🌼Capitolo 8🌼

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♡Jimin♡

Quando Yon era andata a lavoro io fui lasciato finalmente solo a casa,e l'ansia svanì.
Di fatti rimasi tutto il giorno nella camera,a rilassarmi.

Quando venne il tramonto a mancare,mi trasformai,ma come al solito aspettai un'ora prima di andare nella soffitta.
Tanto c'era ancora quel poco di tempo.
Ma come non detto,quel giorno sarebbe stata la fine della mia "carriera",da ragazzo ruba-cuori.

La porta della camera si aprì,e mostrò una Yon che lentamente si faceva più sconcertata,io sgranai gli occhi ed imprecai mentalmente.
Mi alzai dalla sedia e la guardai timoroso,avevo paura di parlare.
E finii per balbettare il suo nome.

«Y-Yon io..»

Lei prese coraggio,entrando completamente nella stanza,guardandomi con uno sguardo indecifrabile.
«Jimin...t-tu cosa ci fai qui?»

Io deglutì,avevo paura,paura di perderla,paura di essere frainteso.
«v-vedi io..»
Ma non feci in tempo,la ragazza mi interruppe.

«Dov'è il mio gatto?»
Sussurrò in quella stanza silenziosa,guardandosi attorno.

Io abbassai lo sguardo,e percepii quel messaggio,un messaggio che nacque dal cuore e risalì fino alla mia mente.
Dovevo dirglielo.
E adesso che iniziavo a comporre una frase,mi veniva quasi da ridere.
Certo che una persona normale mi doveva prendere per un pazzo,per ciò che stavo per dire.

«Yon..»
iniziai ad essere più nervoso di prima e lei quando mi rispose con un semplice mugolio interrogativo io mi avvicinai.
Esitante,arrivai fino a raggiungerla,a pochi centimetri.

«Cosa c'è Jimin?»

«Vedi,io...sono anche l'altro Jimin.
Il gattino.»

Sussurrai quell'ultima parola.
Avevo talmente tanta paura che non riuscivo a mantenere il suo sguardo.
Poi però,quando ci pensai su..idealizzai che,non c'era nulla per cui lei si potesse arrabbiare.
E anche se magari la potevo spaventare,potevo comunque cercare di spiegarle meglio.
Quindi rialzai lo sguardo sul suo,e lei mi fissava,con le labbra schiuse.

♡Yon♡

Lui..era anche l'altro Jimin?
Quella frase non aveva senso,ma ci arrivai benissimo quando sussurrò quella parola alla fine.
E spalancai gli occhi.
Non poteva essere possibile.
Come?

No,non ci volevo credere.
Non era vero.
«m-mi stai prendendo in giro?»

Chiesi leggermente irritata e lui si agitò,ma non per rabbia.
Forse voleva spiegarmi,ma non sapeva come,aveva tutta l'aria di guai quel ragazzo...proprio come quel gatto.

«No Yon!
Io..lascia che ti spieghi,okay?»

Mi prese la mano e mi invitò a sedermi sul mio letto.
Io continuavo a guardarlo,sia per curiosità sia per stupore della sua perfezione.

«Una sera,qualche anno fa,io e mio fratello eravamo usciti in discoteca.
Mio fratello aveva bevuto e aveva insistito a guidare.
Così pensai che,io essendo lucido,avrei potuto saperlo controllare.
Ma non fu così..
Ci schiantammo addosso all'albero,della foresta Kuji.
Mio fratello era ferito,e stava per morire,poi mentre tutto sembrava finire,apparve il Re della foresta e mi disse che poteva farlo tonare in vita solo se gli avessi donato una parte di lui.
E così ho fatto.
Mi ha intrappolato in un incantesimo,così da farmi diventare mezzo gatto e mezzo umano..
Adesso il giorno sono un gatto e la notte un umano..»

Quando finì di raccontare abbassò lo sguardo,come se..se ne vergognasse.
Ero stupita.
Quindi per tutto questo tempo,io ero con la solita persona?
Quando pensavo di non averlo più visto...invece era a casa con me?
Arrossii,abbassando lo sguardo,era così impossibile...

«Q-quindi tu...»

«Si,sono io.
Io sono il tuo gatto Calico.»

«I'm Your Calico Cat.» [Park Jimin] Where stories live. Discover now