three

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"Andiamo Chim! Non puoi continuare a tenermi il muso dopo quasi un mese."

"Io in macchina con voi non ci torno più."

"MA STA DILUVIANDO" Taehyung indicò in modo drammatico la pioggia dietro di sè "non ti lascerò andare a casa senza nemmeno un ombrello, stasera abbiamo la festa! Me lo avevi promesso, non posso permettere che ti ammali." si imbronciò incrociando le braccia al petto.

Jimin davvero non voleva più andare in macchina con Taehyung e Jungkook, non dopo l'ultima volta che se l'era vista davvero brutta.

Dopo il famigerato incontro con lo Sugar Daddy e ritornato nella vera macchina del più giovane, si era accorto del taglio che occupava sempre quella la maledetta gamba scoperta e per paura che la ferita fosse stata causata dal metallo con cui gli si erano impigliati i jeans, costrinse Jungkook in una corsa contro il tempo verso l'ospedale, o meglio, Jungkook fu costretto da Taehyung.

Sua madre glielo aveva detto un milione di volte di fare l'antitetanica, non l'aveva mai ascoltata per via della sua fobia degli aghi, ma l'amico urlante e preoccupato per il suo destino gli fece cambiare idea, essendo già sull'orlo di una crisi isterica per quello che gli era successo, se si fosse messo a piangere anche Taehyung non immaginava come avrebbe reagito.

"Tae, prenderò un bus! La fermata non dista molto dall'università" sbuffò Jimin.
No, assolutamente, non sarebbe mai rientrato in macchina con loro.

"Ti vieterò di oltrepassare i cancelli dell'università se non sarai nell'auto di Kookie" disse autoritario l'amico, piantandosi davanti a Jimin "dobbiamo solo aspettare che finisce il corso, accompagnami fuori la sua aula su, poi ci avviamo insieme nel parcheggio"

Più che scuotere energicamente la testa e cercare di spingere via l'amico, Jimin non riuscì a fare molto.
"Dai che ti pago."

"Non voglio i tuoi sporchi soldi che hai guadagnato prostituendoti."

"Sei un coglione, lo giuro che non succederà miente! Quante probabilità ci sono che tu possa incontrare di nuovo quel tizio?"

Jimin sbuffò guardando male Taehyung come a dire "Ehm, tipo una su un milione? Conoscendo la mia sfortuna, potrei essere quell'uno."

"Fa' il cazzo che ti pare, vado ad aspettare Kookie fuori l'aula."
Taehyung oltrepassò Jimin e si diresse all'interno della struttura.
Il biondino alzò gli occhi al cielo e lo seguì, standogli a qualche passo di distanza.

"Vado un attimo in bagno a darmi una rinfrescata, quando siete in macchina mandami un messaggio" cercò di alzare la voce per farsi sentire, prima di svoltare verso i bagni che sperava vivamente fossero poco affollati.

Lavò le mani e si aggiustò un po' i capelli guardandosi allo specchio. A pensarci, non voleva neanche andarci alla festa quella sera, aveva accettato solo perché i suoi migliori amici non gli avrebbero parlato per una settimana, ed era molto tentato ad andare incontro a ciò, ma il suo buon senso lo aveva fermato in tempo.

Da: chickenlittle
Mr. Jung mi ha fermato un attimo per parlare di uno degli abiti che ho portato ieri in sartoria, pare ci sia un problema

Kookie è già in macchina ad aspettarti, ha detto che è quasi all'entrata
Tra 10 minui max sono da voi

Jimin controllò i messaggi appena arrivati ed uscì dal bagno.
"Non mi resta che fare una corsa" disse a se stesso guardando la macchina poco lontana dall'entrata constatando che la pioggia non era scemata neanche un po'.

Appena uscito fece una corsa verso la vettura riuscendo a bagnare solo i capelli e la giacca, alla velocità della luce entrò al posto del passeggero.

"Kook mi dispiace bagnarti i sedil- oh ti prego"
Jimin seriamente non poteva crederci.

"Sto iniziando a pensare che tu lo faccia apposta" rispose l'uomo della scorsa volta guardando divertito Jimin, che invece era rosso come un peperone mentre cercava di sprofondare dalla vergogna. Si appiattì contro il sedile anbassando lo sguardo, non riusciva a guardare quell'uomo, lo metteva davvero in soggezione. E poi cosa ci faceva lui là? Era uno stalker per caso?

"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" l'uomo sbuffò una risata.

Ma a Jimin non veniva da ridere, voleva solo piangere dalla frustrazione, e gridare, e picchiare Jungkook, e dare fuoco alla macchina di Jungkook maledettamente uguale a quella in cui era entrato, e dare fuoco anche a quella in cui era entrato, e poi dare fuoco a se stesso.
"M-mi scusi... ancora una volta, dovrei proprio andare"

Un lampo e poi un tuono squarciarono il cielo nuvoloso, la pioggia iniziò a farsi più fitta e pesante, Jimin credette di non essere mai stato così sfortunato in vita sua.

"Suppongo tu non abbia un ombrello per attraversare la strada... stavo giusto per uscire dal parcheggio, ho accompagnato la mia ragazza ai corsi pomeridiani, vuoi un passaggio?" chiese gentilmente l'uomo a Jimin.

Non si accettano passaggi dagli sconosciuti.

Continuava a ripetersi il ragazzo mentre portava già una mano alla maniglia della portiera "Ma no, si figuri davvero, qualche goccia non uccide nessuno, le ho già causato moltissimi problemi..."

"Ragazzo non preoccuparti, non mi causi alcun problema. Sicuro non volere un passaggio? Almeno mi avvicino di più alle scalinate, così fai prima" mise la macchina in moto e si avvicinò lentamente alle scalinate.

Se inizia ad accellerare, apri la porta e lanciati dalla macchina in corsa.

Si diceva rimpicciolendosi sempre di più, ma fortunatamente lo sconosciuto accostò così da far scendere Jimin.

"Grazie signor..."

"Ah lascia stare il 'signor', mi fai sentire vecchio" ridacchiò il giovane uomo guardando ammaliato Jimin "Sono Min Yoongi"

"Jimin" rispose solo il ragazzo facendo un sorriso tirato "Beh allora grazie Min Yoongi, spero di non capitare più nella tua auto"

Yoongi si mostrò fintamente offeso "Davvero?"

"È molto imbarazzante, quindi sì... davvero." Ed uscì velocemente, non riuscendo a stare un secondo di più in quella macchina.

Era ufficiale, non sarebbe entrato in nessuna macchina, mai più nella sua vita.


✖️

Finalmente inizia il weekend yeee
Come state? Tutto bene?

In your car ✖️ yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora