Capitolo 13

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Jimin
Decido di tornare a casa e per un po' non farmi vedere da lei. Chissà come reagirà e come tenterà di farsi perdonare. Lo sto facendo anche come conferma dei suoi sentimenti. Alcune cose che si dice da ubriachi possono essere verità e voglio sapere se quello che ha detto Jaehwa è vero. Se ci tiene davvero a me, torna,no? Spero che questo funzioni. Torno a casa.
<Park Jimin!!>
La voce della mamma mi urla non appena apro la porta.
《Come fai a sapere se sono io se nemmeno ti sei affacciata a vedere?!》
Mia madre è sorprendente.
<Perché siamo tutti in casa!! E l'unico a mancare sei tu!>
Beh, forse il problema non è mia madre ma io e la mia stupidità nel capire certe cose.
《Ah...》
Corre verso di me prendendomi dell'orecchio.
<Tu! Piccola pulce! Che hai combinato questa notte?!>
《Mamma...aahii! Lasciami spiegare! 》
<Spiega! Voglio sapere!>
《Se mi lasci l'orecchio, parlo!》
<Ah ora mi minacci anche?!>
e continua a tirarmi l'orecchio.
~Byun Kang Shim!! Lascia mio nipote!~
Le urla della nonna bloccano la mamma che finalmente lascia il mio povero orecchio. Mi sento morire.
《Aish che dolore!》
Mi rivolge uno sguardo minaccioso e mi ammutolisco, finendo di lamentarmi.
~È rimasto a casa della vicina! Non stava bene ieri ed è rimasto lí per evitare che si sentisse ancora male. Non parlare senza sapere!~
<Ah...mamma>
~Lascialo stare. Piuttosto Jimin...~dice rivolgendosi a me ~Come sta la nostra Jaehwa?~
《Oh...molto meglio. Abbiamo cenato tranquillamente e ha dormito bene》
Sulle labbra della nonna si dipinge un sorriso quasi perverso e molto spaventoso.
~Successo niente?~
《Aigoo, nonna! Certo che no!》
Sono in imbarazzo.
<Perché quell' espressione mamma?>
~Muta tu! Dovrei punirti per questa mania di picchiare i tuoi figli!~
<Mamma! Anche tu facevi così!>
~Non mi urlare contro. E poi erano altri tempi~
<Aish>
La mamma a volte si comporta come una bambina. Sbattendo i piedi sul pavimento, va in cucina.
~Vuoi fare colazione?~
《Già fatta, ecco perché sono venuto solo ora. Vado in camera》
La nonna annuisce con un sorriso.
Quando entro in camera, mi squilla il cellulare. È già Jaehwa? Le mie speranze svaniscono quando vedo che è Jhope.
《Jhope! Come va?! Dove sei?》
<Dove sei tu!? Vieni a casa di Jin Hyung per qualche giorno. Puoi?>
Ci penso un attimo. Poi faccio un sorriso malizioso per il pensiero che mi è appena balenato in mente.
《Ovvio! Arrivo subito!》
Chiudo la telefonata e mi cambio.
Ho pensato che in questo modo Jaehwa non mi vedrà di sicuro e, se tiene a me, verrà a cercarmi,magari dalla nonna.Dopo essermi cambiato, corro dalla nonna col fiatone.
~Cosa succede? Stai male da qualche parte?~
《Oh no no. Nonna...devi farmi un favore: io devo andare dai miei amici per qualche giorno, vi chiamerò ogni tanto ma tu in cambio mi fai sapere se Jaehwa viene a cercarmi?》
~Oh, cos'è? Va bene dai. Ma ricordati di chiamare almeno una volta al giorno! Altrimenti starò muta~
Annuisco e ringrazio la nonna.
Mi affaccio alla porta, guardando la casa di Jaehwa. Non è fuori. Corro subito via, riuscendo a non farmi vedere.
Jaehwa
