CAPITOLO 10

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In redazione, ho iniziato da diversi giorni e sono tutti molto gentili con me. Creare le scalette è quello che più preferisco, ma anche oggi... tutto è finito in fretta.

Per fortuna sul treno il mio posto preferito è libero, molti sono pendolari come me e anche se non ci conosciamo, ci salutiamo comunque con un cenno del capo, vedendoci tutti i giorni ormai.

La musica mi accompagna durante il viaggio di ritorno creandomi una sensazione di quiete.

- Buongiorno!

- Buongiorno!

Un ragazzo sulla trentina, come ogni giorno, si siede di fronte a me, solo che oggi a differenza mia... preferisce andare oltre al saluto di cordialità.

- Studentessa o lavoratrice?

- Entrambi...

- E cosa ti porta a viaggiare tutti i giorni? A me il lavoro!

- Beh... direi entrambe le cose... almeno credo...

- Mmh... interessante!

- Già!

Per fortuna la curiosità finisce lì e io posso tornare alla mia musica.

Il treno puntuale, arriva alla stazione centrale e proprio quando sto per uscire squilla il mio telefono.

- Non dovevi avvisarmi quando arrivavi?

- Lo stavo per fare... stavo uscendo proprio ora!

Alzo gli occhi e lo trovo lì fuori, appoggiato sul cofano della sua auto. Sono sorpresa di vedermelo davanti e corro ad abbracciarlo...eh si! Mi sento proprio a casa qui tra le sue braccia...

Le cose vanno bene, mi sta dando modo di conoscerlo, per potermi anche fidare di lui, anche se evitiamo il più possibile di uscire allo scoperto, per avere più privacy possibile... almeno credo.

- Che ci fai qui? Non avevi detto di avere un servizio fotografico dopo gli allenamenti?

- Si, beh... abbiamo fatto presto. Adesso andiamo, sta iniziando ad affollarsi un po'.

Arriviamo a casa mia e Luce non c'è, ha ben pensato di lasciarmi, come sempre, un messaggio sul tavolo per avvisarmi che non sarebbe tornata a casa anche questa sera.

- Hai fame?

- Si molta!

Per come mi guarda penso che abbia più un altro tipo di fame, le volte in cui ci siamo visti, in queste settimane, siamo stati ben attenti a non restare mai soli.

Si avvicina verso il frigo facendo ben attenzione a sfiorarmi nel passaggio e il mio corpo reagisce a quel tocco, come se fosse una reazione automatica al suo contatto, ma faccio di tutto per ignorarlo.

Inizio a pasticciare in cucina per preparare delle crepes mentre lui si è comodamente sistemato sul bancone per osservarmi indisturbato, assaporando un po' di vino.

Una volta pronte, ci accomodiamo sul divano e porge un bicchiere di vino anche a me, prima di assaggiare la sua crepe.

- Mmh, che profumino!

- Verdetto?

Prende un boccone e inizia ad assaporarlo, emette dei versi facendomi capire che sono stata promossa. Terminiamo contemporaneamente e proprio contemporaneamente ci sporgiamo per posare i piatti sul tavolino, ci troviamo con i volti a pochi centimetri di distanza.

- Proprio come i bambini sei tutta sporca di nutella!

Con il pollice ne pulisce un lato e poi lo gusta.

REMEMBERWhere stories live. Discover now