16. I just can't get you out of my head

406 17 5
                                    

"You, you enchant me, even when you're not around.
How do you do it?"
Disclosure, Latch

"Allora, che fai stasera?"
"Avrei un podio da festeggiare, ma c'è tutta la mia famiglia, qui, quindi passerò la serata con loro.."
Marika bevve ancora un altro sorso d'acqua dalla sua bottiglietta.
Le interviste al ring erano appena finite, e in pochi minuti sarebbe iniziato il briefing con i suoi ingegneri. Il terzo posto sul podio non era poi così male, ma non era riuscita a prendere Lewis, che era ancora con lei in quel momento, e questo proprio non le andava giù.
"Che cosa ne pensano del tuo famoso no?"
Marika gli lanciò una occhiataccia.
"Hanno capito che è un argomento off limits e non ne parleremo mai più." Fece una breve pausa. "Anche se mia madre è disperata e continua a pensare che non mi sposerò mai, o che sia lesbica..."
Andrea li raggiunse da chissà quale angolo del Paddock, probabilmente stava fuggendo da qualche giornalista.
"Sorella, complimenti. Avresti potuto almeno vincere, sai, per mio figlio." Le diede una pacca sulla spalla e abbracciò velocemente Lewis.
"Congratulazioni, bro."
"Grazie." Rispose l'inglese con una modesta alzata di spalle.
"No, ma fate come se io non ci fossi.."
"Senti, devo scappare, prima che un altro giornalista venga ad intervistarmi.. ci vediamo in Hospitality dopo il briefing?"
"Si, ma non so quanto ci metto... ah, tu ci sei a Monaco, vero?"
Andrea alzò gli occhi al cielo. "Ogni anno mi fai la stessa domanda e ogni anno ti do la stessa risposta. Il tuo compleanno lo festeggiamo a casa, eh? Ora ti lascio, vedo Stella Bruno venire da questa parte.. ciao Lew!"
Lewis rise, salutando il pilota di MotoGP, mentre Marika sbuffò.
Si diresse verso l'Hospitality Ferrari, con Hamilton ancora al suo fianco.
"E tu, hai notizie per me? Nicole viene?"
"Certo che si, sai che non si perderebbe Monaco. E la tua festa, ovvio.."
"Quale festa?"
Ovviamente Fernando Alonso trovava sempre il modo di mettersi in mezzo a fatti che non lo riguardavano.
Lewis cominciò a ridere, mentre lei sbuffò di nuovo. 
Fernando continuò a guardarli in attesa di una risposta.
"Mi dispiace, ora dovrai invitarlo per forza."
"Mi avrebbero costretto comunque a farlo, è il mio compagno di squadra, cosa credi."
"È questa la politica in Ferrari? Penso che non ci verrò, allora."
"Non ho intenzione di averti come compagno di squadra, sei già insopportabile come amico e.."
"Ehm.." Fernando si schiarì la gola per richiamare l'attenzione dei due amici. Quei due stavano parlando come se fossero in un mondo tutto loro e lui non fosse stato li.
Si ritrovò ad essere un tantino geloso dell'attenzione che veniva riservata a quello spocchioso di Hamilton.
"Direi che anche io ho un briefing che mi aspetta, vi lascio ragazzi.. ah, Marika, grazie per il Met Gala, ti devo un favore."
"Mi devi un sacco di favori!"
Lei rise, e Lewis andò via salutandola con un bacio sulla guancia.
"Met cosa?" Le chiese Fernando quando restarono soli.
"È un gala a New York. Hanno invitato sia me che Lew, ma Nicole non poteva andarci e quindi ci siamo andati insieme.." spiegò, facendo spallucce.
"Non avevi ancora un fidanzato da portarci?"
"Ti prego, possiamo evitare l'argomento.. per sempre? E comunque non lo avrei mai portato lì. Con tutti i miei amici poi, oddio.." Marika su lasciò andare alle confidenze con lo spagnolo. "E poi Lewis e io sappiamo come animare qualsiasi festa, anche se è un gala elegante."
"Oh... okay. La tua festa di Monaco sarà un altro gala elegante?"