Sto guardando un po' di televisione ma non sto seguendo per niente il drama perché sono distratta dal pensiero di Jimin.
Intanto arriva mio padre. Mi alzo per accoglierlo.
《Ciao papà!》
<Oh ciao cara. Sei sveglia?>
Annuisco con un sorriso.
<Hai mangiato stamattina?>
《Ovvio e tu? Vuoi mangiare qualcosa?》
<Sono a posto. Vado nel mio ufficio per finire del lavoro>
《Va bene papà. Ti porto un tè?》
<Mmh, si, mi piacerebbe>
Gli sorrido e lui si dirige verso l'ufficio. Il mio sorriso sparisce quando anche lui sparisce dietro la porta. Anche quando papà è qui, non passiamo il tempo insieme. Entrambi siamo in stanze diverse, dice che non lavora, che torna, ma invece è come se non fosse in casa. Gli preparo il tè e glielo porto.
《Papà...hai tanto da fare?》
<Si, tesoro. Ah domani non ci sarò per tutta la giornata>
《Cosa?!》
Ma domani...è l'anniversario della morte della mamma...
<So che non sarò presente all'anniversario ma ho qualcosa di urgente da fare>
《Qualcosa di più importante della mamma?!》
Papà mi guarda dispiaciuto.
《Perché?! Papà! Non puoi farmi questo! Nemmeno alla mamma! Sei davvero insensibile!》
Le lacrime mi scendono lungo le guance ed esco dal suo ufficio. Prendo la giacca ed esco. Sono furiosa. Corro spingendo i passanti senza guardarli in faccia. Mi allontano molto dal quartiere senza accorgermene.
~Jaehwa...~
Mi fermo. Quella voce...
Alzo lo sguardo. Jimin...
Non dico nulla. Lo abbraccio e continuo a piangere.
~Cos'è? Ti dispiace così tanto da piangere e venire a cercarmi fin qui? Mi hai seguito eh?~ dice ridendo.
《S-stai scherzando?! Stai dicendo sul serio?! Pensavo di poter contare su un tuo abbraccio, sulle tue parole! E tu pensi che io pianga per questo! Bastardo! Vai a fanculo!》
Mi rendo conto dopo delle mie parole ma non me ne pento ora. Sono troppo furiosa e fuori di me.
~Ehm...~
Non gli faccio terminare la frase che me ne vado.
~Jaehwa!~
Lo ignoro completamente e continuo ad allontanarmi senza guardare dove vado.
Mi infilo in un vicoletto, mi siedo a terra e continuo a piangere con la testa sulle ginocchia. Sto così male...
《Mamma...scusami...》dico tra i singhiozzi.
Alzo la testa e fisso il muro difronte a me. L'immagine di mia madre mi appare davanti. Le lacrime mi appannano la vista. Poi vedo una mano tesa verso di me.
<Tirati su...Jaehwa>
Alzo la testa cercando di capire chi è.
《Kang Jae...》
Mi sorride. Gli prendo la mano e mi alzo.
<Vieni qui>
Mi abbraccia e mi stringe forte. Lo lascio fare. Ne ho bisogno ora.

15 dicembre. Il giorno della morte di mia madre. Il Natale più brutto della mia vita.
14 dicembre. L'ultima volta che la vidi. E mi pento di non averla abbracciata allora...di averla salutata...ma chi sapeva che sarebbe stata l'ultima volta?

<Domani verrò io con te>
Alzo lo sguardo.
《Tu ricordi?》
<Sono cose indimenticabili...permettimi di stare con te almeno domani>
Annuisco. Avrò qualcuno con cui ricordare la mamma. Anche se la ricordo ogni giorno.
Ci sciogliamo da quell'abbraccio.
<Su, non piangere ancora>
《Papà non ci sarà...》
<Oh...>
Non diciamo altro. Ma qualcosa interrompe quel momento, o meglio qualcuno. Jimin è lí in piedi con gli occhi lucidi.
~Scusami...~

The new neighbourWhere stories live. Discover now