Letters

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Il cellulare di Ede vibrò un paio di volte attirando l'attenzione dei presenti su di lei.
La ragazza afferrò il telefono al volo prima che Dante potesse vedere il nome sullo schermo ed aprì il messaggio poi sorrise: erano le foto della prima ecografia.

-E' un maschio!- esultò colta dall'euforia.
-Chi?-

Emeraude alzò gli occhi dal telefono incrociando lo sguardo di Dante seduto proprio di fronte a lei.

-Il figlio di una mia ex compagna del college, sarà un bel maschietto.- mentì lei bloccando di nuovo il telefono per poi appoggiarlo a schermo in giù sul tavolo.
-Davvero? Quale compagna?- chiese Samuel aggrottando la fronte.
-July...- Ede sparò il primo nome che le venne in mente poi lanciò uno sguardo eloquente al fidanzato.
-Ah!- Samuel annuì più volte: -Si, mi ricordo! Falle gli auguri!-

-Io non mi ricordo di nessuna July...- Dante si grattò il mento cercando di collegare un volto al nome.
-Ma come no?? E' quella che... Sai, no? ... Vabbè lascia stare.- tagliò corto Ede che ormai si stava facendo prendere dal panico. Era una discreta bugiarda ma aveva paura che il migliore amico la conoscesse troppo bene per non scoprirla immediatamente. 

-Stai bene?- intervenne Leda con un'espressione corrucciata.
-Alla grande! Sono solo molto felice... Meglio se corro in bagno a chiamarla.- l'altra si sforzò di non fare una smorfia nella direzione della nuova pseudo-fidanzata di Dante,  scattò in piedi e si precipitò nel bagno del bar dove si chiuse a chiave per poter telefonare a Adriel.

-Tesoroooooo!- Ede era decisamente su di giri, già si era dimenticata della presenza fastidiosa di Leda proprio fuori dal bagno.
-Ciao Eddie.- rise Adriel: -Come stai?-
-Alla grande, tu? Ti sei fatta dire il sesso? Hai già in mente un nome?-
-No, non ho voluto saperlo ma credo che tu l'abbia già capito.-

-Già.- Ede stava saltellando da un piede all'altro troppo emozionata per stare ferma, i suoi tacchetti a spillo riecheggiavano nel bagno tutto piastrellato in marmo bianco e alla moda.

Dante nel frattempo stava guardando la porta lucida dietro la quale era sparita la sua amica, era  troppo confuso dal comportamento ambiguo che aveva assunto nell'ultimo mese. 
Emeraude infatti aveva iniziato a uscire sempre meno spesso con loro, gli sembrava quasi che lo stesse evitando di proposito. Si chiese se magari non fosse perchè non gradiva la compagnia di Leda.

Le due sembravano andare d'accordo eppure c'era qualcosa che non lo convinceva. Ede pareva sempre tesa con loro, sorrideva forzatamente e aveva preso la brutta abitudine di ticchettare con il piede come se non vedesse l'ora di andarsene. Nulla in lei trasmetteva la solita calma a cui erano abituati tutti.

Quando Ede tornò al tavolo dove c'erano gli altri, la conversazione era incentrata su un'altra questione, molto scomoda per lei.

-Che mi sono persa?- chiese a bassa voce sedendosi.
-Dante ha promesso a Marietta che gli avrebbe portato Adriel e Liam per Natale ma entrambi sembrano irraggiungibili.- sintetizzò Samuel.
-Irraggiungibili?- ripeté Ede bevendo un sorso della sua coca-cola ghiacciata, il sorriso le era morto sulle labbra e il sorso andò giù a fatica.

Erano gli inizi di dicembre e faceva un caldo terribile eppure la bella castana sudò freddo.

-Il numero di Adriel risulta inesistente, Giselle quando risponde è sempre molto vaga e Lewis a quanto pare è sempre super indaffarato con i pazienti per poter parlare per più di un minuto.- spiegò Dante appoggiando i gomiti sul tavolino. Squadrò Ede con uno sguardo indagatore ma lei fece finta di non notarlo concentrandosi su Samuel.

Leda nel frattempo sospirò abbassando gli occhi a terra.

-Perchè non dici a tua nonna la verità?- gli chiese per la millesima volta.

The gold diggerWhere stories live. Discover now