seven

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C'è sempre stato un giorno della settimana che Jimin proprio non sopportava.

Che fosse proprio il giorno di per sè o le vibrazioni negative che gli arrivavano appena si svegliava (ad esempio i vicini indisturbati che si dedicavano a notti o risvegli particolarmente passionali, Jimin percepiva tutto per colpa dei muri troppo sottili, il che lo rendeva doppiamente frustrato... non solo non dormiva la notte, ma la situazione generale gli sbatteva in faccia quanto fosse solo e da quanto tempo non passava la notte in compagnia di qualcuno), putacaso quell'anno il giorno tanto odiato era il venerdì.

Seppure da quel giorno inziasse il suo 'weekend', Jimin non ne voleva proprio sapere di dover andare per forza all'Accademia, perché odiava immensamente il suo professore di storia dell'arte.
Quest'ultimo dall'inizio dell'anno era stato abbastanza chiaro con i suoi studenti: se non si fossero presentati per seguire i corsi, non avrebbe convalidato l'esame finale a nessuno di loro.

Diciamo che storia dell'arte non era proprio la materia più leggera e se ci si metteva anche un professore tanto esigente diventava un vero e proprio inferno seguire le lezioni.

Per questo Jimin era costretto a farsi il giro dell'Accademia per poter prendere l'uscita principale, l'ultimo corso pomeridiano di storia dell'arte si trovava al lato opposto dell'uscita e per arrivare a quest'ultima doveva attraversare l'intero istituto. Bella merda.

Sconsolato, stanco e con la testa che stava per scoppiare, prese il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans e messaggiò velocemente Taehyung per scrivergli che no, non se la sentiva proprio di uscire, consapevole che avrebbe sprecato quel venerdì sera davanti a Netflix con una pizza e Simba in grembo.

Proprio mentre stava scrivendo il messaggio gliene arrivò uno e posando gli occhi sul mittente non si sorprese nel vedere che era Yoongi.

Erano passate due settimane da quando avevano iniziato a sentirsi quotidianamente, niente di troppo serio, erano solo due conoscenti sulla buona strada per diventare amici che parlavano di tutto quello che gli capitava, dal buongiorno alla buonanotte, dal cibo alla musica, dalle svariate foto di Simba alle svariate foto di quale cravatta avrebbe dovuto indossare Yoongi la mattina.
Come già detto, niente di troppo serio.

Da: a friendly daddy
sei a lezione?
17:56

Giusto, Jimin non aveva ancora cambiato il contatto in rubrica, diceva a se stesso di essere troppo pigro per farlo, contaci Park.

A: a friendly daddy
sono appena uscito dall'aula, perché?
17:57

Da: a friendly daddy
sono di passaggio, vengo a prenderti
17:57

Sì insomma, Jimin non aveva motivo di essere nervoso, non era la prima volta che Yoongi passasse all'Accademia per accompagnarlo a casa, si erano persino incontrati qualche volta per dei caffè, uscite amichevoli...
Niente di troppo serio.
Giusto?

A: a friendly daddy
k
17:59

✖️

"Sono così stanco che potrei addormentarmi qui, su questo sedile. Ma dico sul serio, tipo addormentarmi e non svegliarmi se non tra tre giorni, giusto per ritornare all'accademia e farmi esplodere il cervello" esordì Jimin ad occhi chiusi appena Yoongi rimise in moto la macchina, ridendo alla constatazione del ragazzo e alzando di poco il volume della radio.

In your car ✖️ yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora