Great minds think alike

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-Lo sai che se qualcuno ci becca a me toglieranno la licenza e a te l'aereo?- domandò Jason mentre contava a mente tutta la gente che affollava il jet.

L'intera famiglia di Dante aveva deciso di ripartire con lui per festeggiare in allegria l'anno nuovo nelle Filippine dove, a breve, li avrebbe raggiunti anche Gloria.

-Tranquillo, sono sicuro che sarai bravo anche come autista.- gli rispose Dante dandogli una pacca sulla spalla.
Jason fece una smorfia: -Troppo traffico laggiù.- rispose.
-Non soffriresti più il jet lag.-
-Sfotti, Rosewain?-
-Lo farei se la mia vita non fosse nelle tue mani, letteralmente: nelle tue mani.-

Più tardi i due si erano chiusi nella cabina di comando a chiacchierare tranquillamente mentre gli altri scoprivano tutti i comfort di un aereo privato.

-Comunque solo un babbeo come te non avrebbe mai pensato che era nelle Filippine.-
-Sfotti, Northon?-
-Lo farei se il mio lavoro non fosse nelle tue mani, letteralmente: nelle tue mani.-

Dante alzò gli occhi al cielo.

-Povera tua moglie.- commentò.
-Povera la tua...- ironizzò Jason: -Ah, già, ti ha lasciato.-
-Sei proprio uno stronzo.- sbuffò l'altro mentre attraversavano una nuvola.


Adriel guardò l'orologio: 11:11.
Suo padre le aveva sempre detto che doveva esprimere un desiderio quando vedeva quell'ora, mentre sua nonna le aveva raccontato che significava che qualcuno le stava pensando in quel momento.

Dante, sperò, per entrambe le cose.

La mora fece un sospiro finendo legare i capelli nella lunga treccia che poi buttò oltre la spalla.
Era felice che il primo trimestre di gravidanza fosse finito, adesso la nausea non la disturbava più e poteva chiaramente sentire suo figlio muoversi dentro di lei.

La prima volta che aveva sentito dei movimenti era rimasta shoccata, aveva guardato la pancia a bocca aperta per poi sorridere. Era una sensazione piacevole seppur strana.

-Ehi, fagiolo, sei già sveglio?- sussurrò sentendo il bambino muoversi un pochino, si accarezzò il ventre mentre usciva dalla camera da letto ben decisa ad andare a prendersi una boccata d'aria facendo una passeggiata fino in città, voleva andare a fare un giro fra le bancarelle del mercato.

Incredibile, vero? Adriel Rosw... Adriel McLeon al mercato, chi l'avrebbe mai detto?

In parte le toccava: aveva una voglia matta di mangiare cibo fritto, dolciumi e altre schifezze ma la sua famiglia la nutriva solo con frutta e verdura e altra roba troppo sana per i suoi standard.

-Ehi, vuoi un po' di compagnia?- chiese Allan seguendola fuori di casa.
-Mi farebbe piacere, a patto che tu sia bravo a mantenere i segreti.-
-Hai intenzione di fare qualcosa di losco?- domandò lui con gentilezza mentre camminavano fianco a fianco.
-Si, mangiare cibo spazzatura fino allo sfinimento.-
-Suona come qualcosa di veramente terribile.- Allan arricciò il naso mentre univa le mani dietro la propria schiena.
-Per la nonna e la zia lo è.-

Adriel e Allan non erano così uniti come lo erano diventati lei e Albert. Il secondo aveva un carattere molto più simile a quello della ragazza, era un tipo allegro e molto rilassato mentre suo fratello era più serio e introverso, sempre composto ed impeccabile; le ricordava un po' Dante e guardandolo, nonostante fossero completamente diversi fisicamente, non poteva fare a meno di non sorridere.

-A cosa pensi?- le chiese d'improvviso il cugino.
-Al cibo.- rispose prontamente la donna.
-E poi?-
-E poi basta... Non mi prendi sul serio? Guarda che io di frutta e verdura non ne posso più. Pensa che per farmi cambiare un po' mi hanno dato della verdura bollita. Capisci? Bollita! Cavoli bolliti!-

The gold diggerOnde as histórias ganham vida. Descobre agora