10.

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Non si parlarono per un bel paio di giorni.. Keith era sempre nervoso e si lamentava di qualunque cosa. Molte volte se lo ritrovava davanti la porta della sua stanza con uno sguardo sofferente, ma non diceva nulla semplicemente appena lo notava prendeva e andava via.
"Keith" - lo chiamò lui stufo di quella situazione.
Lo vide fermarsi in silenzio, ma non girarsi.
"Come va?.. n..non ci parliamo da un bel po" - si avvicinò a lui.
"Sto..." - sussurrò stringendosi nelle spalle - "voglio il mio nido.. non riesco a riposare senza quello.. senza..." - si ammutolì aggrottando le sopracciglia.
"Senza?.." - lo incalzò lui cercando di farlo parlare.
"Senza il tuo profumo, idiota.." - ringhiò frustrato.
Spalancò gli occhi incredulo studiandolo poco dopo in silenzio. Riuscì a notare: tutti i segni della stanchezza sul suo volto, il suo continuo cambio di umore e l'isolarsi da tutti. Keith non stava bene.. non era mai stato cosi distante dalla squadra come negli ultimi 2 mesi.. dopo quello che si erano detti lo vedeva raramente alle riunioni.
Cosa stava nascondendo cosi tanto da distruggerlo?...
"Vuoi entrare nella mia stanza e sistemarti nel tuo nido?" - lo guardò sorridendo, doveva tenerlo occupato e una buona dormita lo avrebbe messo k.o. per un paio di ore.
"D..davvero posso? Prometto poi lo porterò nella mia stanza e non ti darò fastidio" - accennò un sorriso catapultandosi in quell'ammasso informe di vestiti e lenzuola. Lo vedeva finalmente sereno come mai in quegli ultimi giorni, il suo viso ora era molto più rilassato e ci impiegò poco a sprofondare nel sonno.
Adesso aveva l'opportunità per vedere cosa stesse succedendo, si intrufolò nella stanza del paladino rosso in cerca di qualcosa che lo aiutasse a capire. Iniziò a girare piano per la stanza guardando sotto al letto e poi nei cassetti non trovando nulla, si fermò però con lo sguardo appena gli saltò all'occhio Rover nascosto male sotto una pila di vestiti.
"Pidge è da settimane che ti cerca..." - lo dissotterrò prendendolo in mano e vedendolo riattivarsi da solo per andare via - "perché Keith ti ha portato qui?.."
Continuò a navigare con lo sguardo per il perimetro della stanza vedendo un quadernino con delle carte spuntare fuori.
"Non sei bravo a nascondere le cose Kogane" - parlò tra se e se mentre prendeva il quaderno e iniziava sfogliare le pagine curioso.
C'erano appuntate date e pensieri, alcuni non riusciva a capirli ma sembrava che tutto parlasse di un'unica cosa.. anzi un'unica persona.. lui..
Notò dei fogliettini cadere appena girò una pagina.
"E queste cosa sono?.." - sussurrò intento a capire sbiancando poi di colpo - "oh Keith.."

Tornò in camera ringhiando e facendo sobbalzare il povero paladino intento a riposare.
"Che cosa sono queste?!" - gridò in preda alla furia e al panico.
"Cosa?.." - lo guardò confuso mettendo poi a fuoco sulle ecografie - "chi cazzo ti ha detto di entrare nella mia stanza!" - ringhiò furioso.
"A chi le hai rubate?!" - vide i suoi occhi scurirsi.. e il volto cambiare.. da rabbia era passato a incredulità e dolore.. lo aveva ferito...
"Dammele Lance.." - si alzò dal nido senza nessuna espressione sul viso - "è un ordine"
Lui fece come gli fu detto rimanendo immobile sul posto, guardandolo sparire subito dopo dietro la porta della stanza.
Aveva creduto di sentire dei singhiozzi di pianto mentre il moro percorreva il corridoio, ma lui si sentiva confuso come dentro un tornado e non sapeva come uscirne indenne.

Pov. Keith
Riposò le ecografie nel quaderno accuratamente come aveva fatto in precedenza cercando Rover con lo sguardo ma non trovandolo più. Stava precipitando e nessuno poteva salvarlo. Nemmeno l'unico che amava..
Si sedette sul letto con una mano sul ventre. Se nessuno lo sapeva.. nessuno poteva impedirgli di fare il suo dovere di paladino.
Abbassò lo sguardo stringendosi nelle spalle. Era arrivato a pensare che le aveva rubate... a chi poi? Allura? Pidge? Gli faceva troppo schifo pensare che fosse suo?.. Che fosse diventato padre?..
Non si rese conto che le lacrime ricominciarono a rigargli il viso mentre i singhiozzi riempirono la stanza. Si era promesso di non piangere, ma non credeva in quella possibile opzione di vita.
"Andrà tutto bene.. ci sono io con te" - si disse da solo fissando un punto vuoto della stanza sussurrando.

Perdono per il dolore e la sofferenza
la inseguono con torce e forconi
E se vi dicessi che è solo l'inizio? 😂 e tranquilli prima o poi capiranno tutti cosa sta succedendo a Keitty.
Xoxo,
Frost ☠

Ti odio.. ma ti voglio (Voltron/Klance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora