13.

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Pov. Keith

Si rannicchiò tutto felice nel suo nido sospirando e svuotando la mente. Era andata bene e il suo amato aveva deciso di stargli vicino, solo lo aveva visto un pò distratto negli ultimi minuti... forse stava ripensando all'accaduto... forse voleva lasciarlo di nuovo solo... Si strinse nelle spalle continuando a fissare la porta non vedendolo tornare.
"Ma che sta facendo?.." - si alzò prendendo il suo giaccone verde cercandolo per tutta la nave, fermandosi vicino la stanza del leader appena sentì la voce di quest'ultimo e quella di Lance confrontarsi in modo acceso. Una frase, però, gli fece gelare il sangue...
"Shiro, lui non può rimanere in quelle condizioni qui... non può combattere... dobbiamo mandarlo al sicuro su un altro pianeta" - gridò il castano.
Colpì di prepotenza il pulsante per aprire le porte della stanza furioso come mai.
"Tu dove vorresti spedirmi scusa?!" - ringhiò fulminandolo con lo sguardo.
"K..keith.." - spalancò gli occhi non aspettandoselo li - "devi andare via.. al sicuro..."
"Non sei nessuno per decidere cosa devo o non devo fare!" - sbraitò avvicinandosi a lui e spingendolo - "è il mio corpo! So badare a me stesso!"
"Per favore... non stressarti, non puoi... farà male al bambino" - lo guardò spaventato e preoccupato.
"Credevo davvero ti importasse di me.." - si strinse il moro tra le spalle ferito.
"A me importa di te, ma anche di lui..." - gli toccò piano il ventre accennando un sorriso.
"E quindi, mi spedisci non si sa dove a screscerlo da solo?... davvero? questo è il tuo modo di dimostrarmelo?..." - si allontanò deluso.
Si tolse la sua giacca lasciandogliela tra le mani e andando con il cuore a pezzi verso l'uscita.
La mia felicità è durata molto..
Sentì una lacrima spingere al lato dell'occhio per uscire, ma prese un respiro profondo trattenendola e andando via.
Si richiuse nella sua stanza da solo fino al giorno dopo.. era distrutto per la stanchezza, ma si preparò mettendosi l'armatura e dirigendosi verso la sala dei comandi, ritrovandoci un Lance solitario seduto sulla sua poltrona. Aveva i segni di uno che non aveva dormito la notte e questo lo faceva sentire un po in colpa.
"Ehi.. come va?" - si avvicinò quel tanto per notare che aveva lo sguardo puntato nel vuoto - "L..lance?.."
Il paladino blu girò di scatto verso di lui vagando con lo sguardo dal suo viso al suo ventre.
"Si vede già.." - sussurrò.
"La t..tuta è molto attillata" - si giustificò il paladino rosso coprendosi istintivamente il ventre.
"Vieni qui.. ti prego..." - gli fece segno sulle sue gambe e lui eseguì spalancando gli occhi appena si sentì stretto al suo petto in quel modo sentendosi sciogliere.
"Voglio averti al mio fianco quando il piccolo crescerà.." - ingoiò cercando di non scoppiare.
"Ti proteggerò a costo della mia vita.. lo prometto"
"Ti amo.." - gli sussurrò all'orecchio il paladino rosso.
"Anche io" - piagnucolò nel suo collo.
Lance stava piangendo... non lo aveva mai visto in quelle condizioni per lui, e poi doveva essere lui quello con gli ormoni impazziti.
"Disturbiamo?" - ridacchiò il paladino verde facendo capolino da dietro la poltrona.

Ti odio.. ma ti voglio (Voltron/Klance)Where stories live. Discover now