Capitolo 19

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~Scusami...~
Non riesco a dir altro. Scusami?! È l'unica cosa che riesce a dire?!
Mi alzo dal letto ed esco dalla stanza senza guardarlo. Vado in bagno e mi tolgo la maglia. Mi guardo allo specchio. Come è potuto accadere? Era l'unica cosa che non volevo che accadesse. Non riesco a non pensarci. Poi da ubriaca. Me la prendo tanto con me stessa. Dó un pugno sul lavandino. Fa male. Ma quel dolore non supera l'imbarazzo interno. Decido di uscire senza maglia del bagno. Tanto ha visto tutto! Sono completamente furiosa. Entro nella mia stanza. Lui è seduto sul letto senza maglia con le mani sul viso. Quando mi sente entrare, alza lo sguardo e non dice nulla. Cerco una maglia nell'armadio ed esco di nuovo. Vado a lavarmi sperando che una doccia possa chiarirmi le idee.
Jimin
Entra senza maglia nella stanza. Non me lo sarei mai aspettato. Non riesco nemmeno a parlare. Sono stato uno scemo...ma sapevo che avrebbe reagito così anche se glielo avessi detto prima. Non mi muovo dalla sua stanza. Quando le sbollirá la rabbia, ho intenzione di parlarle. Quindi attenderó per tutto il tempo che ci vorrà... Dopo un po' entra in stanza cambiata e con una felpa in mano. La lancia a terra verso di me e dice:~Indossala e vai~
La prendo senza dire nulla. Ci è rimasta davvero male...Non so come risolvere la situazione. Indosso velocemente la felpa ed esco. La vedo seduta sul divano a guardare distrattamente la tv. Mi avvicino a lei e mi siedo accanto. Non dice nulla.
《Jaehwa...》
~Sei ancora qui?~
《Non te l'ho detto perché avrei temuto questa tua reazione...》
~Dovevi dirmelo prima~
《Lo so...ma sarebbe cambiato qualcosa?》
Lei non risponde.
《Jaehwa non fare così...so che è imbarazzante》
~Allora vai via. Se lo sai, lasciami stare~
Non le rispondo. In effetti, potrebbe aver solo bisogno di stare sola. Io le metto imbarazzo, è ovvio. So che lei è molto sensibile quindi dovrei solo andare ora.
《Scrivimi o chiamami quando ti sentirai meglio》
Mi alzo ed esco tristemente da casa sua...
Jaehwa
Sono così in imbarazzo davanti a lui. Non sarei riuscita a parlargli ora come ora. E non so se riuscirò a farlo anche in futuro. Ma ora no...deve starmi lontano. Continuo a guardare distrattamente la tv fino a che mi suona il cellulare. È Kang Jae.
《Dimmi》
<Ehi, come va?>
《Bene..a te?》
<Mh sei sicura?>
《S...》
Un singhiozzo. Una lacrima.
<Jaehwa cosa è successo? Arrivo subito>
《Kang Jae...non venire...voglio stare sola...》
<Allora raccontami almeno>
《È imbarazzante...》
<Non essere in imbarazzo davanti a me>
《...Jimin...cioè io...》dopo un lungo sospiro glielo dico.
<Omo...immagino come tu debba stare. Perché non te l'ha detto prima?>
《Perché sapeva come avrei reagito》
<Mh...e ora cosa farai?>
《Non voglio vederlo per un po'》

