CAPITOLO 3

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È già ora di alzarmi, per fortuna mi sento carica visto che sono riuscita a recuperare il sonno perso. Mi alzo dal letto incuriosita dalla radio a tutto volume in cucina, e quando esco dalla mia stanza vedo Luce, più carica che mai, già di prima mattina, che canta e che balla.

- Buongiorno!

- Buongiorno a te, vieni balliamo!

Riesce a contagiarmi con la sua positività e mentre alla radio mandano "Ca plane pour moi" mi lascio andare a questo inizio di giornata, più che positivo a quanto pare.

- Aly questa sera lavori?

- Si certo, se pensi di passare per la partita, magari ti preparo il solito posto.

- Penso di si.

Grazie alla spensieratezza che mi ha trasmesso Luce questa mattina, la giornata è trascorsa piacevolmente e adesso a lavoro iniziamo a preparare tutto per la prima diretta della serie A di questo campionato.

Solitamente in questo locale si riuniscono diversi gruppi, specialmente studenti, questo era un vecchio magazzino che poi Carlo ha saputo riconvertire in quello che si vede oggi. Frequentava anche lui questa università e una volta finita... beh era talmente affezionato a quegli ambienti che non se n'è più voluto staccare, insomma il classico Peter Pan.

- Eccomi qui, carica e pronta!

- Luce non iniziare... ancora è presto, vai a sederti che qui c'è a lavorare. A momenti dovrebbero arrivare anche Tony e Miryam, mi hanno inviato un messaggio per avvisarmi che sarebbero arrivati per l'inizio della partita.

- Che gioia!

Purtroppo Luce e Miryam hanno alti e bassi e spesso non vanno molto d'accordo, visto che entrambe hanno caratteri che vogliono predominare. Alle 17:30 il locale è già stracolmo di gente, tutti a tifare la vecchia signora.

Tutti tranne me, a quanto pare.

- Tutti non fanno altro che parlare del nuovo acquisto, Garcia, ha fatto miracoli in campo con un record assurdo di goal lo scorso campionato.

- Tony per quel che ne posso capire io... buon per voi, coraggio che a momenti inizia, andate a sedervi. Io appena posso vi raggiungo.

Mi allontano ridendo perché mi rendo conto quanto io possa essere oscena a non sapere nemmeno di chi stiano parlando tutti quanti da giorni.

Quando la partita finisce sono tutti soddisfatti dell'ottimo risultato, si sono portati a casa i primi tre punti.

- Carlo se per te va bene io andrei, così magari posso tornare a casa con Luce.

- Certo che puoi, vai pure... buona serata!

In quel breve tragitto Luce non fa altro che ridere e chissà poi per quale motivo.

- Ti sei divertita l'altra sera, alla festa?

- Non mi lamento, tutto sommato Gabriel ha fatto un buon lavoro.

- Sai qualcuno ha chiesto di te, dopo quella serata.

- Di me? Dove vuoi arrivare Luce? Lo sai che non mi interessa.

- Nemmeno se ti dicessi che oggi Gabriel mi ha raccontato che quel gran fusto, si il tizio con cui ti ho beccata in veranda, non ricordo il nome, comunque... ha chiesto di te.

- Ma che dici! Intanto non mi hai beccata proprio con nessuno visto che stavamo solo parlando. E comunque il tizio che dici tu si chiama Alejandro, ma avrai capito sicuramente male, visto che era in buona compagnia, anzi direi ottima.

- Ma come ti è sembrato? Era affascinante no?

- Non saprei. Cioè non si è mai tolto la maschera. Abbiamo fatto due chiacchiere prima che arrivassi tu, tutto qui. So solo che è spagnolo e che aveva un non so che... ma comunque sia non importa, era impegnato!

- Un non so che?

- Si, come dire... ero tesa in sua presenza.

- Mmh, interessante. Aspetta, aspetta! Hai detto spagnolo? Uno spagnolo di nome Alejandro, qui a Torino?

- Ti sembra così strano?

- Non può essere una coincidenza, ma se così fosse me lo avrebbe detto Gabriel!

Inizia a farfugliare cose senza senso, che sicuramente capisce solo lei.

- Luce, comunque sia, lascia perdere. Parlo sul serio, non mi importa chi fosse. Adesso vado a letto, e dovresti farlo anche tu. Mi hai capita? Luce, mi stai ascoltando?

- Eh? Si, si ora vado pure io, prima però devo fare una telefonata. Buonanotte Aly! Ah prima che me lo dimentichi, ha chiamato tua madre, dice che ti ha provato a chiamare diverse volte ma eri sempre irraggiungibile. Domani chiamala ok?

- Sarà fatto. Grazie, ora vado... buonanotte!

Una volta a letto, in sottofondo, sento Luce parlare al telefono con un tono agitato, forse parlerà con Gabriel, chissà cosa è successo, non credo però che stiano litigando.

Senza accorgermene mi lascio andare in un sonno profondo.

REMEMBERWhere stories live. Discover now