Capitolo 1

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1 dicembre-Seoul,Corea del Sud
Jimin
~Dormi ancora?! Jimin dobbiamo partire!!~
Le urla di mia madre risuonano nelle mie orecchie e sono insopportabili. Mi alzo solo per non sentirla urlare ancora. Sono così stanco, avrò dormito 6 ore circa. Ogni anno la stessa cosa: il primo dicembre si preparano le valigie e si parte per Seoul, passiamo due mesi a casa della nonna e poi si riparte per casa. Si, è tutto bello quando si arriva, ma il viaggio è così noioso. Per evitare di ascoltare mia madre che parla di come dobbiamo comportarci dalla nonna, metto le cuffie nelle orecchie o dormo.
Il momento più bello è rivedere gli amici: Yoongi, Taehyung, Namjoon e Jin. Inoltre Jhope, che vive nella mia stessa città, se può, viene e passiamo del tempo insieme.
Corro in bagno e mi preparo velocemente. Mia madre ha smesso di urlare per il momento. Scendo giù in cucina per fare colazione. C'è mio fratello Jihyun che sta facendo sparire tutta la colazione in pochi istanti. Mi precipito sulla tavola e prendo quel che è rimasto, rivolgendogli occhiate infuocate. Lui, con la bocca piena, lascia il biscotto che teneva in mano e gentilmente me lo porge. Gli sorrido ancora infastidito e glielo strappo di mano. Posso sembrare un cattivo fratello ma lui è molto peggio di me!
~Avete finito di litigare e mangiare?~
La mamma ci aspetta a braccia incrociate davanti alla porta con le valigie già pronte. Ogni giorno mi stupisce sempre di più la sua velocità nel fare le cose. Si avvicina al tavolo e mette tutto a posto. Noi andiamo fuori e ci infiliamo in macchina. Diamo un caloroso buongiorno a papà e poi arriva la mamma che mette le valigie in macchina e sale.
"Sarà un viaggio lungo e stancante quindi dormirò" penso tra me e me.
Jaehwa
~Amore, ti ricordi di portare il cane fuori?~
《Si papà. Vai pure a lavorare》
~Okay, vado. Buona giornata~
《Grazie anche a te》
Ed ecco un'altra di quelle giornate noiose da sola.
Mi vesto e con Akira,la mia amata cagnolina, esco. Il tempo sembra promettere precipitazioni nevose. Il freddo si fa sentire. L'inverno è la stagione che più preferisco: stare in casa al caldo davanti alla tv a vedere film natalizi, facendo le coccole ad Akira, bevendo cioccolata calda...da sola. Invidio le persone che hanno la possibilità di mangiare insieme, ridere scherzare e giocare. Non ho mai provato l'emozione di scambiare regali con la famiglia, di uscire a giocare con la neve...
Però ci ho fatto l'abitudine, non ci penso nemmeno più tanto, ma poche volte lo desidero. Invidio quelle mie amiche che partono con la famiglia e tornano l'anno e quindi sono costretta a stare qui da sola. Ma va bene anche così...
Quando esco di casa vedo un enorme camion e delle persone che trasportano mobili. Mi avvicino e vedo una signora anziana che sembra in difficoltà con le sue valigie. Mi avvicino:
《Buongiorno signora, vuole una mano?》
~Oh che gentile! Grazie mille. Le mie ossa non sono più forti come prima~
Le sorrido dolcemente e porto le borse in casa. È grande e bellissima.
《Si è appena trasferita?》
~Si, voglio fare una sorpresa ai miei figli e nipoti per questo Natale~
《Ah...che bello》
Poggio le borse a terra.
《Ha bisogno di qualcos'altro?》
~Non preoccuparti. Sono in debito con te~
《Oh non si preoccupi. È tutto a posto. Benvenuta nel nostro quartiere》
Le squilla improvvisamente il cellulare.
~Si dimmi cara~
~Oh c'è una sorpresa! Mi sono trasferita, ora vi dó l'indirizzo~
~Cosa c'è di male? Non alzare così la voce~
~Va bene, ci vediamo qui~
Chiude la chiamata.
~Non l'hanno presa molto bene~
《Oh mi dispiace. Era lontana la sua casa?》
~Beh, più o meno si~
《Ah capisco》
~Posso darti del tè? Per sdebitarmi? Per favore, accetta~
Il suo sorriso mi convince e accetto. Mi invita ad entrare e mi chiede di aspettare in una stanza, quella più sistemata: il soggiorno.
Mi siedo sul divano e attendo il tè...

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