contro la pancia, a quanto pare anche lui sentiva la sua tensione.

-Che ci fai qui?- Adriel si voltò verso Dante facendo un passo all'indietro, era troppo sconvolta per poter provare qualsiasi altra emozione.

Nonostante fosse buio riuscì a scorgerlo corrucciare la fronte.

-Sono venuto qui per te...- Dante esitò non sapendo bene che fare, quindi decise di dire la verità: -Mi manchi...-

Ad Adriel si strinse il cuore, gli si avvicinò giusto per poterlo guardare meglio e vide i suoi occhi azzurri belli come li ricordava lei.
Restaronoa lungo in silenzio a guardarsi finchè finalmente Dante allungò le mani verso il volto della donna avvicinando il viso al suo fino a che le loro labbra non entrarono in contatto.
Le diede un bacio a stampo. Leggero, appena percettibile. Poi un altro e un altro ancora finchè le loro labbra non si staccarono più le une dalle altre.

The gold diggerWhere stories live. Discover now