Capitolo 3

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Alla fine ho scelto di far loro da guida turistica del mio quartiere.
E credo sia stata una pessima idea.
Sono completamente a disagio, Jimin non dice nulla, Jihyun ogni tanto spalanca la bocca in un urlo di meraviglia e commenta la bellezza del mio quartiere soprattutto nel periodo natalizio. E io che mi limito a sorridere.
<Allora Jaehwa...vivi con la tua famiglia?>
《oh...ah...si》
<E quel cane super carino è tuo?>
《Si, è la cagnolina che più mi sta vicino ahah...》
sto ridendo come una scema a qualcosa di cui non c'è molto da ridere.
~Come si chiama?~
Ed ecco che per la prima volta sento la sua voce.
《A-Akira》
~C'è qualcosa che non va? Non stai parlando mica col presidente che sei così a disagio~
Le sue parole mi stupiscono.
È stronzo. Abbastanza stronzo.
《Io a disagio?...》
Mi guarda quasi mi stesse biasimando delle cazzate che sto dicendo.
《Okay, io non sono una persona molto aperta alla socializzazione con la gente quindi sono effettivamente a disagio.》
Il suo sguardo non è più di biasimo ma di comprensione.
~Capisco~
《Oh davvero?》
Rimprovero me stessa per l'esclamazione appena urlata.
~Ehm..si davvero. In fondo non sono tanto diverso da te ma non mostro di essere a disagio~
Quindi è a disagio?! Bene..
《Ah okay...》
Dopo un po' di silenzio:
《Il nostro giro finisce qui...》
<E casa tua? Non ce la mostri?>
~Jihyun!! Ma cosa dici?!~
Sorrido forzatamente.
《Non preoccuparti. Non c'è nessuno a casa, se volete vi offro qualcosa》
~Non fa niente,grazie. Jihyun sa sempre come essere invadente nella vita della gente!~
Guarda male il fratello.
Una scena abbastanza comica.
<Ma che ho detto di malee?!>
~Prima che spari altre stupidaggini, torniamo a casa~
<Pfft...sai sempre come far annoiare la gente>
《Non dire così a tuo fratello, Jihyun》
Quante frasi sto dicendo oggi senza prima pensare?!
Jimin mi guarda sorpreso della mia risposta.
~Ehm...su andiamo dai. Grazie Jaehwa~
Prende suo fratello per il braccio e lo trascina con sè. Jihyun mi saluta velocemente e, prima che possa vederli entrare, apro la porta di casa ed entro.
Mi getto come un sacco di patate e Akira mi salta in braccio scodinzolando.
《Aigoo...come devo fare Akira? Fortunatamente rimarranno solo per due mesi...Quel ragazzo è così strano ma allo stesso tempo così simile a me...》
Il campanello suona.
《Chi è ora?》dico liberandomi da Akira che non vuole scendere da me.
《Si?》
Apro e trovo davanti a me Jimin con un piatto di non so cosa.
《Oh...Jimin...》
Mi sistemo i capelli inguardabili dopo essermi buttata sul divano e lo faccio entrare.
~La nonna mi ha detto di portarti questi. Sono dolci fatti da lei, ci tiene a farteli assaggiare.~
《Oh che gentile...Non doveva》
~Accettali.~
Prendo il piatto e lo poggio sul tavolo.
《Vuoi..qualcosa? Un po' di coca? o qualcosa da mangiare》
~Aah non bevo coca da secoli. Beh...se vuoi..~
《Oh certo. Aspetta in soggiorno sul divano se vuoi》
Lui annuisce e mi volto verso il frigorifero.
Quando torno con un bicchiere di coca tra le mani, lo vedo giocare con Akira.
Il mio cuore inizia a battere velocemente. Non so cosa voglia dire questa sensazione ma vedere lui giocare con la mia cagnolina, mi fa spuntare un sorriso spontaneo sulle labbra.
Lui alza lo sguardo su di me e sorride.
Dio...ha un sorriso stupendo..
~Oh scusa...mi è saltata addosso e...Non ho potuto fare a meno di giocare con lei~
《Fa sempre così, non preoccuparti, non è un cane privato ahah》
Sorride ancora...Il mio cuore...
Jaehwa ma cosa dici?! Torna in te.
Gli porgo la coca cola e la sua mano sfiora la mia.
Ed è così che accadde un casino:
non so cosa mi sia preso in quel momento, ma il mio stupido instinto mi fa ritrarre la mano dal bicchiere e la coca cola si riversa tutta sul suo pantalone fino a colare a terra.
《Omo! Perdonami! Scusa non volevo!》
Lui si guarda i vestiti a bocca aperta. Poi chiude gli occhi stringendoli e li apre cercando di restare calmo.
Corro a prendere un panno e, imbarazzata, tento di pulire il pantalone.
Ed ecco che lui è ancora più sorpreso da quello che sto facendo.
Mentre continuo a scusarmi, la mia mano finisce in un punto in cui non doveva finire (potete immaginare quale).
~Oh...ehm...lascia stare, non preoccuparti~
Mi prende la mano e la allontana da lí e io la ritraggo velocemente. Sento le guance andare a fuoco, sarò rossa come un peperone.
《Cosa sto combinando?!》
Metto le mani sul viso per coprirlo dalla vergogna. Mi siedo a terra a gambe incrociate e rimango così cercando di mandar via l'imbarazzo.
~Certo che sei davvero strana~
Lo sento ridere.
Mi prende le mani e le sposta dal viso. Sento le guance ancora più a fuoco.
《Oh...sono una combina-guai...Non so fare altro...》
~Secondo me no. Sei carina quando arrossisci~
《Cosa?! Chi stava arrossendo?!》
Volto la testa dall'altra parte e la colpisco con le mani cercando di togliere inutilmente quel rossore.
~Hai qualcosa con cui posso cambiarmi?~
《Ah si...ti porto subito qualcosa se la trovo. Vai in bagno a lavarti e poi ti porto un pantalone e una maglia puliti》
~Grazie~
Annuisco e corro nella stanza di mio padre alla ricerca di qualche pantalone da dargli momentaneamente...

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