nineteen

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Era passata quasi un'ora e mezza e Jimin ancora non aveva risposto ai suoi messaggi, ciò era alquanto strano dato che il ragazzo era solito svegliarsi presto e di conseguenza rispondergli non appena apriva la chat, o almeno quando ne aveva la possibilità durante la mattinata. Dopo mesi di lunga conoscenza, Yoongi aveva ormai capito che tipo di persona era il più piccolo dei due.

Aveva anche capito il tipo di partner che Jimin cercava, un tipo che Yoongi stesso riconosceva di non essere, perché chiaramente Jimin meritava di meglio, qualcuno che si avvicinasse possibilmente alla sua età, che lo trattasse bene e con amore e che lo accompagnasse con calma, mano nella mano verso nuove esperienze.

Yoongi era consapevole di quello che sentiva, di come figurativamente la mano del ragazzo stesse scivolando dalla sua, forse proprio perché entrambi avevano strette diverse.
Yoongi stringeva la mano di Jimin come se lo stesse salutando prima di andare via, come a dire "oggi mi sono divertito, ci rivediamo domani", come se fossero solo... amici?

E invece perché Jimin gli stringeva la mano come se non volesse che Yoongi andasse via?

Ovviamente Yoongi la risposta a queste domande la sapeva, forse non era pronto ad ammetterlo a se stesso perché nonostante tutto si era affezionato al ragazzo, era ancora attratto da lui, era impossibile non esserlo con un ragazzo così giovane e affascinante.

Ma Yoongi è sempre stato un uomo egoista, un tipo che pensa prima a se stesso (con consapevolezza) fregandosene degli altri.
Infatti se avesse messo il bene di Jimin prima del proprio, lo avrebbe lasciato andare.

Aveva appena parcheggiato l'auto difronte al condominio di Jimin quando il suo telefono lo avvisò dell'arrivo di un messaggio. Non sapeva se sentirsi sollevato nel vedere chi era il mittente.

Da: Park Jihyo
Quindi è confermata la cena di stasera alle 20:30 Yoongi-ssi?😘
11:29

Rispose velocemente, senza pensarci una seconda volta.

A: Park Jihyo
Tutto confermato👍🏼
11:29

C'era ancora tempo per pensare alla cena con la signorina Jihyo, in quel momento la sua unica preoccupazione era un certo ragazzo dai capelli biondi e dal sorriso che avrebbe potuto far ruotare il sole intorno alla terra se solo avesse voluto, che non rispondeva ai suoi messaggi e alle sue chiamate.
Così entrando velocemente dal portoncino già aperto, si ritrovò in meno di 3 minuti davanti la porta di Park Jimin a suonare il campanello.

Il pensiero che potesse essergli successo qualcosa lo aveva sfiorato per qualche secondo, ma subito si ricompose al sentire dei passi dietro la porta, solo che ad aprirla era una persona che Yoongi non si aspettava di certo di incontrare, non dopo l'ultima volta (tra il suo post-orgasmo e le lacrime dell'altro).

Taehyung, dopo aver realizzato chi aveva davanti, si poggiò allo stipite della porta e fissò Yoongi qualche attimo in più, il giusto per far calare un silenzio carico di imbarazzo, ma a quanto pare Yoongi era l'unico a percepirlo poiché Taehyung sembrava impassibile ad esso.

"Huh, e io che credevo fossi il fattorino delle pizze" furono le prime parole del ragazzo.

Yoongi aggrottò le sopracciglia e lanciò uno sguardo al proprio rolex che aveva al polso.
"La pizza alle 11 di mattina?"

"La pizza non ha orari. È il motto di ogni studente universitario, non si usava anche ai tuoi tempi? Oh- mi correggo, ai suoi tempi?" il suo tono sarcastico e l'alzata del sopracciglio furono un chiaro segno per Yoongi, ma cercò di non dargli peso, forse stava diventando paranoico.

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⏰ Last updated: Jul 12, 2021 ⏰

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