It's ok

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HARRY

Quando quella mattina, aprendo gli occhi, un dolore lancinante alle tempie tanto forte da martellarmi il cervello mi colpì impreparato, avevo subito capito di essere nel pieno di un post sbronza, uno dei peggiori tra l'altro. Tastando con la mano l'altra metà del letto, l'avevo trovato vuoto e freddo, segno che Louis doveva essersi alzato già da un bel pò. Neanche il tempo di mettermi a sedere che una fitta al fondo schiena, aveva fatto riaffiorare tutti i ricordi delle sera precedente. Avevo fatto l'amore con Louis, il mio culo dolorante ne era la prova. Eppure non era con me, mi ero svegliato da solo in un letto vuoto con le lenzuola che ancora odoravano di sesso. Come piccoli frammenti, le immagini, i dettagli di tutto ciò che avevamo condiviso, si erano fatte spazio nella mia testa. L'insicurezza di Louis, i suoi occhi spenti mentre mi entrava dentro, la sua rabbia mal celata dai morsi che mi aveva lasciato sul corpo, probabilmente troppo occupato a farmela pagare per avermi trovato con Nick. Quella era stata sicuramente l'idea più stupida di tutta la serata, avevo pensato di poter dimenticare il rifiuto di Louis con qualcun altro, invece era stato un completo fiasco. Non avevo permesso a Nick neppure di baciarmi. Quello doveva essere il campanello d'allarme che si sarebbe dovuto accendere nella mia testa per farmi capire che non desideravo nessun altro all'infuori di Louis. Nick mi aveva toccato e mi ero sentito subito sporco, inadatto. Poi era arrivato Louis e la situazione era precipitata. C'avevo fatto l'amore nel modo sbagliato, per ragioni sbagliate. Questo lo sapeva benissimo anche lui. Eppure in quel momento, sentirmelo fin dentro alle viscere, mi era sembrata la cosa migliore del mondo. La sensazione di pienezza era stata devastante, avevo capito che il mio corpo era fatto apposta per accoglierlo, era quello che mi ero ripetuto quando il dolore mi aveva accecato. Louis sembrava non avere il pieno controllo di sé, era così passionale, così esperto in tutto quello che faceva che non avevo fatto altro che farmi trascinare in quel limbo da lui. Eppure si era sentito immediatamente in colpa dopo neanche dieci minuti dall'orgasmo. Aveva sicuramente capito di aver osato troppo, di aver esagerato con me e col mio corpo inesperto, di essersi spinto oltre la linea di confine. Toccava a me quindi, recuperare i pezzi. Dovevo essere io quello forte per entrambi. Conferma di tutte le mie ipotesi era stato il non trovarlo al letto quella mattina, così " Lou? " lo avevo chiamato.

Solo il getto dell'acqua era arrivato come risposta, Louis quindi doveva essere nella doccia. Senza pensarci due volte mi alzai, non senza fatica, visto che il mio sedere sembrava volermi ricordare ogni secondo tutto quello che aveva subìto la sera prima, e aprendo la porta del bagno, trovai Louis intento ad uscire dalla doccia, completamente nudo e bagnato. I miei occhi si erano sgranati di colpo quando ero riuscito a notare i graffi che aveva sulla schiena. Era tutta opera mia. Gli avevo inferto quelle ferite quando il dolore era stato troppo, quando pur di non urlare mi ero semplicemente aggrappato a lui.

" Lou... " avevo sussurrato. Solo in quel momento lui si era reso conto della mia presenza all'interno del bagno. Con l'asciugamano stretto in vita, i capelli umidi e la faccia stanca di chi ha dormito malissimo, rispose solamente " Buongiorno Haz. Ti ho preparato la colazione, è sul tavolo ", accompagnando il tutto con un sorriso spento. Tutto stava andando come previsto, Louis stava volutamente cercando di deviare l'argomento. Il suo umore era sotto terra e cercava di nasconderlo come meglio poteva. Poteva ingannare tutti, poteva far credere agli altri che il suo sorriso era spontaneo, ma di certo non poteva illudere me che lo conoscevo meglio di chiunque altro.

" Lou... " avevo riprovato, vedendolo sparire nella nostra camera. Louis invece si era affrettato ad infilarsi i boxer e i jeans, seppellendo la testa nell'armadio per cercare probabilmente una maglietta, poi " Sono di fretta, Harry... scusa devo uscire ".

Non potevo lasciarlo andare in quelle condizioni, non senza avere un briciolo di conversazione con lui " Lou, ti calmi? Se cerchi la maglia blu è sul letto. Possiamo parlare un attimo, per favore? ". Doveva ascoltarmi, doveva capire che per me andava bene così, che non si doveva sentire in colpa per nulla, come invece stava facendo, doveva solamente ritornare a guardarmi dritto negli occhi.

Love will conquer all - Larry StylinsonTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon