Capitolo 10

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Jaehwa
Avevo così bisogno di lui in quel momento.
Ora mi sento meglio. Sono ancora sdraiata sul divano, Jimin continua a dirmi di riposare e di non sforzarmi troppo per evitare di svenire di nuovo.
È così dolce a preoccuparsi per me nonostante quello che gli abbia detto. Gli avrò chiesto scusa cento volte e lui cento volte mi ha detto di non preoccuparmi e riposare. Sono passate due ore da quando mi sono sentita male e lui per due ore è rimasto accanto a me. Continuava ad accarezzarmi i capelli, mi sentivo un po' a disagio all'inizio ma ora è davvero piacevole. Questo mi fa sentire meglio.
~Vuoi mangiare qualcosa? Ti senti bene?~
《Jimin...calmati, ti ho già detto che sto bene》gli dico sorridendo.
Lui sospira.
《Stai tranquillo》dico, accarezzandogli una guancia. Lui rimane sorpreso dal mio gesto improvviso, mi prende la mano e la toglie dal suo viso.
《Oh, è la prima volta che vedo Park Jimin così a disagio. Ed è la prima volta che lo fai notare tanto》
~Ehi non è vero!~
Incrocia le braccia al petto, offeso.
《Aigoo,ancora con queste sfide》
Scoppio a ridere per la sua faccia buffa.
~Ma cosa ridi?!~
《Sei così buffo e allo stesso tempo carino》
~Cos?~
《Piace anche a me vederti a disagio e con le guance arrossate》
~Cosa? Le guance...?~
Si tocca il viso e mi guarda sorpreso. È davvero rosso in viso e mi piace vederlo in queste condizioni; le stesse in cui lui piace vedermi.
~Aish, smettila! Sei tu che mi metti in certe condizioni!~
《Oh la colpa sarebbe mia ora?! Pfft...》
~A questo punto è il mio turno~
《Cos-》
Mi dá un bacio sulla guancia improvvisamente. Poi mi guarda le labbra.
《No,Jimin》
Lui mi sorride e si avvicina.
<Jaehwa!>
La voce della nonna irrompe nella casa. Jimin si allontana subito da me cadendo a terra e io, a bocca aperta, cerco di aiutarlo ad alzarsi.
<Oh scusate!>
La signora Cha si copre gli occhi con le mani. Sono ancora più in imbarazzo; la nonna di Jimin ci ha visti.
~Oh nonna...Non ti preoccupare...p-potevi anche bussare eh...~
<Scusate, scusate. Io vado allora>
《No no, entri pure!》
Mi alzo dal divano.
~Jaehwa, ho detto di rimanere nel letto~
《Muto. Hai già fatto abbastanza》 gli sussurro all'orecchio furiosa.
Mi guarda in silenzio; sembra non aver capito che se la nonna ci ha visti in quel momento è per colpa sua che deve fare lo scemo!
《Vuole qualcosa signora Cha?》
<Oh no cara. Ero solo venuta a vedere come stavi>
《Ah, come vede, è tutto a posto. Sto molto meglio ora grazie alla medicina che mi ha preparato. Nemmeno un po' d'acqua signora Cha?》
<Ma no grazie. Sono contenta che andiate così tanto d'accordo. Vi lascio soli, se vuoi Jimin cena anche qui dato che Jaehwa è sola>
Le mie guance saranno sicuramente dipinte di rosso, le sento andare in fiamme.
《Non importa. Sono sola quasi ogni sera quindi va bene così 》
In realtà un po' di compagnia non farebbe male, ma se Jimin si deve comportare ancora così, assolutamente no!
~Poi vi chiamo per farvi sapere~
Lancio uno sguardo di rabbia a Jimin. Lui ricambia con un sorriso. Che stronzo...
<Va bene, allora vado. Abbi cura di Jaehwa eh!>
~Certo, nonna~
<Jaehwa, stai attenta. Lui è pazzo>
~Nonna!!~
La nonna mi sorride maliziosamente e il mio imbarazzo è alle stelle. Esce di casa e tiro un sospiro di sollievo. Dopo vado da Jimin per tirargli un pugno sul braccio.
~Ahi!~ urla, massaggiandosi il braccio colpito.
~Ma posso almeno rimanere qui a cenare? O c'è tuo padre?~
《Non c'è nessun-》
~Grande! Allora cosa mi preparerai?~
《Non ho detto mica che puoi!》
~Daii. Sei in debito con me per il pugno che mi hai appena lanciato!~
《Oh e tu sei in debito per il bacio di oggi compreso il tuo comportamento da stronzo e la figura che mi hai fatto fare davanti a tua nonna. E ora? Come la mettiamo?》
~Aish...va bene, allora vado~
Si volta e, strisciando i piedi a terra, si avvia verso l'uscita.
Sbuffo e lo trattengo, fermandolo.
《Va bene ma comportati bene》
Lui annuisce soddisfatto.
《Cosa facciamo fino all'ora di cena?》
~Hai la playstation?~ mi dice con un sorriso malizioso.
Ah, i maschi!
*Un'ora dopo*
Sta giocando a quella maledetta playstation da un'ora ormai!
~Ma cosa fai?! No no! Di là di là!~
Sto sbuffando da dieci minuti per fargli capire che mi sono scocciata ma non mi sente proprio.
《Mi arrendo》dico disperata.
~Cosa hai detto?~ dice, continuando a guardare lo schermo.
《Ah ora mi senti!》
~Mmh~
《Vado a lavarmi》
Mi alzo e vado in bagno. Lui non mi guarda nemmeno.
Finisco di lavarmi e indosso l'asciugamano. Esco di soppiatto per non farmi vedere. Mi affaccio nel soggiorno e vedo che sta ancora concentrato a giocare. Allora mi dirigo tranquillamente nella mia stanza. Sto per togliere l'asciugamano quando Jimin irrompe nella stanza,dicendo: ~Ehi Jaehwa? Quando si...Oh~
Sbarro gli occhi e mi copro il più possibile,voltandomi poi di spalle.
《Sei pazzo?!》
~Cosa c'è di male? Volevo sapere quando mangiamo~
《Quando finisco di cambiarmi》
~Okay, allora aspetto~
Sento i suoi passi venire verso di me. Si siede sul letto e osserva la stanza fino a posare gli occhi su di me. Mi imbarazza, come sempre.
《Cosa ci fai ancora qui?!》
~Ho detto che avrei aspettato. E aspetto~
《Non scherzare! Esci subito fuori!》urlo, indicandogli con una mano la porta e reggendo l'asciugamano con l'altra.
~Sei davvero stupenda in asciugamano~ dice, osservandomi.
《Stronzo pervertito! Esci fuori!》
Questa volta mi avvicino e lo tiro per il braccio, buttandolo fuori.
~Ehi piano! Attenta ancora ti cade~
《Cosa?》
Mi fissa il corpo. Si riferisce all'asciugamano. Arrossisco ancora di più e poi gli chiudo la porta in faccia.
《Mi sto cambiando! Non provare ad entrare!》
Non risponde. Per qualche minuto aspetto dietro la porta con le orecchie tese. Poi sento i suoi passi sempre più lontani dalla mia stanza. Sospiro. Decido di indossare la mia vestaglia da notte, non mi vergogno più ormai con una persona del genere. Esco e mi dirigo in soggiorno. Lo vedo sdraiato sul divano, con il braccio che regge la testa. Quando mi sente, si volta e mi sorride.
《Pensavo di trovare almeno la tavola pronta》
~Non siamo in un film~ mi dice,ghignando.
~Bellissima la vestaglia~
《Attieniti dai commenti. Soprattutto quelli perversi che vagano nella mente》
~Ehi! Non farmi così cattivo e dalla mente contorta~
《Ah scusami ma non ero di certo io quello che voleva assistere alla scena di una ragazza che si vuole vestire in santa pace!》
Chiede scusa e poi si alza fissandomi ancora.
《Non si accettano nemmeno sguardi del genere》dico incrociando le braccia al petto.
~Pfft, chi ti guardava? Ho fame~ esclama mettendo la mano sulla pancia.
《Aish, come marito faresti davvero schifo》
~Provare per credere~ dice e mi fa l'occhiolino.
《Cosa diavolo d-dici?》rido imbarazzata.
~Ti piacerebbe?~ mi rivolge questa domanda con un sorriso perverso. Mi avvicino per dargli un pugno ma mi prende il polso.I nostri sguardi si scontrano.
In questi casi penso che non sarebbe male provare per credere...
Si avvicina pericolosamente alle mie labbra...forse so cosa sta per fare...

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