*2 giorni dopo*
È la Vigilia di Natale. Non sono andata a casa di Kang Jae sapendo che Jimin era ancora lí. Non ci siamo visti per niente. Mi ha scritto solo una volta "ehi" ma, avendo visto che non ho risposto, non mi ha più scritto. Sto meglio ora, devo accettare che sia successo. Ma non so se ripresentarmi davanti a Jimin. È ancora imbarazzante per me. Non saprei come comportarmi. Ma non posso nemmeno nascondermi da lui per sempre. Credo che andrò da Kang Jae. Prendo Akira ed esco. Mio padre è già uscito da un po', non sono sicura che ci sia oggi, spero che possa avere qualche ora libera almeno alla Vigilia e a Natale.
Mi chiudo la porta alle spalle decisa, più o meno. Vedo Jimin e sua nonna uscire. Cazzo...é tornato...Mi volto per non farmi vedere. Ma la nonna ha una vista a raggi x. E anche questa volta urla il mio nome. Le sorrido ancora una volta forzatamente. E lei chiede nuovamente a Jimin di salutarmi. La scena dell'altra volta si sta ripetendo con una differenza: Jimin mi saluta con un caloroso sorriso. Quel sorriso mi scioglie sul momento. Saluto con un gesto della mano.
<E tuo padre? C'è oggi?>
《Non lo so in realtà...》
<In ogni caso vuoi passare la Vigilia con noi?>
Cazzo...quella domanda proprio non me l'aspettavo...
《Oh non si preoccupi...》
<Su dai! Cosa fate tu e tuo padre soli?! Venite a mangiare da noi!>
~Si, infatti. Siete i benvenuti~ aggiunge Jimin.
Si sta comportando come se non fosse successo nulla. E mi dá fastidio.
《O...okay...ci saremo...》
<Perfetto! Vuoi venire a fare la spesa per stasera con noi?>
Annuisco indecisa. Come dire di no ad una signora così raggiante?
Evito Jimin tutto il tempo. Mentre torniamo a casa con le buste pesantissime, Jimin prende la busta che sto portando, toccandomi la mano. Lo guardo e mi sorride dicendo: ~Dai a me~
《Faccio da sola》sussurro stizzita.
~Tu ed io. In camera mia, dopo~
Diventa immediatamente serio. Entro salutando la mamma di Jimin.
<Jihyun quindi rimane con gli amici oggi?> chiede la nonna. La mamma di Jimin annuisce.
~Nonna, io e Jaehwa andiamo un attimo in camera mia~
La nonna sorride e mi fa l'occhiolino. Aish, fraintende sempre...
Jimin mi trascina tenendomi il polso.
《Piano!》
Ci ritroviamo nella sua stanza. È carina e accogliente. Ben ordinata, devo dire. Poi torno in me e mi torna anche l'imbarazzo. Abbasso la testa.
~Jaehwa, vuoi ancora continuare così? Non vuoi superare l'imbarazzo?~
《Facile parlare per te che hai solo guardato lo schifo che sono》
~Cosa? Schifo?~
Attimo di silenzio.
~Jaehwa...stai facendo tutto questo perché ti vergogni del tuo corpo? Stai scherzando vero?~
Scuoto la testa in un 'no' imbarazzato.
Mette le mani sulle mie spalle.
~Ah Jaehwa...come puoi vergognarti del tuo corpo? Come puoi definirti schifo se sei la persona più bella che abbia mai visto?~
Alzo lentamente lo sguardo. Mi sta sorridendo.
~Se è per questo, potevi dirlo subito. Ti avrei subito detto che amo tutto di te e del tuo corpo. Pensi che non abbia provato nulla vedendoti? Stavo impazzendo...Sei così bella. Mi basta vederti così e già impazzisco. Non voglio mai più sentirti dire che fai schifo Jaehwa. Mi arrabbio sul serio.~
Dopo tutto questo discorso mi rendo conto di una cosa: ha detto che ama ogni parte di me.
《Cos'hai appena detto? Tu...ami...ogni parte di me?》
Lui annuisce.
~Io ti amo, Jaehwa~
Dopo le sue mani passano dalle mie spalle ai fianchi e mi stringe in un dolce abbraccio. All'inizio rimango ferma poi lentamente sposto le mie braccia intenta a ricambiare l'abbraccio.
《Non...lo farò più...》
Lui mi accarezza dolcemente i capelli.
~Così mi piaci: decisa~
《Quindi quando sono insicura non ti piaccio?》
Mi stacco e incrocio le braccia al petto, fingendo di essere offesa.
~Ah sei in vena di dire cazzate oggi eh? Ti ammutolisco subito~
Lo guardo cercando di capire cosa intendesse ma, quando le sue labbra incontrarono le mie, lo capii subito.
Chiudo gli occhi e mi lascio trascinare dal bacio, mi cinge la vita, un sorriso mi spunta sulle labbra. Dopo quel bacio, poggia la fronte sulla mia e mi guarda intensamente. Si sentono solo i nostri respiri affannati dopo quel lungo bacio.
《Non dovremmo farlo a casa tua...c'è tua nonna fuori che potrebbe di nuovo vederci》
~Tanto già ci ha visti una volta. Ma se proprio ti dá fastidio, usciamo~
《Cosa?》
Mi prende per mano e mi trascina fuori dalla stanza e avvisa la mamma che stiamo uscendo.
《Cosa fai?》
~Voglio recuperare il tempo perso in questi due giorni senza di te~

The new neighbourWhere stories live. Discover now