Capitolo 14

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~Scusami...~
Non dico nulla. Abbasso solo la testa.
<E tu che ci fai qui?>
~Muto. Non mi sembra il momento di discutere. Sono venuto per Jaehwa~
Rivolgendosi poi a me:~Jaehwa...sono stato uno sciocco...~
《Non parlare senza sapere la prossima volta》
~Lo so...Non lo farò più...~
《Va bene...ora puoi andare》
~Ma Jaehwa...~
Non voglio far vedere quanto sono debole ora. Voglio che vada via.
《Vai...Non è il momento ora》
Lo guardo negli occhi dispiaciuta. Lui si volta e se ne va.
<Vuoi che andiamo a casa?>
《Voglio rimanere un altro po' qui》
<Fa freddo. Sei sicura? Andiamo a casa mia allora. È più vicina>
Lo guardo e poi annuisco.

<Entra>
Mi accomodo in casa sua. Non lo facevo da molto tempo. Non è cambiato nulla in casa sua. Il mio sguardo cade poi sulla sorellina di Kang Jae. La adoro così tanto. E lei non si staccava mai da me, togliendomi il tempo libero con Kang Jae; mi divertivo a vederlo a braccia incrociate e col viso imbronciato.
Mi spunta un sorriso sulle labbra. La bambina, Jeona, corre verso di me a braccia aperte.
-Unnieeee!!-
Mi abbasso e la accolgo tra le mie braccia. Mi stringe forte, quasi da togliermi il respiro.
<Ehi smettila. Lasciala respirare un po'!>
《Lasciala stare! Non ci vediamo da tempo》
Kang Jae si ammutolisce. Continuo a stringerla tra le mie braccia.
-Perché sei scomparsa?! Avevi detto che saresti stata con me per sempre-
《Ma infatti sono qui ora. Scusami se sono andata via...Non è stata colpa mia》
Guardo Kang Jae che si sente chiamato in causa. Sposta lo sguardo da me.
《La tua unnie verrà a trovarti più spesso》 e le faccio l'occhiolino.
Sembra così felice. Mi è mancata tanto.
-Giochiamo! Giochiamo!- urla entusiasta, prendendomi per il braccio e portandomi nel soggiorno.
Lí vedo la mamma di Kang Jae e la saluto con un veloce inchino, essendo trasportata ancora da Jeona.
=Da quanto tempo Jaehwa. Tutto bene?=
La madre di Kang Jae è sempre stata così dolce con me. Mi mancava anche lei e il suo sorriso contagioso.
《Sisi. A lei?》
=Ci manchi un po' ma tutto bene=
Arrossisco leggermente.
=Vuoi qualcosa?=
《Oh no grazie》
<Vi siete rubate Jaehwa eh? Posso prenderla in prestito un attimo?>interviene Kang Jae.
=State di nuovo insieme?=
《Oh no,signora. Siamo...amici ecco》
La signora annuisce. Sembra dispiaciuta. Beh, non è di certo colpa mia se è successo questo.
《Arrivo subito》
Vado da Kang Jae che mi guida nella sua stanza.
<Su siediti. Spiegami un po' cosa ha detto tuo padre>
Gli racconto tutto cercando di non piangere.
<Capisco...Beh, non hai torto. La mamma dovrebbe essere più importante e lui dovrebbe rinunciare per almeno qualche ora al lavoro, ricordando per un attimo con te la mamma>
Le sue parole mi fanno sentire meglio.
《Grazie...》
<Di cosa? Siamo amici,no?>
Lo guardo. Poi annuisco con la testa.
<Io domani ci sarò. Non ti lascerò sola. Fortuna che ti ho incontrata. Avevo già intenzione di dirtelo. So che è una ferita ancora aperta per te e che sarà difficile da ricucire. È difficile da accettare...So che avresti preferito che ti vedesse sposata, volevi vederla giocare con i tuoi futuri figli. Lo so...ricordo quante volte abbiamo desiderato tutto questo>
