8.

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Pov. Lance

Era ricapitato.. si erano ribaciati e stavolta era stato più naturale.. erano stati spinti dall'istinto.
Keith era stranamente in cerca di attenzioni fino a quando tornati al castello la stanchezza prese il sopravvento. Tutti sembravano mangiare perché dovevano, ma nessuno aveva la forza di parlare o iniziare una qualsiasi attività, più di tutti il moro. Aveva gli occhi lucidi ed era bollente.
"Keith credo tu abbia la febbre" - disse Shiro con una punta di preoccupazione mentre appoggiava una mano sulla sua fronte.
"Sto bene.. ho solo molto caldo e un pò di dolori ai muscoli" - mugolò allontanandosi dalla sua mano gelata in un movimento istintivo.
"Dovremmo andare tutti a letto adesso" - il castano era troppo stanco anche per riuscire a tenere gli occhi aperti, non sapeva nemmeno come fosse riuscito a formulare una frase di senso compiuto.
Pidge e Hunk erano troppo stanchi anche per rispondere in modo positivo, semplicemente annuirono, si alzarono e andarono entrambi nelle loro stanze, mentre il paladino blu e rosso rimasero qualche secondo in più al tavolo, dopo che la sala si svuotò. Keith sembrava stare davvero male e lui non riusciva a lasciarlo solo, anche perché c'era intorno a lui un profumo così forte e inebriante che quasi rimase scioccato che nessuno lo avesse sentito.. che Shiro non lo avesse sentito.
"Keith vuoi che ti accompagno nella tua stanza?"
Sentì un mugolio in risposta e allora si fece coraggio, cercando di ignorare quella parte del suo cervello che gli diceva di portarselo a letto seduta stante, prendendolo di peso e camminando verso la propria stanza. Gli sembrava l'idea più intelligente del mondo in quel momento. Appena lo mise sul proprio letto e il moro si lasciò accasciare sul materasso perse un battito notando: il suo viso perfetto, la sua pelle candida, i suoi capelli neri scompigliati e quelle labbra leggermente schiuse e rosate fatte apposta per essere morse e riempite di baci.
Prese un respiro profondo mettendosi al suo fianco, non sapeva se fosse riuscito a resistere ma non poteva nemmeno permettersi di lasciarlo solo e rischiare che si sentisse peggio senza nessuno al suo fianco.
Non si sa come, ma dopo diversi minuti a fissare il buio della stanza e coccolato dal profumo del compagno riuscì ad addormentarsi.

