Capitolo 11

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Si avvicina pericolosamente alle mie labbra...forse so cosa sta per fare...ma lo interrompo sussurrando:《Mi stai facendo male il polso, Jimin》
Lascia il polso. Stavo per tirare un sospiro di sollievo, ma poi sento il suo braccio stringermi la vita. Mi spinge a sé e mi guarda intensamente negli occhi con un mezzo sorriso.
《Ma perché sei così?》gli dico imbarazzata.
~Sono fatto così, mi dispiace~
《Si, ma mi metti sempre a disagio. Mi dá fastidio questo》protesto, cercando di distrarlo da quello che stava per fare.
~Non mi sono mai comportato così ma davanti a te cambio totalmente.È colpa tua~
《Ah anche? pfft》volgo lo sguardo da un'altra parte. Lui si sposta cercando di guardarmi negli occhi ma continuo ad ignorarlo.
~Okay, dai, mangiamo~
Sta per lasciare la mia vita ma qualcosa mi spinge a prendergli il braccio e a tenerlo stretto a me. Lui rimane sorpreso dal mio comportamento. Poi però sorride.
~Cos'è?~
《È colpa tua》
Gli dó un bacio a stampo sulle labbra. Ne avevo bisogno. È colpa sua e del suo comportamento. Sbarra gli occhi, poi il suo sguardo si fa più calmo e ricambia il bacio facendolo diventare più profondo. Mi spinge verso il muro, bloccandomi tra le sue braccia. Gli metto le braccia al collo. Continuiamo così fino a che la sua mano cerca di alzare la vestaglia. A questo punto lo fermo.
《No, Jimin》
Lui si ferma, lasciando la vestaglia.
《Scusami, ma no》
~Oh...okay...scusami tu, mi sono fatto prendere dalla situazione~
Gli sorrido dolcemente.
《È tutto a posto. Ora andiamo a mangiare? 》
Non ero così tanto contraria a quello che stava per fare ma non mi sentivo pronta per una cosa del genere con qualcuno che conosco da poco.
Preparo la tavola e lui aspetta seduto sulla sedia.
《Grazie per l'aiuto eh!》
~Preferisco aiutarti, guardandoti~
《Non aiuti per niente, sappilo》
Lui finge di non sentirmi, si appoggia con i gomiti sul tavolo e la testa sulle mani e continua a fissarmi. Gli lancio uno sguardo minaccioso e lui rimane spaventato.
《Com'è?》
~Mmh, ottima cuoca. Il riso è buonissimo~ dice tra un boccone di riso e l'altro. Sorrido felice.
~Potresti essere una brava moglie~
《Beh a differenza tua si》
~Perché? Non ti piaccio come eventuale marito?~
《Smettila con quegli sguardi》
~Ehi, non evitare la domanda! ~
Mi guarda,lasciando le bacchette sul tavolo e incrociando le braccia al petto.
~Pretendo una risposta~
《Non ti conosco bene quindi non posso dire nulla!》
~Ti ho mostrato i migliori lati di me~ sorride maliziosamente.
《Ah davvero? Il tuo lato perverso, stronzo e da bambino amante della play sono i tuoi lati migliori?》
~Pfft. Hai dimenticato quello dolce di quando ti sono stato accanto mentre stavi male!~
《Forse quello è il migliore》
~Bene, allora te lo mostrerò sempre dato che ti piace tanto~
《M-ma chi ha detto che mi piace?》
Si alza dalla sedia e si avvicina a me. Si siede accanto a me e con sguardo dolce (fortunatamente non perverso) mi lascia un bacio sulla fronte e poi mi accarezza i capelli. Arrossisco un po' e sorrido.
~Non ti piace,eh?~
《Solo un po'》
Mi dá un bacio sulla guancia.
~Vuoi che continui?~
《Oh okay okay! Mi piace!》
~Però non sarebbe male continuare a mostrarti il mio lato perverso~
Il suo sguardo cambia diventando quello di cui ho quasi paura. Apro enormemente gli occhi.
《Non farlo!》
~Va bene, va bene~ dice e poi continua,sussurrandomi nell'orecchio : ~Per adesso~
E mi dá un bacio sull'orecchio.
《Aish! Smettila!》
Lo allontano, spingendo con la mano la sua faccia lontana da me.
~Ahi!~
Si alza e si va a sedere al suo posto. Continuiamo a mangiare tra qualche sorriso o risata per le sue battute stupide. Mi diverte così tanto, da quando c'è lui non mi sento più sola, ho qualcuno con cui ridere e soprattutto prendere infarti. Ma alla fine è divertente, sto bene così.
~Hai del soju?~
《Sei pazzo? Bere del soju ora?》
~Dai solo un po'~
Mi alzo sbuffando e lo prendo insieme a due bicchierini.
~Anche tu?~ mi guarda con sguardo interrogativo.
《Perché?Non posso?》
Alza le mani in segno di difesa. Verso del soju nei bicchieri.
C'è una cosa che non pensai in quel momento: non reggo bene l'alcool.
Jimin
*Due ore dopo*
Non dovevo chiederle quel dannato soju. È ubriaca e sta cantando da mezz'ora, avanti e indietro nel soggiorno. Ogni tanto si getta sul divano, usando la bottiglia di soju come microfono. E io sono qui a guardarla e a reggerla quando sta per cadere.
~Ehi! Jimin!! Vieni! Canta con me~
Sospiro. Quando finirà tutto ciò? All'inizio era divertente, ora è diventato noioso e non so come risolvere questa situazione, soprattutto se arriva il padre.
Mentre lo penso,squilla un cellulare. È di Jaehwa. Lo prendo. È il padre che la sta chiamando. Decido di non rispondere e scrivergli un messaggio dicendo:'Scusa papà, non avevo sentito il telefono, ero in bagno,dimmi'
Il padre risponde dopo un po' :' Non aspettarmi, torno domattina verso le dieci'
《Meno male!》
Lascio il telefono e poi vedo Jaehwa avvicinarsi a me. Mi prende per il collo della maglia e mi trascina fin nella sua camera.
《Cosa fai?!》
~Voglio divertirmi!~
《Cosa?!》
Chiude la porta e mi getta sul letto. Si siede accanto a me e inizia a sbottonarsi la vestaglia. La fermo immediatamente.
Lei mi guarda e poi inizia a piangere.
《Jaehwa...》
~Mi manca la mamma...La voglio qui con me...vorrei dirle tutto...anche di te~
《Di me?》
~Di quanto sei bello e divertente...MAMMA, JIMIN MI PIACE! ~
Sbarro gli occhi.
《Jaehwa, vai a dormire》
Le abbottono la vestaglia e lei mette le sue mani sulle mie.
~Non andartene mai...~
Si getta addosso a me facendomi cadere sul letto. Inizia a baciarmi sul collo.
《Smettila Jaehwa! Sei ubriaca!》
~Ssh~ dice, pizzicandomi le labbra con le mani. Poi mi bacia.
《Jaehwa...》
Ho paura di perdere il controllo. Non voglio farle niente. Ma deve smetterla...
Continua a baciarmi sul collo scendendo sempre di più.
~Ti voglio...~
《Jaehwa...》
~Per favore...~
《Ferma, te ne pentirai domani》
~Non mi interessa...ti voglio ora~
《Jaehwa...》
Mi guarda desiderosa.
Gli sorrido e inizio a baciarla appassionatamente. Spero che non si penta davvero di niente domani mattina...

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