"Oddio, no!" Rise ancora. "È il mio compleanno. Cade quasi sempre nel weekend di Monaco e quindi do una piccola festa, ogni anno. Poca gente, roba così.."
"E perché non sono mai stato invitato?" Chiese lo spagnolo, divertito.
Marika ruotò gli occhi. "Perché mi stavi sulle palle.."
Fernando trattenne una risata. "E ora non più?"
"Ora mi costringono ad invitarti..." disse, facendo strada verso gli uffici Ferrari. "A proposito, io ti raggiungo, dì agli altri che arrivo subito.."
C'era un pensiero che le frullava nella mente da un po' e doveva togliersi questo dubbio subito.
Marika vide Karen parlare con due ospiti VIP nell'area ristoro dell'Hospitality e si diresse verso di lei, Jason era li vicino.
"Scusami, posso parlarti un momento?"
"Certo, scusatemi.. dimmi." Karen si allontanò dalla confusione, avvicinandosi al tavolino dove Jay era seduto.
"Non ho avuto un momento di tempo per chiedertelo, da venerdì, ma volevo sapere se eri al corrente dei piani di Tom per l'intervista."
Karen, l'algida, super perfetta e polare Karen, diventò improvvisamente rossa. Sapeva già che le avrebbe chiesto questo. Tutto il fine settimana lei aveva passato ore a tenere sotto controllo la situazione, così come Ferrari aveva richiesto, dopo la proposta di Tom, ma a Marika sembrava non importare affatto, anzi, si comportava come se nulla fosse successo.
"Io.. si, si lo sapevo." Balbettò.
"Ti ha chiesto lui di arrangiare l'intervista, di coinvolgere la mia famiglia?"
"No, si.. cioè, no, sapeva che c'era l'intervista con tuo fratello e mi ha chiesto di far essere presenti anche i tuoi genitori."
"E cosa mi dici delle Dolomiti, tutto il resto.. c'entri qualcosa?"
Jason alzò gli occhi dal suo piatto e guardò le due donne davanti a lui. Non aveva mai visto Karen reagire così.
"Io non.."
"Cosa?" Marika continuava a fissarla.
"È che è successo tutto così in fretta, era un gioco all'inizio, nessuno di noi avrebbe immaginato che si sarebbe innamorato di te e.." Karen era un fiume in piena.
"Nessuno di noi? Cosa vuoi dire?"
"Che... beh, ecco.."
"Karen!"
"Marika!" La riprese Jason.
"Tu taci, complice! Allora?"
"Domenicali e Montezemolo hanno pensato di presentartelo, ecco, di spingerlo verso di te, sperando che voi.." Marika alzò le sopracciglia in disappunto e Jason sapeva cosa stava per accadere.
"Oddio, Karen, basta.." ma la tedesca era troppo intimidita per pensare di fermarsi.
"Volevano trovarti un fidanzato, ecco, per dare una buona immagine di te e invece tu.."
"Karen, giuro che alla prossima ti faccio licenziare. Ora mi sentono."
Lasciò Karen e Jason e si diresse al briefing.
Erano già tutti pronti, e anche il presidente era lì, per complimentarsi con lei per il podio. Lei non si sedette nemmeno, ma aspettò che Montezemolo finisse il suo discorso.
"Grazie, presidente. È bello poter far parte di un team come la Ferrari e portare alto il nome del cavallino. Certo, quando ho personalmente negoziato il contratto con voi, non ricordo di aver firmato perché voi mi trovaste un fidanzato."
Il gelo scese nella stanza e tutti si voltarono a guardarla.
"Credo che la Ferrari voglia l'immagine di due piloti forti e vincenti, non di due piloti fidanzati e innamorati. Quindi, sinceramente, se voglio farmene uno diverso a sera o voglio sposarmi, o ancora darmi alla castità, sono sinceramente affari miei. Se vogliamo, d'ora in poi, dedicarci alle prestazioni e a come battere le RedBull e le McLaren..." si sedette e nessuno ebbe il coraggio di fiatare. Alonso, davanti a lei, la guardò ammirato e le fece l'occhiolino.


I hate you I love you ~ Fernando AlonsoWhere stories live. Discover now