Lo sentì sospirare sulle proprie labbra e riaprì gli occhi lentamente ancora intontito per il sonno, gli pareva tutto surreale.
"E' un sogno?" - sussurrò non capendo molto.
"Se è quello che vuoi, si.. può essere un sogno" - disse il moro lasciando dei baci bagnati sul collo del altro come in trans.
Keith iniziò a scendere lentamente con le mani sul proprio fisico e Lance non riusciva a fermarlo o non voleva fermarlo, il fatto stava, però, che il paladino rosso era a cavalcioni su di lui e cercava in tutti i modi di sfilargli via la maglia, mentre lui sentiva un altro profumo mischiarsi a quello del compagno. Capì pochi secondi dopo che era lui a rilasciarlo e che stava iniziando a cambiare: le sue orecchie si erano allungate e gli zigomi iniziavano a pizzicare, stava succedendo tutto così velocemente che la testa iniziava a girare.
"Sei come Allura..." - disse Keith con un filo di confusione nella voce.
Lo vide fermarsi con un'espressione incredula sul viso, ma ora che lo guardava meglio anche lui si stava trasformando: i suoi occhi si erano accesi di un giallo brillante e le sue orecchie sembravano cambiare. Allungò la mano e le toccò dolcemente.
"Sono così morbide" - accennò un sorriso il castano, notando anche una coda fare capolino dietro la sua schiena in un movimento ritmico. 
"Stasera sarà il nostro piccolo segreto" - sussurrò sulle sue labbra, facendo attraversare la schiena dell'altro da un brivido.
Lo avvicinò a se annullando quella distanza, sentiva il bisogno di farlo suo, lo stesso bisogno che gli aveva inondato le viscere il giorno prima.
Keith aveva preso il sopravvento, lo stava spogliando e baciando ogni singolo centimetro di pelle, che diventava bollente dopo il suo passaggio, ma quando gli filò i boxer.. lì si che Lance credette di vedere il mondo fermarsi. I suoi occhi erano concentrati sui movimenti di lui, di come si toglieva la maglia e la sciava cadere al lato del letto di come muovesse il bacino quel tanto per farglielo venire duro e godeva nel vedere i piccoli ansimi che uscivano dalla bocca del paladino rosso. Appena fu totalmente nudo appoggiò le mani sul petto del castano carezzandone la pelle con i pollici e allineando il membro di quest'ultimo alla propria entrata.
Lo spinse lentamente dentro di se lasciando cadere all'indietro la testa in un gemito a bocca spalancata, tremava leggermente ma non smetteva di ruotare il bacino. Lance sentiva le pareti di lui così strette farlo impazzire e le unghie arpionargli la pelle per il piacere. Gli mise le mani sui fianchi per puro istinto aiutandolo a muoversi su di lui, notando come leggermente sorrise a sentirlo prendere il comando, Keith odiava essere sottomesso ma in quel momento non aspettava altro.. solo con lui.. solo per lui..
Appena iniziò a muoversi seriamente fuori e dentro di lui, la mente gli si annebbiò e si lasciò trasportare dal momento aumentando sempre di più la velocità e la rudezza dei propri movimenti, stringendogli le natiche in modo possessivo e passandogli due dita sulla colonna vedendolo inarcarla in cerca di più piacere.
I rumori e gli ansimi ormai risuonavano nella stanza e nessuno dei due era intenzionato a calmarsi, speravano solo di cuore che nessuno li avesse sentiti fino a quel momento.
"K..Keith s..sono al limite.." - si morse il labbro cercando di resistere ancora un pò, era così bello e non voleva che tutto finisse.
"Fammi tuo.. ora.. Ah!" - spalancò gli occhi e la bocca appena lo sentì toccare in un punto preciso e in profondità.
"Oddio.. si.." - ormai la ragione lo aveva abbandonato da un pezzo e i movimenti fluidi che lui continuava a riservargli non lo aiutavano nemmeno un pò a ragionare.
Un piccolo e limpido filo di bava scese al lato della bocca del paladino rosso sino ad arrivare lentamente alla base della mandibola dove il castano lo raccolse leccando dal collo fino al punto in cui nasceva quel filino, le sue labbra, che finalmente iniziò a mordere e tirare quel poco che serviva per sentirlo mugolare e tremare sotto le sue attenzioni.
Poco dopo, arrivò al suo limite riversando il proprio piacere caldo dentro il moro in un ringhio roco, sentendo quest'ultimo venire contemporaneamente sporcando tutto. Lo vide crollargli sul petto cercando di regolare il suo respiro con i suoi capelli color pece tutti spettinati e attaccati alla fronte per colpa del sudore; in più notò solo in quel momento che la temperatura del compagno improvvisamente iniziò a scendere e lo sentì crollare in un sonno profondo un millisecondo dopo grazie ad un sospiro di soddisfazione e un piccolo sorriso che gli incorniciava il viso.
Si ritrovò nuovamente perso nei suoi pensieri, non sapeva se quello che era successo era reale o frutto della sua immaginazione, ma Keith era lì.. nudo al suo fianco.. quindi doveva essere successo davvero.
Un gran calore inondò il petto del castano facendolo sorridere come mai.
Aveva fatto l'amore con la persona della quale si era innamorato.

Come promesso ecco a voi il capitolino con le cose.
Spero sia leggibile 😂
Io e la mia beta abbiamo lottato per sistemarlo.
Xoxo,
Frost 😇

Ti odio.. ma ti voglio (Voltron/Klance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora