14. If this is love (then why you're still on my mind?)

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"Baby don't you leave,
don't leave me stuck here in this dream."
Rihanna, Work

"Ah, guardalo quanto è odioso, si coccola il suo trofeo compiaciuto!" Marika fece una smorfia mentre guardava di sottecchi il compagno di squadra.
"Cosa crede? Che visto che ora siamo amici può prendersi il lusso di vincere delle gare? Razza di idiota.." sussurrò ancora.
"Stai straparlando. È la prima vittoria della stagione, per lui. Non puoi vincere sempre tu." Jason le rispose annoiato mentre riguardava il programma di allenamento delle due settimane successive.
"Invece sì! Certo che devo vincere sempre io! E poi che razza di amici sono due che si ignorano? Secondo me è bipolare."
"Dovresti smetterla di cercare di essergli amica. È un pilota come un altro, ignoralo e basta."
Marika si girò a guardarlo. "Sei tu che mi stai ignorando!"
"Sto lavorando per te, e smettila di fare la bambina. Hai fatto un buon quarto posto, basta frignare." Lei, di risposta gli fece una linguaccia.
"Ah, sei la solita." L'inglese alzò gli occhi al cielo, sbuffando. "Trovati un altro fidanzato, ti prego. Clark non va bene. Uno da portarti in giro, così sarà lui, poi, a sopportarti in aereo ogni volta."
L'italiana stava per rispondergli, ma venne interrotta da Karen.
"Qui c'è il programma da domani fino al prossimo GP. Tu e Fernando avete una prova in pista con altri piloti, Clark compreso, a Fiorano, più altri eventi che trovi qui... ah, il mercoledì, prima del GP, confermato il servizio fotografico con tuo fratello, a Barcellona.."
"Si capo... questa cosa con Andrea, devo proprio?"
"Si, devi farla proprio." Lei sbuffò. Servizio fotografico con Andrea poteva solo significare che lui, sua moglie e il suo nipotino sarebbero stati nel box. Così come i suoi genitori. Era felice di vederli, certo, ma non era abituata ad averli intorno durante un weekend di gara.
Si mise a guardare tutti gli appunti che Karen gli aveva passato, quando sentì il ragazzo accanto a lei sospirare.
Si girò a guardarlo, stava fissando Karen con la faccia da cucciolo bastonato.
"Devo trovare un fidanzato che mi sopporti in aereo così poi tu potrai sederti accanto a Karen?" Jason diventò completamente rosso.
"Ancora niente, vero?"
"È assurdo. L'ho portata ovunque, mi ha comandato a bacchetta, ho fatto tutto ciò che mi ha chiesto, le ho massaggiato la caviglia con le mie mani magiche e l'ho portata in braccio dappertutto. E niente. Niente di niente. Quella donna è di ghiaccio. Ed io amo il ghiaccio. Io lo venero. Lo adoro. Sono completamente innamorato del ghia.."
"Si, ho capito, ho capito!"
Marika alzò un sopracciglio, dubbiosa. Il suo amico era davvero andato fuori di testa.
Capelli castani, occhi di un mix azzurro-verde, con le mascelle che si ritrovava poteva essere scambiato per il fratello minore di Mark Webber. Avrebbe potuto avere qualsiasi ragazza, ma Jason aveva scelto proprio l'unica che non lo guardava di striscio.
"Che cosa faccio?" In quel momento non era affatto il suo attraente personal trainer. Sembrava un cucciolo di cane abbandonato e disperato.
"Smettila di starle appiccicato. Ignorala. Secondo me funziona." disse, riportando lo sguardo sul trofeo del primo classificato del Gran Premio di Turchia, che si trovava tra le mani del suo odioso e bipolare compagno di squadra.

Il volo da Istanbul a Bologna era davvero corto, ma Marika si addormentò, visto che erano partiti subito dopo la gara.
Riusciva di solito a dormire bene, in aereo o in qualsiasi mezzo che si muovesse, ma non quella volta.
Per ben due volte si svegliò di soprassalto, dopo un sonno leggero di pochi minuti, sempre con un nome in mente, come se la stesse tormentando. Si stropicciò gli occhi, cercando di riaddormentarsi, ma poi si era risvegliata, sempre con quel pensiero fisso.
Per tutta risposta verso il suo inconscio lei fissò colui che non riusciva a farla dormire, gli fece una linguaccia e proprio mentre stava cercando un'altra posizione per riaddormentarsi, la voce metallica le ordinò di allacciare le cinture per l'atterraggio.

"Tu non sai che allenamento duro ti aspetta.." Jason cercò di distrarre la sua pilota mentre spingeva il carello dei bagagli e lei non vedeva l'ora di correre verso il primo bar per avere un buon caffè italiano.
"Che sarà mai, lo sai che sono fortissima."
"Non avrai un attimo di respiro!"
"Ci sto, devo battere quello sbruffone ladro di trofei e..."
"Sorpresa!!"
Marika stava guardando verso il suo compagno di squadra e quasi saltò dalla paura quando si ritrovò tra le braccia di qualcuno che aveva proprio un profumo famigliare, uguale a quello di...
"Tom! Ma cosa ci fai qui?" L'italiana non sapeva cosa dire. Questa non se l'aspettava, era davvero sorpresa e...
Cosa diamine ci faceva lui li??
"Partiamo! Cos'altro vuoi fare in un aeroporto?" Il suo sorrisone a 32 denti non si meritava davvero una risposta negativa, ma era un pilota anche lui, avrebbe capito.
"Mi dispiace Tom, devo allenarmi, ho degli impegni col team e.."
"Questo è ciò che farai quando sarai via con Tom, lui mi riferirà se hai fatto tutto." Jason le porse i plichi di fogli che stava riguardando in aero.
"Cosa?"
"Si, abbiamo organizzato tutto noi, insieme a Tom. Tornerete insieme per la prova in pista. E ora sparisci e divertiti." Le disse Karen, sorridendo.
Marika le rispose con un sorriso forzato, mentre Jason trasferiva i suoi bagagli sul carrello accanto a quelli di Clark, pronti per la sezioni imbarchi dell'aeroporto.
"Sei pronta tesoro?"
Marika lo guardò, e si sforzò di sorridere. "Si certo."
Fernando la guardò allontanarsi accanto a Tom, finché non diventò un puntino tra la folla dell'aeroporto di Bologna.

I hate you I love you ~ Fernando AlonsoWhere stories live. Discover now