Capitolo 15.

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"Ragazzi non tornate tardi" ci avvisa mamma prima di lasciare la casa.
Stanotte lei e papà non ci saranno, andranno ad una cena di lavoro abbastanza lontano quindi dormiranno direttamente lì.

La festa è tra un ora, quindi vado in bagno per una doccia calda. Dopodiché mi vesto in camera mia. Infilo il vestito e subito dopo mi sono ricordata che le uniche scarpe con cui l'avrei potuto abbinare erano le vans nere con le strisce bianche.

Vicino la scarpiera vedo uno scatolone con sopra un biglietto

Sapevo che non avevi scarpe abbastanza eleganti quindi ti regalo i miei stivali di quando avevo la tua età, si sono mantenuti benissimo!
- mamma

Mia madre certe volte è veramente sorprendente. Apro lo scatolone e vedo due stivali neri con il tacco non troppo alto lunghi fin sopra le ginocchia, sono davvero belli.

Infilo gli stivali che vanno a pennello con il vestito, poi mi lego i capelli in una coda di cavallo e ci metto sopra un cerchietto dello stesso colore del vestito. Non metto molto trucco, solo un po' di matita per contornare gli occhi.

Finito, scendo le scale dove trovo già tutti i ragazzi. I loro occhi sono tutti su di me, Brandon spalanca la bocca, Evan biascica addirittura un "wow" e Alan mi riempie di complimenti.

"Ho la sorella più sexy della scuola",
"Se non la smettete vado a cambiarmi", per la prima volta mi servo troppo osservata.

Ci mettiamo in macchina e ci dirigiamo dritti a casa di Susan, se non sbaglio Susan aveva una casa grandissima e aveva una sala riservata alle feste.

Scendiamo dall'auto ed entriamo a casa. Appena entrati mi sentivo una ragazza comune, fin troppo coperta per fortuna, c'erano vestiti più corti e scollati del mio.
Tutti mi guardavano e bisbigliavano e questa cosa mi dava sui nervi.

"Che succede?" Mi chiede Evan,
"Non sopporto tutti questi mormorii"
"Tranquilla, sono solo complimenti" ridacchia "dicono che sotto quei vestiti enormi che mettevi si nasconde una bomba",
"Uff" alzo gli occhi al cielo,
"Che c'è, non ti piace che ti facciano complimenti?" Ride "altre ragazze morirebbero per avere dei complimenti dalla squadra di football e da mezza scuola"
"Ti ricordi cosa ti ho detto? Che io non sono 'altre ragazze'",
"So perfettamente che non sei le altre ragazze" è fin troppo vicino la mia faccia, mi guarda negli occhi e poi subito dopo le labbra che stanno per scontrarsi ma una voce interrompe tutto,
"Venite a ballare?" Chiede mio fratello,
"No io prendo qualcosa da bere" dico io,
"Io prendo una vodka e vengo" dice Evan un po' imbarazzato, in realtà lo sono anch'io.

Prendo un bicchiere di tequila e mi siedo su una poltrona, mi sento come non mi sono mai sentita, una regina.

Prendo un bicchiere di tequila e mi siedo su una poltrona, mi sento come non mi sono mai sentita, una regina

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Guardo le persone che ballano come forsennati e noto che tra questi ci sono anche Jessica e Samantha.

Non siamo mai andate a feste organizzate da compagni di scuola, non pensavo venissero.
Loro sono rimaste le stesse, indossavano un paio di jeans larghissimi e invece del maglione stavolta hanno messo un mini crop top.

Si vede lontano un miglio che sono ubriache fradice, io ho sempre bevuto alle feste ma non mi sono mai ridotta uno straccio, soprattutto per il mal di testa della mattina dopo.

Ad un tratto un ragazzo si avvicina a me biascicando frasi tipo 'mi vendicherò', 'scopiamo', non ci vuole molto a capire che Travis è ubriaco fradicio.

Mi afferra dalle braccia facendomi cadere il bicchiere a terra, mi fa alzare e mi blocca mettendomi un braccio dietro la schiena.

Riscaldami il cuoreWhere stories live. Discover now