Le mie lacrime scendono velocemente.
《Vuoi vedermi riempita di lacrime, stronzo?》dico, cercando di sdrammatizzare. Gli tiro un leggero pugno sulla spalla. Lui mi sorride.
<Vuoi rimanere qui a cenare e dormire? C'è la stanza degli ospiti libera o puoi dormire con Jeona>
《Non preoccuparti. Non devi.Torno a casa》
<Sei sicura di voler tornare ora? Avvisa tuo padre>
《Non voglio parlargli》
<Ed è per questo che voglio che tu rimanga. Non vorrei che litighiate ancora e tu stia ancora male>
《Mmh...》
Alla fine cedo e annuisco. Lui sembra molto felice.
<Usciamo un po'?>
《Spero che tu non stia approfittando di questo momento per provarci con me》
Lui mi prende la mano.
<Ho capito di aver sbagliato e ho capito un'altra cosa: voglio rimanere tuo amico. Starti accanto. Come facevamo da piccoli quando eravamo ancora innocenti e l'amore ci appariva ignoto. Possiamo tornare a quei tempi?>
《Cos'è? Vuoi tornare bambino?》esclamo ridendo.
<Beh, non sarebbe male>
《Scemo! Se è così, si, voglio tornare anch'io a quei tempi. Spero di non pentirmene》
<Quindi è un si?!>
Annuisco. Lui si getta tra le mie braccia sorridente.
《Ehi ehi! Non ti ho mica detto di si ad una proposta di matrimonio!》
<Per me questa tua risposta vale molto di più. Mi basta averti accanto per stare bene>
《Smettila di fare il filosofo. Andiamo a prendere un po' d'aria》
Ci alziamo all'unisono e usciamo. Prima, Kang Jae avvisa la mamma che rimango qui a dormire. È così felice e anche Jeona.
Passeggiamo tranquillamente per il quartiere. È molto tranquillo. Finché non sentiamo dei ragazzi ridere. Scorgo un gruppetto di ragazzi ma non ci faccio caso.
~Jaehwa?~ quella voce familiare dice il mio nome. Le risate dei ragazzi si fermano e tutti ripetono a bassa voce il mio nome con tono interrogativo.
-Ah lei è la vicina di cui ci hai parlato?- dice uno di quei ragazzi.
Poi lo vedo: Jimin. Rimango sorpresa. Me lo ritrovo anche in un quartiere che non è il mio?! I ragazzi si avvicinano.
-Mh, niente male- dice uno guardandomi dall'altro in basso.
Kang Jae mi si piazza davanti.
<Cosa volete?>
-Oh nulla nulla. Siamo amici di Jimin. Jimin però non sapevamo che ci stessi provando con una ragazza fidanzata-
~State muti! Smettetela!~
Lui si avvicina. Io evito il suo sguardo. Poi gli chiedo:《Cosa fai qui?》
~Qui abita uno dei miei amici. E tu?~
《Sono...andata a casa di Kang Jae》
~Ah...capisco...Andiamo ragazzi~
Alzo la testa e lo vedo spingere i suoi amici che ancora mi fissano. Mi sento a disagio con tutti quegli sguardi su di me.
<Che tizi strani...>
《Mh..》
<Ehi, qualcosa non va?>
《Oh, a me? Nulla. Continuiamo a passeggiare》
In questo momento avrei voluto passeggiare con Jimin. Nonostante la sua stupidità e il suo parlare senza ragionare, provo qualcosa per lui. Ma non voglio affrettarmi a dire queste cose. Non so cosa ne pensa lui...
《Kang Jae》
<Dimmi>
《Andiamo a comprare dei fiori per mia madre? E anche qualche candela profumata. A lei piacevano molto quelle all'essenza di vaniglia》
<Certo. Andiamo>
Lui mi sorride e ci dirigiamo verso il negozio apposito.
Devo cercare di liberare la mente e distrarmi...da Jimin...

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